sabato 8 febbraio 2014

Treia. Basta che voti ... Ultima replica domenica 16 febbraio




Aho, era qualche annetto che non mi divertivo così tanto a teatro! Mi sono rivisto sulla scena a Calcata, nella parte di attore, ma stavolta non ero io a dover recitare mi sono invece goduto la commedia. Già da qualche giorno avevo notato delle locandine in giro per Treia che annunciavano uno spettacolo dialettale di Fabio Macedoni, un treiese doc e per la regia di Francesco Faccioli, anche lui del posto. 

“Basta che voti”, il titolo della commedia, e di commedia veramente si è trattato, una vera commedia dell'arte vecchio stile, come quelle che recitavo a Calcata. Valeria, mi ha invitato ad accompagnarla alla prima che si è tenuta proprio ieri sera e ci siamo stretti in un palchetto in 5 persone, altri due amici di Fiastra ed un ragazzo arrivato all'ultimo momento. 

Ma andiamo per ordine, la commedia -visto il tema elettorale trattato- era per me iniziata la sera prima durante una effervescente riunione “politica”, per discutere i posizionamenti per le prossime comunali che ci saranno a maggio. La situazione era proprio quella che poi si è srotolata durante la piece teatrale, uno di qua ed uno di là... Poi a mezzanotte me n'ero ritornato a casa con il mal di testa ed una irrefrenabile necessità fisiologica da soddisfare. Insomma l'idea di dover affrontare un'altra nottata mi sconvolgeva.. ma ieri mi sono buttato sulla redazione del Giornaletto, sulla cucinatura del pranzo, sulle brevi passeggiate del mattino e della sera.. e proprio dopo la passeggiata serale mi sono gratificato con un bel cappuccino bollente, il secondo della giornata. 

Dentro al bar c'era uno strano gruppo di persone poco conosciute che facevano comunella e bevevano un caffè, alcune a dire il vero le conoscevo, per averle incrociate in piazza od in qualche altro posto. Ho capito subito che si trattava degli attori della commedia in programma che stavano lì a rifocillarsi prima degli ultimi preparativi per andare in scena. Io ho fatto in tempo a tornare a casa, mangiare qualche tartina con marmellata di cachi e burro e poi alle 9  sono andato all'appuntamento davanti al teatro dove i miei ospiti già mi aspettavano. 


Il teatro di Treia è proprio bello,  con le poltrone rosse di velluto, stucchi variopinti e  balconcini, un teatro in cui avrei anch'io recitato volentieri. E lo spettacolo a cui ho assistito è stato piacevolissimo, mi ha ricordato il teatrino elettorale paesano che avevo vissuto innumerevoli volte, con i contendenti che si assomigliano tutti, cambiando solo i colori. Stesse promesse, stesse manfrine, stesse mossette, l'importante è portare la gente a votare, poi chi vince vince... 

La frase introduttiva nel programma di “Basta che Voti” dice: “Se votare facesse qualche differenza non ce lo lascerebbero fare (Mark Twain)"... Non racconto altro per non rovinare la sorpresa a chi si recherà oggi o nel prossimo fine settimana ad assistere alla recita... Sfolgorante, luminosa, effervescente, esilarante.. in cui si capisce tutto e non si capisce niente...   

Paolo D'Arpini


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