lunedì 30 gennaio 2017

UE. Avanti transgenico: "L'Italia vota a favore del mais OGM..."


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Ogm, Ue si spacca su tre mais transgenici. Ma l'Italia vota a favore… dopo averli vietati sul proprio territorio... 

Ue nuovamente spaccata e incapace di decidere sull'autorizzazione a coltivare tre mais Ogm sul territorio dell'Unione. I rappresentanti degli Stati membri nel comitato permanente Ue per piante, animali, alimenti e i mangimi (Paff) non sono riusciti a esprimere la maggioranza qualificata necessaria per approvare o respingere la richiesta di autorizzazione di tre mais ogm .

Si è trattato del primo voto con le nuove regole che permettono ai singoli Paesi di vietare la coltivazione sui rispettivi territori nazionali anche in presenza di un'autorizzazione a livello Ue. Un'opzione scelta da diciassette Paesi, tra cui l'Italia, e due regioni. Ma il nuovo quadro legislativo non ha cambiato la situazione di impasse che si presenta regolarmente quando si deve decidere sugli Ogm. La palla torna quindi nel campo della Commissione che "intende ora riflettere sulle prossime tappe", ha dichiarato un portavoce dell'Esecutivo Ue.


Anche se l'esito del voto con le nuove regole europee si è concluso con un nulla di fatto, dalla votazione è emerso che si sono pronunciati a favore, oltre all'Italia, anche altri Paesi che hanno vietato le coltivazioni ogm sul proprio territorio come l'Olanda. Altri, come Germania e Belgio, si sono astenuti riflettendo la spaccatura dei rispettivi governi sul tema, mentre altri ancora si sono schierati con la Francia, che ha votato contro.

"Vedere l'Italia votare a favore dell'introduzione di queste sementi geneticamente modificate è uno schiaffo ai nostri agricoltori", attacca Marco Affronte, dei Verdi europei. "Il voto del 27 gennaio 2017 è un chiaro segnale che non c'è interesse per le colture transgeniche nell'Ue", che invece "dovrebbe voltare pagina una volta per tutte", dice Franziska Achterberg di Greenpeace Europa. L'associazione delle industrie biotech europee Europabio ricorda che i "tre prodotti sono stati in attesa di autorizzazione per 15 anni e più" e invita la Commissione "ad approvarli a meno che una maggioranza qualificata di Stati membri si opponga".

Da un punto di vista giuridico, ora la Commissione potrebbe convocare il comitato d'appello, andare nuovamente al voto e, in caso di equilibri immutati, decidere autonomamente di autorizzare i tre mais. Ma potrebbe, come successo più volte in passato, anche scegliere di sospendere la decisione. La settimana prossima il Collegio dei commissari discuterà del funzionamento del processo di autorizzazione Ue per ogm e sostanze chimiche e nel giro di qualche settimana potrebbe proporre eventuali modifiche


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[ Ansa - 27.01.2017 ]

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