Prima, mentre riempivo i vasi con le verdure fermentate autoprodotte, pensavo che questa pratica di conservazione del cibo, antica di 6000 anni, può essere metafora della non violenza.
La fermentazione delle verdure non chiede che acqua e sale (in proporzione 100:3).
E buio.
E tempo.
E riposo.
E tepore
E non intervento.
Verdure che sembrano passive ed abbandonate a loro stesse, ma invece sono vive, attive, palpitanti, impegnate in un prodigioso processo di trasformazione.
Allo stesso modo, l'individuo che scelga la via della non violenza come forma di espressione politica, etica, morale e spirituale può apparire come un essere inerte, ininfluente e destinato al declino.
Ma, così come la fermentazione aumenta l'apporto vitaminico delle verdure e ne facilita l'assorbimento dei nutrienti da parte dell'organismo umano, un'azione pacifica come il digiuno aumenta e rende maggiormente disponibile il nutrimento energetico e vibrazionale di chi lo pratica (e della comunità in cui quella persona è immersa).
Così come la fermentazione annienta le impurità e i batteri "cattivi", la non violenza insita nel digiuno neutralizza l'aggressività, la rabbia, l'astio, il rancore, l'ira, il desiderio di vendetta.
Così come le verdure fermentate non possono venire attaccate da batteri patogeni esterni perché forti dei batteri "buoni" autoctoni, coloro che scelgano la non violenza di pensiero, parola ed azione non possono essere contaminati dalle nefandezze figlie di logiche bellicose, divisorie, conflittuali, repressive messe in atto da altri individui.
Così come la pratica della fermentazione delle verdure ci riconnette all'energia vitale della terra e a forme di saggezza ataviche, la pratica della non violenza ci riporta nello spazio del cuore, dove risiede la conoscenza suprema dell'Amore che tutto sa e tutto può.
Così come le verdure fermentate sono una panacea per tutti i disturbi dell'intestino (origine dei più disparati malanni e mali del corpo) e un alimento fortemente potenziante del sistema immunitario, l'essere umano sulla via della non violenza porta sanazione nella propria coscienza e in quella collettiva, protegge lo spirito del mondo dall'avvizzimento, contribuisce alla salute animica dell'Umanità tutta.
Perché siamo Uno.
Con Amore, sempre.
Valentina Vico
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