mercoledì 6 maggio 2015

L'Europa dei rifiuti... un tanto al chilo


481 kg la media pro-capite di rifiuti urbani prodotti da ciascun cittadino europeo nel 2013, il 43% viene riciclata o compostata.
Ogni cittadino europeo, nel 2013, ha prodotto in media 481 kg di rifiuti urbani, l’8,7% in meno rispetto ai dati registrati nel 2002, la media pro-capite, allora, si attestava a 527 kg. Il trend è in diminuzione dal 2007.

La produzione di rifiuti urbani varia significativamente nei diversi paesi membri, si va da meno di 300 Kg pro capite in Romania, Estonia e Polonia, che risultano i paesi con meno rifiuti urbani prodotti, fino ad arrivare a 747 kg in Danimarca, nazione con il maggiore quantitativo di rifiuti urbani, seguita da Lussemburgo, Cipro e Germania, con una quantità di poco superiore ai 600 kg, fino ad arrivare ad Irlanda, Austria, Malta, Paesi Bassi e Grecia con un intervallo tra 500 e 600 kg a persona. Le modalità di trattamento dei rifiuti cambiano, anche in modo sostanziale, da paese a paese. Nel 2013 il 31% dei rifiuti urbani prodotti in Europa finisce in discarica, il 28% viene riciclato, il 26% incenerito, ed il 15% compostato.

Nel tempo la quantità di rifiuti urbani riciclati e compostati è aumentata, passando dal 18% nel 1995 al 43%, registrato nel 2013. Ciò significa che un terzo, o più, dei rifiuti urbani è stato riciclato, anche in questo caso le percentuali variano da paese a paese: in Slovenia la percentuale si attesta al 55%, in Germania al 47%, in Belgio ed Irlanda al 34%, in Svezia al 33%.

Per quanto riguarda le altre modalità di trattamento, vediamo che circa la metà dei rifiuti urbani è stato incenerito, in Estonia si è inviato all’ inceneritore fino al 64% dei rifiuti urbani prodotti, in Danimarca il 54%, in Svezia il 50%.

La più alta percentuale di rifiuti urbani destinati alla discarica si registra in Romania, con il 97% dei rifiuti urbani smaltiti con questa modalità, seguono Malta con l’88%, la Croazia con l’85%, Lettonia con l’83% e la Grecia con l’81%.


L’attività di riciclaggio e compostaggio, insieme, aumentano il loro peso, nel 2013, raggiungono quota 65%, anche qui con variazione da nazione a nazione, circa i 2/3 dei rifiuti prodotti in Germania vengono compostati o riciclati, più della metà in Slovenia (61%), 59% in Austria e 55% in Belgio.

(Fonte: Arpat)

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