Le
doti sensitive che avevamo all'inizio, quando da ominidi siamo
passati all'uomo Sapiens, circa 100.000 anni fa, oggi le abbiamo
perse. Qualche retaggio di queste facoltà sono rimaste forse nelle
ultime tribù selvagge dell'Indonesia e dell'Amazzonia, ma anche qui
con il tempo, a causa della globalizzazione, tra non molto
scompariranno. Negli animali invece sono rimaste inalterate.
Gli
animali percepiscono segnali premonitori, come l'arrivo di tempeste e
di terremoti, rumori e odori lontani, nonché lo stato di salute dei
propri simili e, nei casi degli animali domestici, anche lo stato di
umore e di salute dell'uomo. Tutto questo che una volta era
patrimonio dei nostri avi, oggi è stato sostituito dalla scienza,
dalla tecnologia, dal progresso. Oggi tuttavia in alcune persone si
possono riaccendere capacità ancestrali sopite. E' il caso della
previsione dei terremoti. Questo si è potuto constatare nel periodo
delle continue scosse sismiche che per oltre due anni hanno
interessato le alte e medie regioni adriatiche, in particolare le
Marche. In quel periodo "movimentato" erano diverse le
persone che avvertivano, qualche minuto che si verificasse, l'arrivo
di una scossa tellurica.
Questi nuovi sensitivi non sapevano spiegare
il fenomeno - " E' come una capacità di preveggenza che avevo
dentro di me, ma che non conoscevo, né immaginavo poter avere"
- Questa fu una delle tante affermazioni che, soprattutto le donne
marchigiane, dichiararono ai mass media di allora.
Quindi
con la comparsa di fenomeni naturali che poi perdurano nel tempo ad
alcune persone si accendono antichi circuiti interni di
"preveggenza" che le stesse persone non sapevano possedere.
Queste
facoltà latenti nell'uomo, sono invece normali nel mondo animale. In
Cina, ad esempio, da millenni si analizzano i comportamenti animali
per comprendere se è in arrivo qualche terremoto. Negli anni '70
migliaia di abitanti di una città interna della Cina si salvarono da
un violento terremoto perché alcune ore prima del sisma gli animali
cominciarono a comportarsi in modo innaturale: i cani presero ad
ululare, i galli a cantare incessantemente, gli uccelli ad
abbandonare la città e i pesci rossi a saltare fuori dei corsi
d'acqua. Ciò allertò la gente che così, allontanandosi dalla città
verso la campagna, si salvò.
Infatti dopo qualche ora una violenta
scossa di terremoto di magnitudo 7 della scala Richter,
polverizzò la città. Ma gli animali non hanno solo preveggenze da
catastrofi naturali, avvertono anche negli uomini stati di salute a
rischio.
Tutti ricorderanno il comportamento di un gatto in un ospedale USA
che il giorno prima della morte di un paziente saltava sul suo letto
e sostava per lungo tempo ai piedi del malato destinato dopo poche
ore a morire.
Sono
molti gli esempi di questa preveggenza animale ad eventi calamitosi.
Per alcuni studiosi tutto ciò è attribuibile all'innata sensibilità
dell'animale a percepire gas emessi dalla terra come il radon o a
particolari fluttuazioni elettromagnetiche in atmosfera che precedono
temporali o terremoti e negli esseri viventi, animali e uomini, alla
percezione di odori particolari che il nostro olfatto non percepisce
più.
Per
alcuni studiosi tutto il mondo animale interagisce con linee
d'energia che pervadono il pianeta e che sono chiamate linee ley.
Secondo questi ricercatori la Terra è circondata da una fitta rete
di linee verticali ed orizzontali, un po' come sul nostro mappamondo
vediamo le linee di latitudine e di longitudine, ma molto più fitte,
intorno ai 2 metri e mezzo tra una linea e l'altra. Quando linee
orizzontali e verticali si congiungono creano zone energeticamente
perturbate, conosciute come i nodi di Hartmann.
Da
questi nodi si formerebbe un'energia ascensionale che andrebbe ad
interagire con la superficie esterna del pianeta. Gli animali
sentono questa energia e reagiscono di conseguenza, ad esempio il
cane ha un’istintiva antipatia per le zone perturbate, mentre il
gatto ama le vibrazioni dei raggi tellurici della rete, in
particolare in nodi di Hartmann e sceglie i luoghi a maggiore
sollecitazione. Le api producono una quantità tripla di miele se
sono su un nodo di Hartmann, le termiti e le formiche, invece,
cercano le zone di più intensa irradiazione per costruirvi le loro
dimore.
I nodi di Hartmann, in cui con molta cautela la scienza
ufficiale ( geobiologia ) ha iniziato ad interessarsi da qualche
anno, secondo una antichissima credenza rappresenterebbero la
congiunzione delle linee di energia verticali con quelle orizzontali
e viceversa. Linee di energia che ricoprono tutta la nostra Terra
come una gigantesca griglia sotterranea, quando s'incrociano formano
un nodo il quale trasmette alla superficie parte dell'energia che in
esse fluisce, finendo per interessare direttamente cose, animali e
uomini. Secondo i ricercatori, dove si incontrano più linee si da
formare potenti nodi radianti, si possono sviluppare le geopatologie
( dove si possono generare patologie anche gravi a causa dello
stazionamento prolungato a questi flussi energetici tellurici).
L'arch.
Limardo, uno
dei massimi esponenti italiani nell’ambito della sicurezza
ambientale, ha notato, grazie ad una particolare sonda collegata a un
contatore Geiger, che su questi nodi le radiazioni possono aumentare
anche del 60-70%. Lo studioso afferma che da questi nodi
fuoriescono radiazioni gamma-ionizzanti. I raggi gamma sono più
potenti dei raggi X e riescono a superare anche le lastre di piombo.
Limardo afferma che è questo un problema di radioattività, che è
in grado di modificare lo spin elettromagnetico cellulare della zona
colpita.
Tornando
al mondo animale, tra quelli che
gradiscono maggiormente i luoghi patogeni ci sono i gatti, la api, le
formiche, la civette e i serpenti. Stanno invece in luoghi privi di
queste energie pericolose per l’uomo: cicogne, rondini e cani.
Sia
in Turchia che nei Paesi nordici si dice che le cicogne decidono di
nidificare nelle zone dove non sono presenti i nodi di Hartmann.
Soprattutto in Danimarca e in Olanda la gente dice che se una cicogna
sceglie un cammino per nidificare vuol dire che quella casa è sana.
Le
geopatie quindi possono manifestarsi a causa dello stazionamento
continuato sulle zone di incrocio di questa rete, dove si hanno i
nodi di Hartmann, o nodi radianti.
Questa visione ha iniziato a
diffondersi grazie ad Hartmann, il ricercatore da cui la rete prende
il nome, successivamente alla pubblicazione di Krankheit
als Standortproblem nel
1951 e ha poi riscosso moltissimo successo fra i ricercatori
indipendenti e i circuiti culturali alternativi. La medicina
ufficiale spesso bolla le teorie di Hartmann come “credenza
popolare” a causa del fatto che si sono diffuse proprio in
quegli ambienti fatti di persone che non digeriscono l’allopatia e
gli interessi farmaceutici.
Nella realtà dei
fatti, dall’epoca in cui sono state gettate le basi della
geobiologia (la branca del sapere che studia questi nodi), sono stati
fatti passi da gigante, esistono evidenze scientifiche che dimostrano
che lo stazionamento su alcuni punti piuttosto che su altri modifica
il terreno biochimico, e quella “forma di energia negativa” che
era stata solo intuita da Hartmann può essere isolata e misurata con
adeguate strumentazioni scientifiche. I cinesi conoscevano ancora
prima di Cristo questa griglia d'energia che copre la Terra e
sapevano che in alcuni punti le energie telluriche potevano essere
negative o positive, tant'è che avevano inventato la geomanzia (feng
shui), l'arte di armonizzare le costruzioni con
l'energia della Terra, cioè costruire ponti, mura, case e templi in
zone con energia positiva.
Ma come conoscere
le zone dove le radiazioni provenienti dal sottosuolo possono essere
nocive? Oltre
a strumenti come il galvanometro, che misura le correnti elettriche
anche deboli e il geomagnetometro, che registra il magnetismo di
origine terrestre, anche l’osservazione del comportamento di
animali e vegetali fornisce alcuni indizi.
Le piante, ad esempio, si mostrano molto sensibili alle zone geopatogene, nelle quali hanno difficoltà di attecchimento e di crescita e subiscono più facilmente le malattie; una zona negativa è resa particolarmente evidente dalle siepi che, nella parte interessata, perdono vigore e ingialliscono. Alcune piante gradiscono i luoghi geopatogeni: ortica, acero, frassino, nocciolo, vischio …(non a caso le forcelle rabdomantiche erano di frassino o nocciolo). Invece faggio, ciliegio, betulla, melo e pesco se crescono in luoghi patogeni producono tumori del legno. Nei luoghi patogeni salice e quercia muoiono. Il vischio che cresce specialmente sulle querce, e’ un parassita utile alla quercia perché si nutre di energia elettromagnetica e alleggerisce la quercia del carico di energia negativa che la ucciderebbe. Allo stesso modo il vischio e’ un disattivatore delle zone geopatogene per l’uomo.
Le piante, ad esempio, si mostrano molto sensibili alle zone geopatogene, nelle quali hanno difficoltà di attecchimento e di crescita e subiscono più facilmente le malattie; una zona negativa è resa particolarmente evidente dalle siepi che, nella parte interessata, perdono vigore e ingialliscono. Alcune piante gradiscono i luoghi geopatogeni: ortica, acero, frassino, nocciolo, vischio …(non a caso le forcelle rabdomantiche erano di frassino o nocciolo). Invece faggio, ciliegio, betulla, melo e pesco se crescono in luoghi patogeni producono tumori del legno. Nei luoghi patogeni salice e quercia muoiono. Il vischio che cresce specialmente sulle querce, e’ un parassita utile alla quercia perché si nutre di energia elettromagnetica e alleggerisce la quercia del carico di energia negativa che la ucciderebbe. Allo stesso modo il vischio e’ un disattivatore delle zone geopatogene per l’uomo.
Un
sistema più "casareccio" per individuare nella propria
casa zone geopatogene è quello di prendere una radiolina a batterie,
sintonizzarsi su una frequenza già di per sé un pò disturbata e
con il volume quasi al massimo ispezionare i pavimenti e i letti. Se
alla interferenza di fondo improvvisamente si aggiunge un'altra
interferenza o se si nota un considerevole aumento fastidioso del
fruscio, li ci sono energie elettromagnetiche forti che emergono dai
nodi radianti o nodi di Hartmann. In quel caso in quella zona è
necessario spostare letti, scrivanie, divani e tavoli dove si sosta
per molto tempo.
Allora sono proprio un animale! Da alcuni anni segnalo i terremoti due giorni prima. Quello di Fukushima, per me, è stato terribile i due giorni precedenti. Anche i forti temporali e i tifoni sono un mio "bel" sentire, ahimè. Uso il pendolino per scoprire i nodi di Hartmann e con la scala di Bovis individuo i luoghi più adatti per posizionare letti, scrivanie, ecc... In effetti mi sto allontanando sempre più dall'allopatia. Sono pranoterapeuta e sento la sofferenza delle persone quando le guardo in viso o le sento vicine. Tutto questo non è per vantarmi, ovviamente, ma per far capire che, oltre gli acciacchi tipici dell'età e di tutte le persone, mi faccio carico anche di questi. Non è bello sapere che tra un giorno o due potrebbero morire delle persone... Se potessi essere utile mi piacerebbe molto, ma non ho ancora scoperto come localizzare i futuri sismi... Se qualcuno ha consigli, li accetto volentieri. Bella esposizione. Grazie. La condivido su FB.
RispondiEliminaUn aumento di microsismicità in determinate zone
EliminaSentito quelli del 2012 in Emilia?