giovedì 28 giugno 2012

Treia, 3 luglio 2012 - Gurupurnim​a: meditazion​e e canto dedicato al Guru al Circolo Vegetarian​o VV.TT.

Rinascita - Dipinto di Franco Farina


Il 3 luglio  2012, martedì,  è luna piena. Questa occasione  viene commemorata da migliaia di anni in India, sotto il nome di “Gurupurnima”. 


Il momento di luna piena di luglio  rappresenta la pienezza della coscienza, il Sé, anche definito guru cioè la luce interiore che disperde le tenebre dell’ignoranza. Il guru quindi non è una persona ma la pienezza dello stato indifferenziato della coscienza, in cui cessa ogni dualismo ed in cui essa risiede pienamente nella propria natura. Ed è sempre presente in ognuno di noi.


Ciononostante finché la mente umana è preda dell’ignoranza e si identifica in uno specifico nome e forma  (la persona che  crediamo di essere) è necessario per noi compiere un processo di ricomposizione (che viene definito “yoga”). 


L’energia -o consapevolezza- che consente il risvegliarci alla nostra vera natura viene parimenti definito “guru” e può manifestarsi davanti a noi  in una forma  per compiere l’alchimia del risveglio, ma  questa forma non è propriamente separata o altra da noi è come un personaggio del nostro sogno che provvede a risvegliarci a noi stessi.


Questo vero guru -o sadguru- viene onorato oggi.


Facciamo l’esempio del sogno poiché è il più vicino alla similitudine della dimenticanza di noi stessi, in quanto pura coscienza.  Infatti quando noi sogniamo vediamo innumerevoli personaggi alcuni in antitesi con altri ma realmente essi sono tutti lo stesso sognatore. In questo  sogno -chiamato il divenire- compiamo un percorso, un processo trasmutativo della coscienza individualizzata, che potremmo anche definire trasmigrazione o metempsicosi.


Durante questa notte di luna piena rifletteremo su questo processo, su questo continuo trasformarci in nuove forme e nomi,  il samsara.
Il motore del samsara è il karma -o azione- ma  forse sarebbe meglio dire che è la propensione a compiere l’azione…



Secondo la teoria della reincarnazione  il destino di questa vita (prarabdha) è la maturazione del karma più forte delle vite precedenti, con ciò non esaurendo la possibilità di future nascite con altri karma che abbisognano di una diversa condizione per potersi manifestare.


Il modo per creare ulteriore karma viene individuato nell’atteggiamento con il quale viviamo la vita presente, ad esempio se  emettiamo pensieri di scontento od eccessivo attaccamento verso gli eventi vissuti.


In se stesso il prarabdha di questa vita non cambia sulla base degli sforzi da noi compiuti mentre lo stiamo vivendo, è come un film che sta tutto nella pellicola,  quindi pensare di modificarne il  contenuto (una volta iniziata la proiezione) è irreale. Possiamo essere consapevoli ed accettare il film -come attenti spettatori- oppure arrabbiarci e commuoverci al suo scorrimento desiderando di modificarne gli eventi con la mente…. e si forma  nuovo karma…

Per sciogliere la tendenza alla formazione ed all'accumulo  di nuovo karma ci incontriamo il 3 luglio 2012, alle h. 21.00, al Circolo vegetariano VV.TT. in Via Sacchette 15/a - Treia (Macerata), per una meditazione silenziosa e per cantare un inno dedicato al Guru.

Paolo D'Arpini



Info e prenotazioni:
circolo.vegetariano@libero.it - 0733/216293  

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