Alberi in città
A dare una mano a ripulire dallo smog l'aria delle nostre città sono alcuni alberi, considerati dagli esperti come i ''migliori filtri'' anti inquinamento. ''Le piante nelle città esercitano non solo un indubbio beneficio estetico e sociale, ma, interagendo con l'atmosfera, svolgono anche un importante ruolo nel contrastare l'inquinamento atmosferico, termico e chimico'' sostiene Rita Baraldi, della Sezione di Bologna dell'Istituto di Biometeorologia (IBIMET) del Cnr di Firenze, impegnata in studi sul miglioramento della qualità dell'aria che respiriamo.
E nella top ten degli alberi anti-smog, ai primi posti la scienziata del Cnr mette ''alcuni aceri, frassini, pini e betulle''. ''E' stato accertato, infatti, che queste piante - spiega la ricercatrice - hanno un'ampia superficie fogliare, possono arginare l'inquinamento fungendo da filtro per polveri e gas e rilasciano nell'aria una quantità relativamente bassa di sostanze volatili''.
''Gli alberi, attraverso la traspirazione delle foglie, - sottolinea il Cnr - riducono la temperatura dell'aria che li circonda e perciò costituiscono un'importante isola termica, capace di abbassare la temperatura e dare refrigerio alle zone vicine, rallentando nello stesso tempo la formazione di ozono, uno dei più dannosi gas nella bassa atmosfera''.
''Gli alberi - spiega ancora - costituiscono anche un importante filtro, in quanto sono in grado di rimuovere dall'atmosfera, attraverso l'assorbimento da parte delle foglie, le particelle ultrafini, tanto dannose per le vie respiratorie dell'uomo al punto da indurre, proprio in questi ultimi tempi, le amministrazioni comunali di alcune grandi città a limitare il traffico cittadino''.
Per gli esperti, inoltre, ''una benefica funzione delle piante cittadine e' quella che svolgono durante il giorno, assorbendo l'anidride carbonica e contribuendo a contenere le conseguenze dell'effetto serra, dovuto principalmente all'aumento di tale gas nell'atmosfera''.
Ed un'altra ''non secondaria azione'' delle piante in città e' legata alla loro capacità di ''emettere sostanze volatili'', come quelle che possono essere percepite entrando in una pineta o annusando piante aromatiche, che rilasciano tali sostanze per attrarre gli insetti impollinatori o per difendersi da quelli patogeni. ''Questi composti volatili in un ambiente urbanizzato però - dice il Cnr - reagiscono rapidamente con i comuni agenti inquinanti antropogenici prodotti dalla combustione di carburante fossile, contribuendo alla formazione di gas tossici''.
''Poiché il tipo e la quantità delle sostanze volatili emesse dalle piante dipende dalle specie, - conclude il Cnr - e' importante un'attenta scelta delle piante nei progetti di pianificazione del verde urbano, nel rispetto anche della biodiversità''.
CNR - Sezione Ambiente e Territorio
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