Nel n. 2/2015 di BEA, il Bollettino degli esperti ambientali, rivista della Unione Italiana degli Esperti Ambientali, è stato pubblicato un articolo di Marco Talluri, responsabile "Comunicazione, informazione e documentazione" di ARPAT dal titolo "Comunicazione e informazione: compito fondamentale delle agenzie ambientali"
Il testo dell'articolo è una rielaborazione dalla presentazione fatta in occasione del workshop su “Comunicazione e informazione delle agenzie ambientali: esperienze a confronto” organizzato da ARPA Friuli-Venezia Giulia a Palmanova, l’11 e 12 marzo 2015.
L’articolo illustra il valore strategico assegnato alle attività di comunicazione ed informazione per le agenzie ambientali per poi illustrare in dettaglio l’esperienza in questo campo da parte dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente in Toscana.
“… comunque ci si sforzi, non si può non comunicare. L’attività o l’inattività, le parole o il silenzio hanno tutti valore di messaggio: influenzano gli altri e gli altri, a loro volta, non possono non rispondere a queste comunicazioni e in tal modo comunicano anche loro.” Questa constatazione vale sia nei confronti delle persone, ma anche delle organizzazioni. Non è possibile non comunicare, infatti l’apparente silenzio significa comunicare indifferenza, disinteresse, noncuranza nei confronti degli altri. L’alternativa è fra comunicare in modo consapevole ed organizzato, oppure farlo in modo del tutto casuale. Questo vale per qualsiasi entità organizzativa e quindi, a maggior ragione anche per le agenzie ambientali.
Questo il punto di partenza da parte di Talluri, per poi descrivere il contesto socio-politico in cui operano le agenzie ambientali, l’ambiente come luogo di aggregazione e di conflitti, e lo sforzo che queste compiono per affermare la propria terzietà.
Terzietà che consiste anche nel mettere a disposizione di tutti (istituzioni, imprese, associazioni, cittadini) informazioni (notizie, approfondimenti, report) e dati ambientali oggettivi derivanti dalle attività istituzionali (monitoraggio e controllo, supporto) in modo tempestivo, completo - esauriente, facilmente fruibile, facilmente comprensibile. Altri, le istituzioni, le associazioni, i partiti, i media, i cittadini possono esprimere le loro preferenze, le loro valutazioni soggettive, secondo il proprio punto di vista.
Puntare davvero sulla comunicazione come attività strategica dell’Agenzia ha significato assumere una impostazione volta ad affermare un ruolo proattivo di ARPAT, cercando di far arrivare notizie e dati ambientali ai possibili fruitori, e non aspettando le loro richieste.
Dopo una carrellata sulle attività di comunicazione e informazione svolte da ARPAT, certificate ISO 9001 e quindi svolte sulla base di una serie di documenti prescrittivi specifici, l'articolo si conclude con l'auspicio di riuscire a “fare rete” come Agenzie ambientali nel campo della comunicazione e della informazione.
L’esperienza, pia pure importante, nel campo della comunicazione di una singola agenzia ambientale, non è sufficiente, per poter ottenere risultati rilevanti, occorre che tutto il Sistema Nazionale della Protezione Ambientale riesca ad acquisire una maggiore visibilità ed efficacia comunicativa.
Per fare questo è indispensabile “fare squadra”, cioè fare in modo che le agenzie comunichino in modo coordinato, almeno su alcuni temi ed alcune occasioni, facendo “massa critica”.
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