Aho, era qualche annetto che non mi divertivo così tanto a teatro! Mi sono
rivisto sulla scena a Calcata, nella parte di attore, ma stavolta non
ero io a dover recitare mi sono invece goduto la commedia. Già da
qualche giorno avevo notato delle locandine in giro per Treia che
annunciavano uno spettacolo dialettale di Fabio Macedoni, un treiese
doc e per la regia di Francesco Faccioli, anche lui del posto.
“Basta
che voti”, il titolo della commedia, e di commedia veramente si è
trattato, una vera commedia dell'arte vecchio stile, come quelle che
recitavo a Calcata. Valeria, mi ha invitato ad accompagnarla alla
prima che si è tenuta proprio ieri sera e ci siamo stretti in un
palchetto in 5 persone, altri due amici di Fiastra ed un ragazzo
arrivato all'ultimo momento.
Ma andiamo per ordine, la commedia
-visto il tema elettorale trattato- era per me iniziata la sera prima
durante una effervescente riunione “politica”, per discutere i
posizionamenti per le prossime comunali che ci saranno a maggio. La
situazione era proprio quella che poi si è srotolata durante la
piece teatrale, uno di qua ed uno di là... Poi a mezzanotte me n'ero
ritornato a casa con il mal di testa ed una irrefrenabile necessità
fisiologica da soddisfare. Insomma l'idea di dover affrontare
un'altra nottata mi sconvolgeva.. ma ieri mi sono buttato sulla redazione
del Giornaletto, sulla cucinatura del pranzo, sulle brevi passeggiate
del mattino e della sera.. e proprio dopo la passeggiata serale mi
sono gratificato con un bel cappuccino bollente, il secondo della
giornata.
Dentro al bar c'era uno strano gruppo di persone poco
conosciute che facevano comunella e bevevano un caffè, alcune a dire
il vero le conoscevo, per averle incrociate in piazza od in qualche
altro posto. Ho capito subito che si trattava degli attori della
commedia in programma che stavano lì a rifocillarsi prima degli
ultimi preparativi per andare in scena. Io ho fatto in tempo a
tornare a casa, mangiare qualche tartina con marmellata di cachi e
burro e poi alle 9 sono andato all'appuntamento davanti al teatro dove i
miei ospiti già mi aspettavano.
Il teatro di Treia è proprio bello, con le poltrone rosse di velluto, stucchi variopinti e balconcini, un teatro in cui avrei anch'io recitato volentieri. E lo
spettacolo a cui ho assistito è stato piacevolissimo, mi ha
ricordato il teatrino elettorale paesano che avevo vissuto
innumerevoli volte, con i contendenti che si assomigliano tutti,
cambiando solo i colori. Stesse promesse, stesse manfrine, stesse
mossette, l'importante è portare la gente a votare, poi chi vince
vince...
La frase introduttiva nel programma di “Basta che Voti”
dice: “Se votare facesse qualche differenza non ce lo lascerebbero
fare (Mark Twain)"... Non racconto altro per non rovinare la sorpresa
a chi si recherà oggi o nel prossimo fine settimana ad assistere alla recita... Sfolgorante,
luminosa, effervescente, esilarante.. in cui si capisce tutto e non
si capisce niente...
Paolo D'Arpini
Poi però, almeno a me, la commedia me la devi raccontare!
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