domenica 2 febbraio 2025

Sopravvivere anche in città...?

 


...potremmo sopravvivere anche nelle  città, senza allevamenti intensivi e senza agricoltura industriale. Basta cambiare completamente l'impostazione, diminuendo drasticamente il consumo della carne si possono aumentare la coltivazione di frutta, verdura, legumi recuperando suolo ed acqua che vengono  impegnati per produrre quello che mangiano gli animali nei 24 mesi della loro crescita. 

Naturalmente bisognerebbe anche riprogrammare la distribuzione evitando gli sprechi. Se noi smettessimo di comprare cetrioli quando è tempo di broccoli, avocado invece che arance, mandorle anziché anacardi, se le industrie alimentari smettessero di indirizzare verso i consumi più redditizi e scegliessero quelli che con lo stesso sforzo e la stessa acqua producessero una maggiore quantità di prodotti altrettanto proteici, che possano sfamare un numero maggiore di persone, se la grande distribuzione, la piccola distribuzione smettessero di sprecare cibo distribuendolo meglio, ecc. ecc. ecc. 

Se tutti insomma smettessimo di sprecare ed il cibo fosse ridistribuito in modo logico non ci sarebbe più chi butta e chi digiuna E l'ho semplificata ovviamente, ma partiamo da un concetto già acclarato che è "lavorare meno, lavorare tutti" parafrasando si potrebbe dire "mangiare meglio, mangiare tutti" e ovviamente per meglio intendo in modo più organizzato e responsabile... 

Emanuela Gennuso




Proprietà elementali delle piante spontanee...



Mi torna alla mente il lungo percorso di conoscenza compiuto da innumerevoli generazioni di ricercatori botanici ed esperti in medicine tradizionali, un percorso che a volte è durato millenni e si è svolto nel più semplice dei modi, attraverso un “dialogo” con le piante ed i continui esperimenti ed osservazioni sulle loro proprietà. Talvolta queste scoperte erboristiche hanno assunto anche la forma di analisi comparate tra gli influssi psichici e fisici che tali proprietà possono avere sui vari organi. Magari partendo dai collegamenti e somiglianze fra le cinque capacità percettive (i sensi) ed i cinque elementi che contribuiscono alla formazione degli organismi, corpo umano compreso. 

 
Ricordo molto bene, allorché mi avvicinai per la prima volta alla conoscenza delle piante selvatiche, quelle descrizioni popolari che sancivano direttamente o indirettamente come l’aspetto delle piante e le loro qualità elementali, (percepite per mezzo dei sensi e della psiche) influissero specularmente sulle funzioni del corpo umano. In natura tutto segue uno schema di corrispondenze. Potremmo affermare che ogni forma vivente assume aspetti psicosomatici che corrispondono alle qualità incarnate. Questo fatto era noto sin dalla più remota antichità, all’uomo ed agli animali. Infatti confidando nella innata comprensione essi si curavano sentendo attrazione o repulsione per certe specifiche piante o alimenti.

Questa naturale pre-conoscenza è stata alquanto offuscata dal momento che l’uomo ha preferito seguire un metodo limitatamente scientifico che, essendo imperfetto data la natura stessa dei mezzi utilizzati, nel corso del tempo ha impedito la continuità di questa innata pre-conoscenza.

Pian piano l’uomo scientifico, per mezzo della sperimentazione in laboratorio, ha tentato di ricostruire un sistema di conoscenza che però –tutto ritorna infine- oggi si scopre sempre più affine alla conoscenza connaturata degli antichi. Con la differenza che la scienza farmacologica industriale utilizza quella ricerca popolare, selezionando alcune specifiche piante per poi ricavarne medicinali che vengono brevettati e posti in vendita a prezzi altissimi, con la sola aggiunta di uno o due eccipienti a tutela del proprio brevetto. Compiendo così un vero e proprio atto di “bio-pirateria” sia intellettuale che materiale.

Ma il viaggio a ritroso verso la riscoperta di ciò che era ovvio empiricamente può almeno essere confermato dalla analisi scientifico-medica. Una pietra miliare di questa riscoperta è la individuazione degli oligo-elementi le cui tracce sono presenti ovunque nel regno vegetale ed animale. Un’importante parte in questo processo di identificazione fu compiuto dal bolognese Meneghini che nel 1745, in pieno secolo dei Lumi, scoprì la presenza di ferro nel sangue umano. Poi nel 1775 Schelle individuò il manganese nelle ceneri vegetali e da allora la lista degli oligo-elementi non ha fatto altro che crescere. Nell’uomo ne sono stati individuati una ventina, essi risultano indispensabili all’equilibrio fisiologico ed ogni carenza in uno di questi comporta manifestazioni patologiche più o meno gravi.

“L’organismo appare come un tipo di oligarchia in cui un’enorme massa di elementi passivi è dominata da un piccolo numero di elementi catalizzatori” (Gabriel Bertrand)  Gli oligo-elementi infatti presiedono agli indispensabili processi catalitici degli scambi di cui il nostro organismo è la sede permanente.  Da ciò si può intuire l’importanza degli oligo-elementi  nei fenomeni biologici avvalorata dalle funzioni vitaminiche ad essi collegati.


Ma torniamo alla conoscenza che ha consentito agli esseri viventi il mantenimento della struttura psicofisica in euritmia.


E qui dobbiamo iniziare un discorso che avrebbe dell’eretico se volessimo ragionare solo in termini di analisi scientifica. Nell’antichità –sotto forma di proverbi e detti popolari- sono stati tramandati alcuni “segreti” sulle qualità delle piante, Purtroppo in Europa in seguito alla grande persecuzione legata all’oscurantismo religioso molti di questi segreti e parecchi liberi pensatori finirono in cenere… Perciò molti “saperi” scomparvero o vennero travisati e contorti. Ciononostante in varie parti del mondo restò la preveggenza, sia a livello istintuale sciamanico (come nel caso delle tribù primitive dell’Amazzonia che conoscono tutte le qualità delle loro piante) sia a livello di tradizioni popolari più o meno  valide. In questo contesto si inserisce la  classificazione delle piante e delle loro qualità sulla base del colore, del sapore e della forma…


Questa descrizione psicosomatica –ad esempio- è tutt’ora eseguita nel sistema integrato cinese in cui psiche e natura sono considerate strettamente interconnesse. Questi stessi aspetti sono per altro utilissimi nell’individuazione delle carenze di oligo-elementi.


Altrettanto valida è anche la macrobiotica ma tali conoscenze non scarseggiano nemmeno nella tradizione erboristica nostrana. Secondo la tradizione popolare la forma il colore ed anche il sapore delle piante che spontaneamente crescono nella propria bioregione di appartenenza sono correlati ed interagiscono con gli organi cui esse corrispondono. Ad esempio la noce, che assomiglia al cervello umano, è correlata ed influisce positivamente con questo organo. Oppure la coda cavallina (che ricorda la coda dell’equino) è raccomandata per le carenze di minerali. Poi scopriamo che le foglie della polmonaria (somiglianti visivamente a questi organi) vengono raccomandate dai contadini come anti-asmatico, oppure lo stramonio (una pianta psicotropa detta anche erba del diavolo) con i suoi fiori osceni e cavernosi è abbinato ai mali della psiche… Insomma tutto corrisponde al tutto e per essere in buona salute gli organi del corpo umano debbono mantenere un equilibrio funzionale interno e rapportarsi armonicamente gli uni con gli altri e perciò si dice che la forma, il colore ed il sapore delle piante rimandano all’organo sul quale agiscono.


Nella tradizione cinese si fa un preciso  riferimento ai colori ed agli organi. I cibi di colore verde sono collegati al fegato (legno), quelli di colore rosso agiscono sul cuore e sulla vista (fuoco), i gialli (terra) su stomaco, milza e pancreas, i bianchi (metallo) sui polmoni ed infine quelli blu scuro o nero (acqua) espletano un’azione sui reni. Ed anche i sapori hanno  una forte influenza sulle funzioni fisiologiche. Il sapore acido è astringente quindi in grado di sciogliere i blocchi che ostruiscono la circolazione dei liquidi interni. Il dolce rilassa, armonizza e porta energia. Il piccante mobilizza l’energia, esteriorizza i liquidi ed è considerato ottimo contro le malattie da raffreddamento. Il salato è emolliente, scioglie noduli e masse.
Questo è solo un piccolo input per approfondire la memoria spontanea di ciò che è sempre stato e sempre sarà. Quella conoscenza –o pre-conoscenza- che consente spontaneamente alla vita di procedere per il suo giusto verso.


Una definizione sul significato di “catalizzatore”. Secondo Polonovsky “i catalizzatori sono sostanze che con la loro semplice presenza, senza alcuna partecipazione attiva, causano reazione che senza di loro non si sarebbero prodotte..”


Negli ultimi decenni con l’impoverimento dei terreni e delle colture trattati con fertilizzanti chimici, insetticidi, fungicidi ecc, i prodotti vegetali risultano enormemente impoveriti dei loro componenti nutrizionali e questo può portare a delle carenze in coloro che si nutrono di prodotti convenzionali. La cottura degli alimenti poi contribuisce ulteriormente alla perdita di vitamine e minerali. Così succede che molti ricorrano ad integratori alimentari convinti di arginare il problema, cadendo dalla padella nella brace perché gli integratori di sintesi, come afferma una recente ricerca, non solo risultano inutili ma aumentano del 16% la possibilità di contrarre malattie. La soluzione migliore è quella di ricorrere alle erbe raccolte in luoghi inaccessibili, dove, pur considerando l’inquinamento atmosferico generale, almeno non vi saranno veleni sparsi per l’agricoltura.

Una dieta troppo ricca di alimenti altamente energetici, in particolare prodotti industriali, è strettamente correlata a un aumento del rischio di sovrappeso e obesità; queste condizioni aumentano il rischio di cancro e di numerose altre patologie croniche. Anche le bevande dolci hanno un ruolo cruciale nell’aumento del peso, soprattutto se consumate con regolarità: questo effetto negativo non è dato soltanto dall’apporto calorico, bensì dalla loro incapacità di saziare portando a un consumo smodato. Non tutti gli alimenti ricchi di calorie sono deleteri per la salute, un classico esempio è rappresentato dalla frutta secca che, se consumata in quantità adeguata, è in grado di incidere positivamente sullo stato di salute poiché ricca di fibra, grassi salutari, micronutrienti e fitocomposti.


Focus: Per “alimenti ad alta densità energetica” si intendono i cibi che contengono un elevato apporto calorico in un piccolo volume: la maggioranza delle calorie fornita da questi alimenti è data da grassi e zuccheri, quindi il consumo contribuisce all’aumento del peso corporeo. Molti di questi alimenti non forniscono composti utili all’organismo come vitamine, sali minerali e polifenoli, risultano soltanto dannosi per la salute: a causa di questo scarso valore nutrizionale le loro calorie sono soprannominate “calorie vuote”.  Riconoscere questi alimenti è molto semplice, in generale sono prodotti che hanno subito diverse lavorazioni e raffinazioni, sono poveri di acqua e fibre e ricchi di grassi e/o zuccheri. Dolciumi, biscotti, merendine, snacks al cioccolato, patatine, salse da condimento sono esempi di alimenti altamente energetici. Tra le bevande zuccherate sono compresi i succhi di frutta e le bevande gassate.

In generale frutta e verdura, essendo ricche di acqua e fibra, hanno un apporto calorico basso e, soprattutto quando consumate con varietà, rappresentano un’importante fonte di vitamine, sali minerali e altre molecole benefiche chiamate fitocomposti. Le piante selvatiche  contribuiscono all’apporto di fibra  e di sostanze elementali che i vegetali coltivati non contengono più. La frutta secca e i semi oleosi sono veri e propri concentrati di micronutrienti e grassi salutari, benefici per il sistema cardiovascolare, mentre le erbe aromatiche e le spezie sono utili per arricchire la dieta di sapori naturali e vitamine e sali minerali.

Paolo D’Arpini - Rete Bioregionale Italiana



Per un approfondimento si consiglia la lettura del libro "Alimentazione bioregionale" - Edizioni Nisroch Macerata


venerdì 31 gennaio 2025

Alimentazione ecologica vegetariana-vegana...



Esiste un filo molto sottile che lega l’uno all’altro ogni essere del nostro “uni-verso”. E’ proprio quel filo, tanto sottile e misterioso che permette di incontrare “l’altro” e di creare, nello scambio di vedute, l’arricchimento “materiale” e “spirituale”! Credo che tale “principio”, abbia guidato, in modo fortemente inconsapevole, la lettura casuale di un titolo, in libreria: “Figli Veg” di Stefano Momentè. Mi ha colpito molto l’attenzione, volutamente indirizzata alla consapevolezza che è necessario rivolgere all’alimentazione vegetariana-vegana, soprattutto se, tale alimentazione, viene rivolta ai nostri “figli”: bambini e adolescenti, per i quali un primo e corretto “approccio” verso qualunque situazione, è fondamentale, per la vita stessa… Stefano ha saputo cogliere, attraverso la sua analisi, aspetti pedagogici molto importanti e attuali sulla “scelta” che lo vede impegnato in tanta “consapevolezza vegetariana/vegana”.

Antonella Pedicelli




Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/01/27/lalimentazione-vegetariana-vegana-come-passo-verso-lecologia/

giovedì 30 gennaio 2025

Abbattimenti di Alberi monumentali a Roma (ed in altre città italiane...)



martedì 28 gennaio 2025

Ammaliamo il mondo. La salute al primo posto...?



Torino – Corso Trapani 91/b - Sabato 22 e domenica 23 febbraio 2025.

Come primo evento dell'anno vogliamo riflettere sulle connessioni tra ambiente e salute, sulle ricadute della crisi climatica e l'uso degli inquinanti.


Parleremo di diritti calpestati e di quelli ri-conosciuti dopo anni di battaglie, soprattutto da parte di gruppi, associazioni, Ong.

La parte finale sarà dedicata al "che fare": modi e metodi per far fronte ai continui attacchi alla salute nostra e del pianeta di cui facciamo parte.

Accanto all'approfondimento, con specialisti del settore, verrà dato spazio al racconto di esperienze significative in atto e al ruolo degli attivisti. Si ragionerà su dati, nazionali ed internazionali, su strategie operative e sulla legislazione in atto in materia e sulle modifiche che andrebbero apportate.

Di seguito il programma.   Per l'iscrizione basta cliccare QUI.     

Grazie per l'attenzione, Marilena per Casacomune

lunedì 27 gennaio 2025

Report del Coordinamento Nazionale No NATO


Coordinamento Nazionale No NATO

Resoconto assemblea plenaria Coordinamento Nazionale No Nato del 12 gennaio 2025


Punto 1.
Al primo punto all’ordine del giorno viene discusso il lavoro di mappatura e del campo d’indagine per l’inchiesta sui numeri dell’ingerenza/occupazione militare NATO in Italia (infrastrutture militari, aziende belliche e Università che hanno rapporti con la Nato) e del metodo (utilizzo di fonti pubbliche e se è possibile sopralluoghi nelle zone d’interesse). La proposta è quella di raccogliere da quanto i vari organismi a livello locale hanno già fatto, quindi coinvolgere i vari organismi che territorialmente si occupano della lotta contro le basi USA E NATO e chiedere la loro collaborazione; ogni organismo territoriale può prendere spunto anche dal lavoro fatto dal Coordinamento No Nato Emilia Romagna ed organizzarsi nelle modalità che più gli sono congeniali. Pamela Volpi (Insieme Liberi - Coordinamento No Green Pass Trieste) si dice disponibile e si propone di attivare anche propri contatti in altre regioni per questo tipo di lavoro. GalleryArt aggiornerà sulla propria disponibilità a fare il lavoro di mappatura su Napoli.

Punto 2.
Il punto si apre con l’illustrazione della proposta di piano di tour delle iniziative di presentazione del Coordinamento Nazionale No Nato.
Pamela Volpi condivide la necessità di dover costruire “presidi tematici” che propagandino la nascita del coordinamento e si dice disponibile per farlo con i comitati di cui fa parte.
Marco Marsili parla dell’importanza di strutturarsi nelle scuole per dare vita al coordinamento.
Claudio Rizzo illustra l’iniziativa che si terrà il 24.01.2025 a Palermo contro la guerra e chiede al coordinamento di intervenire (il coordinamento concorda con la proposta e farà un intervento).
Mario Sanguinetti dà disponibilità per costruzione iniziativa di presentazione del coordinamento su Roma, così come Marianna Panico su Napoli con Valentina di Galleri Art. Sempre Marianna Panico propone di fare un intervento di presentazione del coordinamento a Roma il 2 febbraio ad un'iniziativa organizzata a Spin Time in cui ci saranno oltre 20 associazioni: anche questa proposta viene accettata e il Coordinamento parteciperà con un suo intervento.

Oltre le persone intervenute nessuno vuole prendere più parola (anche quelli “chiamati in causa” per presentazioni nella loro città), quindi concludo il punto riepilogando che:

Il gruppo di lavoro organizzativo della segreteria del coordinamento, così come proposto nel piano presentato, si riunisce nei prossimi giorni per fare lavoro sui contatti e verificare disponibilità a organizzare iniziative territoriali di presentazione del coordinamento.

Punto 3
Antonino Casale presenta la mobilitazione contro la presenza degli stand dello Stato d’Israele alla fiera di VicenzaOro a cui il Coordinamento ha già dato adesione. Propone al coordinamento di ritrovarsi al gazebo che allestiranno prima della manifestazione per favorire conoscenza reciproca, di portare lo striscione del coordinamento nazionale e un volantino di presentazione e di adesione al coordinamento, dice che si sentirà con Emanuele Lepore (che ha già confermato partecipazione alla manifestazione) per definire i dettagli. Interviene Agata Iacono dicendo che l’Anti-diplomatico può rilanciare iniziativa.
Viene convalidata la proposta di Antonino Casale e viene dato il suo numero in chat così che chi vuole partecipare potrà mettersi in contatto diretto con il compagno.

Punto 4
Al punto si discute sulla posizione del Coordinamento rispetto alle mobilitazioni lanciate per il 17 e 18 gennaio dalla Rete Antisionista. Viene ribadita autonomia degli organismi rispetto alla partecipazione alle iniziative territoriali della Rete Antisionista mettendo al centro che la situazione impone nuove forme di condotta e lotta, non attestarsi alle divergenze ma intervenire in tutte quelle iniziative che lottano contro la NATO e che sono utili per dare effettive gambe al coordinamento e favorire lo scambio con altre realtà.

Altre questioni emerse dall’assemblea del 12.01.2025
    • La volontà di costruzione di una mobilitazione nazionale (o giornata di mobilitazione nazionale sui territori) di lotta contro la NATO;
    • La proposta di sostenere la manifestazione a Roma del 22 marzo contro le smart-city.
Entrambe le questioni verranno sottoposte a discussione nella prossima assemblea plenaria, in data da definire.


Presenti all’assemblea:
1. Federico Roberti, Coordinamento Paradiso Bologna
2. Fulvio Grimaldi, Viterbo
3. Chiara Masini, P. Carc Roma
4. Davide Priapi, LibeR’esistenza Lecco
5. Piero Vannuccini, Coordinamento Paradiso Bologna
6. Antonino Casale, Comitato volontario per la difesa dei cittadini Vicenza
7. Francesco Cappello, Comitato No Guerra No NATO
8. Patrick Boylan, Rete No War Roma
9. Leonardo Mazzei, Fronte del Dissenso
10. Valentina, Galleri Art Napoli
11. Benedetta, Mantova per l'Italia
12. Maurizio Cosenza, CLN
13. Pamela Volpi, Insieme Liberi - Coordinamento No Green Pass Trieste ed oltre
14. Mario Sanguinetti, Cobas Tuscia
15. Agata Iacono, Cittadini per la Pace Roma - L'Antidiplomatico
16. Miranda Benini, Coordinamento Paradiso Bologna
17. Stefano Antonelli, Brigate Verdi Roma
18. Alessandra Galgani, Schierarsi Lucca
19. Marianna Panico, Generazioni Future Napoli
20. Claudio Rizzo, P. Carc Palermo
21. Gabriele Giovanoli, Carpi Consapevole
22. Silvia Monici, Mantova per l'Italia
23. Marco Marsili, Università Ca’ Foscari Venezia
24. Serena Tusini
25. Michael Carrera
26.  Giordano
27. Moreno Radaelli
28. Federico Ciavarella
29. Tito Castiglioni
30. Wilma

 
Segreteria CNNN



domenica 26 gennaio 2025

Due poesie hipno-biologiche...

 


Prima poesia:

hempatia pop hipno funky, marginal and social gardening, giardinaggio sociale e di margine, coltivazioni di persone e relazioni, a  c  q  u  a   3, piccola tribù arcobaleno nel cuore, benvenuto nel nuovo mondo, il fuoco e il profumo del pane...

montagne innevate
difficili ottave
nel bolo bolo urbano
sogno il giardinaggio sciamanico
mi lascio trasportare dagli eventi
cambio colore e forma di continuo
coltivo il mio mondo!

biodiversita e fluorescenza
particolarmente evidente
accelerazione evolutiva
della ridistribuzione spaziale
del mosaico della vita

ecco allora storie comuni
sonorità capaci di tirar fuori
appartenenze modi di essere
accordi appena abbozzati
con tutte quelle lettere nere
come suoni alla fine
del loro percorso evolutivo
creano un ritmo
alla base delle nostre storie
man mano che si srotolano

parole secche
trovate originali
a volte estreme
nelle quali a prevalere
e’ la metafisica
della fantasia assoluta
nella dimensione
del quotidiano

gli strumenti in apparenza
sono i più semplici
il fraseggio ridotto al minimo
l enunciazione melodica
l arrangiamento ritmico

<3   +8

della nostra storia
vorrei scrivere altre pagine


nel mezzo di una notte
di fine estate
l essere si e’ rivelato
in tutta la sua bellezza
ed e’ svanito all alba
come nei sogni più belli

metropolitana.
polis under costruction.
scale. Im-mobili.
grigio cielo. grigi muri.
maglione rosso
e via!

(ortisti)
antropoarchitettura
la piazza del mercato e’ il luogo
della rappresentazione sociale
dei piccoli agricoltori
(tuttinsieme)

lavoro e linguaggio uniti
in sinergia con architetture
merci vegetali teatro e poesia
il mercato e’ il luogo della
s - c u l t u r a  s o c i a l e

(orto-arte)
senti senti, senti senso

immagini nette
pensieri paesaggi e culture
linee e colori
totalmente realistici
trascendono
il mondo che raccontano
il viaggio nello spazio
diventa interiore
e riporta
ad antiche tradizioni
che ancora vivono

il luogo dove sentire
il canto magico degli alberi
dove si fondono
i segni della natura
i misteri dell uomo

in un territorio geografico
che ha anche una dimensione
morale estetica metafisica
convinti che
il significato della realta’
si trova
non all esterno delle cose
ma dentro di esse

il girasole raccoglie
in  una unita onnicomprensiva
la pluralita dei soggetti
la molteplicita dei ruoli
delle competenze e delle culture
rappresentati dai petali
convergenti in un punto centrale

hempatia
pop hipno funky
marginal and social gardening

Ferdinando Renzetti







Seconda poesia: 

Hypnos ribelle


(Strofa 1)
Hanno spento le luci in questa terra,
ci han venduto a chi non sa chi siamo,
hanno detto: "È finita la guerra",
ma siam schiavi di un potere insano.

(Pre-Ritornello)
Ma c’è chi dipinge col sangue e col fuoco,
chi non si piega, chi spezza il giogo,
e nella tela scolpisce il destino,
un occhio che guarda, un vortice divino!

(Ritornello – in coro)
Hypnos, ribelle, non si piegherà,
l’arte è un’arma, la libertà!
Michael’s Gate ci guiderà,
contro il buio, non cederà!

(Strofa 2)
Hanno tolto la croce dai muri,
hanno imposto il silenzio ai più puri,
ma la Madonna dei Debitori
benedice chi alza i cori!

(Pre-Ritornello)
Le banche ci vogliono servi e mutanti,
ma noi siamo vivi, noi siamo i santi!
Nel caos troviamo la nostra ragione,
nell’arte risorge ogni ribellione!

(Ritornello – in coro)
Hypnos, ribelle, non si piegherà,
l’arte è un’arma, la libertà!
Michael’s Gate ci guiderà,
contro il buio, non cederà!

(Bridge – solenne, quasi parlato)
E quando diranno che tutto è perduto,
che il popolo è morto, che il sogno è sepolto,
noi alzeremo il pennello e la voce,
e il nero dipinto si farà luce!

(Finale – in crescendo)
Hypnos, maestro, tu sei la via,
difendi il popolo con la magia!
La porta è aperta, l’Italia è in piedi,
dal caos nascono giorni migliori!

Michael's Gate