venerdì 30 aprile 2021

La macchina del tempo... e le cadenze bioregionali



Ante scriptum:  Nell'antichità il sorgere e il tramontare delle Pleiadi segnavano le attività piu importanti delle genti di allora, come l'agricoltura, la pesca, la navigazione e la pastorizia. Infatti le due feste  di San Michele coincidevano perfettamente con le date delle due partenze della transumanza, l'otto maggio verso i pascoli estivi dei monti d'Abruzzo e il 29 settembre al contrario per i pascoli invernali verso la Puglia.  Ci sono delle ipotesi interessanti sul fatto che le due feste di San Michele coincidano suppergiù con il sorgere e il tramontare delle Pleiadi, potrebbero coincidere anche con le feste di Beltane e Samain, anche se probabilmente con la precessione e l'aggiustamento del calendario nelle varie epoche le date si sono spostate... 



La macchina del tempo


Il cosmo in quanto tale, era ciò che interessava ai nostri antenati. La loro vita, le loro credenze, i loro destini, tutto faceva parte di questa scenografia più grande. Proprio come l’ambiente del tempio era reso sacro da metafore dell’ordine cosmico, così anche intere città e i più importanti centri rituali erano allineati e organizzati in base alle osservazioni astronomiche. Ogni capitale sacra riaffermava il tempo dell’ordine cosmico, secondo la percezione dell’universo dei suoi costruttori. I principi che la società considerava i propri, che ne ordinavano la vita e rappresentavano i suoi aspetti più peculiari; erano mutuati dal cielo e incorporati nella planimetria urbana. 

E’ certamente possibile che a specifici membri di un gruppo sociale sia stata attribuita la funzione di osservare e ricordare le posizioni e i movimenti del sole, della luna, dei pianeti e delle stelle. In un arco di tempo di 10.000 anni gli antichi osservatori furono in grado di discernere lo spostamento secolare del grande giroscopio. Nella loro mente presero forma le simmetrie della macchina ed era davvero la macchina del tempo come la intende Platone: l’immagine mobile dell’eternità. La precessione assunse infatti una importanza preponderante: divenne il vasto disegno impenetrabile del fato stesso.

Supponiamo che ai nostri tempi si verificasse una grande distruzione su scala mondiale e che questa causasse il crollo completo della civiltà moderna. I nostri posteri ricomincerebbero certamente a costruire e a fare giardini. Allo stesso tempo a parlare del tempo passato, le storie e le leggende sui voli con gli aeroplani si tramanderebbero cosi, di generazione in generazione. Quando poi migliaia di anni dopo, i nostri discendenti avranno sviluppato una capacità sufficiente per scavare le tracce della nostra civiltà scopriranno che in passato ci sono state cose grandi, come l’empire state building, la statua della libertà… Allora penseranno forse, che queste strutture gigantesche erano in realtà templi dedicati a qualche dio, oppure luoghi di preghiera. Probabilmente pensando: poiché i nostri antenati erano primitivi, non possono aver costruito cose del genere. Probabilmente i costruttori venivano da un altro pianeta. In tempi molto antichi forse alcuni dei nostri antenati sono giunti da un altro pianeta. Ci sono teorie che affermano che gli uomini si sono sviluppati sulla terra. Altre teorie affermano che essi provenivano da altri pianeti, altre teorie ancora affermano che questi due gruppi si sono fusi, quello proveniente dallo spazio ha portato la conoscenza delle coltivazioni dei cereali e varie altre tecnologie, compreso l’uso del fuoco. In quel periodo avvennero grandi migrazioni interplanetarie. tutto ciò è accaduto nel periodo che è durato 800.000 anni. Le loro tecnologie si sono sparse qua e là e da qualche parte della nostra memoria, queste tecnologie esistono ancora. Nell’epoca moderna i fratelli Wright hanno costruito il loro modello di aeroplano, Edison la lampadina. Tuttavia senza la memoria, non è possibile fare queste invenzioni, queste creazioni. 

L’immaginazione è uguale alla memoria; 
la memoria è uguale all’immaginazione.

Stonehenge: alcuni sono d’accordo sull’idea che il monumento fosse stato costruito non solamente per predire eclissi e segnare i solstizi o gli equinozi, anche per poter decifrare il ciclo più grande di 25.800 anni nei cieli del nord.  

Il templum è lo spazio divino e consacrato, disegnato nell’orizzonte e riportato in terra, cioè la costruzione che si edifica sul luogo in precedenza augurato e consacrato dagli aruspici sotto il rito dell’inaguratio

Pompei astronomica e orientata al sole. La città di Atena e di Apollo, di Diana e Venere, si racconta anche dalle linee, in apparenza silenti, dei suoi tanti orientamenti. Già all’inizi del secolo scorso si è indagato sull’orientamento urbano di Pompei e sul rapporto con gli orientamenti astronomici e il sole.

La chiesa ha oscurato i riti pagani dei solstizi. Nell’antichità, i solstizi venivano festeggiati ovunque dai popoli pagani, fin quando la religione cristiana, conscia della portata di queste cerimonie, si è premurata di incorporarne le date sovrapponendovi celebrazioni religiose. Così come il solstizio invernale è stato sostituito dal natale, quello d’estate è stato sostituito dalla festa di san Giovanni, il 24 giugno. Ancora una volta, quindi una festa originariamente pagana, diffusa in moltissime culture e basata sull’osservazione del moto solare, è stata fusa con la tradizione cristiana. Solstizio d’estate, poi farà buio prima. Quando il sole raggiunge il punto più settentrionale nel cielo, segna l’inizio della stagione estiva. Il 21 giugno cade il solstizio d’estate, il giorno in cui ci sono più ore di luce; ’solstizio’ significa sole stazionario: in quel momento astronomico il sole non si alza ne si abbassa rispetto all’equatore celeste. Il sole sembra fermarsi, sorgendo e tramontando sempre allo stesso punto fino al 24 giugno; per quello invernale il 25 dicembre. Quando ricomincia a muoversi, sorgendo gradualmente sempre più a sud sull’orizzonte; a nord per quello invernale.


Per poter comprendere in che modo i popoli antichi vedevano il mondo che li circondava, possiamo iniziare a osservare i fenomeni con i loro occhi. E’ necessaria una conoscenza specifica di ciascuna cultura, è anche indispensabile imparare che cosa ci sta nel cielo e in che modo si muove ciascun corpo celeste (…) strano e vero, intere città, regni e imperi sono stati fondati sull’osservazione e l’interpretazione di eventi naturali che si verificano sotto il nostro naso e sopra le nostre teste, senza che noi ce ne accorgiamo. 

Oggi la nostra civiltà ha scelto le macchine la medicina scientifica la felicità e l’astronomia non è compatibile con tutto questo. il trovare delle cattive ragioni a ciò che si crede, per effetto di altre cattive ragioni, questa è filosofia. Crediamo a ciò a cui siamo stati condizionati a credere. Un filosofo è un uomo che sogna meno cose di quante esistano sulla terra e in cielo. Noi vogliamo solo la poesia! La vita è breve e la conoscenza infinita e nessuno ha tempo per tutto, in pratica siamo di solito costretti a scegliere fra un esposizione indebitamente accorciata e… il nulla. Nella transizione dall’uno all’altro estremo può esserci un lungo intervallo, durante il quale un terzo, il più fortunato del genere umano, prende il meglio dal primo e dal secondo mondo, quello disorientato dal liberalismo e quello ordinatissimo della favola, nel quale l’efficienza perfetta non lascia spazio alla libertà e all’iniziativa personale.

Edifici e pietre orientati e allineati in rete sul territorio, connessione e allineamento.

C’è una misura delle cose: vi sono precisi confini, oltre i quali e prima dei quali non può sussistere il giusto. (Orazio)

Occorre che la legge sia breve in modo che l’inesperto possa comprenderla più facilmente. (Seneca)


Post Scriptum:  La precessione degli equinozi  nei calendari di lungo computo è un calcolo fondamentale e  nel calendario di lungo computo o anno platonico di 2.000 anni circa, l'anno zero nascita di Cristo corrisponde all'ingresso nella costellazione dei Pesci, per questo Cristo viene rappresentato anche col simbolo ipsos. Quel che non si sa è come facevano nell'antichità a calcolare con precisione la precessione degli equinozi vista la lentezza del movimento, un grado circa ogni settanta anni. La precessione degli equinozi è una storia lunga e non mi va tanto di scrivere perche ne ho parlato parecchio negli anni precedenti soprattutto con Giorgio de Santillana, che con i suoi studi ha rivoluzionato tutta la moderna antropologia e ha legato le formulazioni nell'antichità di miti e cosmologie varie proprio sulla precessione degli equinozi, soprattutto nei passaggi da una costellazione all'altra, durante il calendario di lungo computo.


Notizie a cura di Ferdinando Renzetti




giovedì 29 aprile 2021

Guido Dalla Casa: "Guida alla sopravvivenza"



  Nel pensiero corrente, gli eventi sono stati inquadrati di norma in una visione del mondo che considera l’umanità staccata dalla Natura e in costante progresso nel tempo. Al vertice di questo progresso si troverebbe l’attuale civiltà industriale, nata nella cultura occidentale da un paio di secoli.

  Alla luce della situazione attuale della Terra, questo paradigma è insostenibile, ma continua ad essere largamente di maggioranza, al seguìto della tumultuosa espansione dell’Occidente, che esporta ovunque il suo delirante primato dell’economia.

  Possiamo riassumere i mali del mondo, conseguenza della civiltà attuale e in avanzata inesorabile, con queste voci: Sovrappopolazione, distruzione di ecosistemi terrestri e oceanici, perdita di biodiversità, alterazione dell’atmosfera e del clima, consumo e degradazione di territorio, sostituzione di materia inerte al posto di sostanza vivente, plastica e pesticidi ovunque, alterazione dei cicli vitali del Pianeta, accumulo di rifiuti sulla terra e negli oceani.

  Da tutto questo risulta evidente che la civiltà industriale è un modello fallito, perché incompatibile con il sistema più grande di cui fa parte, il Sistema Biologico Terrestre.

Ma quando sono iniziate le premesse che hanno portato a questi guai? Quali sono state le cause vere che hanno dato il via a questa degradazione?

Secoli o millenni

  Le  diverse minoranze che si oppongono al modello attuale industrialista-sviluppista, ovvero al cosiddetto “pensiero unico”, fanno risalire l’inizio dei guai a tempi diversi.

Secondo le varie forme di pensiero di questi oppositori, i guai sono cominciati da:

1. Dal cervello umano, visto come un errore dell’evoluzione: convenzionalmente, faremo risalire l’inizio dell’”errore” al tempo di Lucy, una femmina di Australopiteco che aveva la stazione eretta ed era in grado di accendere il fuoco. E’ vissuta tre milioni di anni fa. Questa corrente è detta Cancrismo, perché considera l’intera specie umana come un cancro della Terra, a causa del suo cervello “sbagliato”.                                               3 milioni di anni

2. Dall’inizio dell’agricoltura, cioè da quando alcuni raccoglitori-cacciatori nomadi  sono diventati stanziali e hanno iniziato a sfruttare la terra e alterare gli ecosistemi naturali.    10.000 anni

3. Dalla civiltà, secondo la classica storia insegnata in Occidente, che è solito relegare tutto il resto (le culture “primitive” assieme ai dinosauri!) in un unico calderone chiamato preistoria. Questa corrente è chiamata Primitivismo (fondato dal filosofo John Zerzan).        5.000 anni

4. Dalla prima origine della cultura giudaico-cristiana (Occidente) e del suo esasperato antropocentrismo, dove la nostra specie viene considerata al di fuori e al di sopra del mondo naturale.                  2-3000 anni

5. Dall’inizio della civiltà industriale, nata con l’affermarsi del pensiero di Cartesio-Bacone-Locke-Newton e altri, che ha diffuso ed esaltato il distacco mente-materia e ha accentuato l’antropocentrismo.        2-300 anni    

  L’Ecologia Profonda si colloca nelle voci  4 e 5, dato che non vede l’intera specie umana come negativa e pericolosa, ma si oppone decisamente all’antropocentrismo e considera la mente immanente nella Natura (animismo-panteismo)Vede come indivisibili mente e materia, supportata anche dalla fisica quantistica e dalle notevoli similitudini con molte antiche filosofie dell’Oriente. Inquadra inoltre i processi in una visione sistemica-olistica, abbandonando la visione meccanicistica e lineare detta cartesiana-newtoniana,  propria del sottofondo generale dell’Occidente e che ha dato origine al pensiero industrialista-sviluppista.

Una speranza

  Per quanto riguarda la posizione in Natura della nostra specie, proviamo a seguire un altro filone (ancora dell’Occidente, ma di minoranza), cominciato più o meno nello stesso periodo di quello che ha dato origine alla civiltà industriale. Facciamo un rapidissimo excursus, attraverso qualche flash, negli ultimi quattro secoli:

-         Copernico e Galileo: La Terra non è al centro, il Sole è al centro dell'Universo.

-         Giordano Bruno: il Sole è una stella come le altre, non è al centro di niente.

-         Lamarck e Darwin: Siamo animali, anche facilmente classificabili.

-         Psicoanalisi (Freud e Jung): L'uomo non è più padrone neanche di sé stesso.

-         Paleontologia: La durata di esistenza della nostra specie è circa un millesimo della durata complessiva della Vita.

-         Heisenberg-Schroedinger-Bohr: La mente e la materia non sono separabili, né distinguibili.

-         Hoyle-Sciama e Cosmologia: Siamo sul terzo pianeta di una stella di media grandezza, lanciata nel braccio esterno di una galassia qualunque, fra miliardi di altre galassie.

-         Prigogine-Bateson-Capra-Sheldrake: I fenomeni mentali sono conseguenza di ogni complessità. La Mente è ovunque.

-         Lorenz-Goodall-Pepperberg-deWaal-Marchesini e altri: Non ci sono differenze sensibili nel comportamento degli umani e degli altri Mammiferi (e Uccelli, e altri esseri senzienti).

-         Genoma e DNA: la differenza fra noi e lo scimpanzé bonobo è dell'ordine dell'uno per cento.

-         Mancuso – Wohlleben e altri: anche i vegetali provano emozioni e sentimenti.

  Molte di queste conoscenze richiamano le intuizioni di alcune filosofie dell’antico Oriente. Possibile che l’uomo si consideri ancora al di fuori e al di sopra degli altri esseri senzienti?? L’antropocentrismo dovrebbe essere ormai un ricordo del passato. Il filone Cartesio-Bacone-Newton-Locke è stato completamente falsificato!  Questo non è ancora avvenuto nel pensiero corrente, ma anche in quello di molti scienziati-filosofi.

  Comunque, agli effetti pratici, le posizioni diverse sui tempi dell’origine dei guai non influenzano le azioni da intraprendere attualmente, dato che in ogni caso la distruzione dei processi vitali dell’Ecosfera terrestre è dovuta alla crescita economica.

  Qualunque sia l’origine prima dei gravi problemi attuali, si tratta di constatare che ci troviamo nella posizione di una componente, interconnessa con le altre, di un Organismo molto più grande e ad elevato grado di complessità, che deve vivere (o funzionare) per consentire la nostra esistenza. Dobbiamo comunque ragionare in modo sistemico-olistico e non in modo lineare come ha fatto finora la civiltà industriale. Citando Bateson: “La mancanza di saggezza sistemica è sempre punita. Su questo dovremmo essere d’accordo, indipendentemente dalle considerazioni sull’origine dei guai.

 Guido Dalla Casa 

Fonte: Arianna editrice  

martedì 27 aprile 2021

Campofilone, 1 maggio 2021. Incontro degli amici del Seminasogni in campagna

 


Invito gli amici del Seminasogni a questo incontro del primo maggio, semplice, conviviale, libero... per nuove idee e nuovi semi... Dalla mattina  alla sera nella campagna marchigiana. 

Una giornata speciale per   re-incontrarci e stare insieme.

Condividendo il fuoco sacro, buon cibo, armonia e musica,
Semi e scambi colturali, culturali e nuove visioni.

Intorno a un lago.
Intorno alla natura.
Celebrandoci, Accogliendoci.

Ognuno può portare acqua e proprio cibo per mangiare assieme. Musica e bellezza.

Possibilità facoltativa di pernottamento in tenda nei prati circostanti.

Siamo vicino Campofilone, prov. Fermo


Info.   3774900513  -  carlofedericoni@hotmail.it

domenica 25 aprile 2021

Mozione per una risoluzione sul suolo al Parlamento europeo



Le azioni "convergono", con questa mozione per una risoluzione del PE, che dovrà essere discussa e approvata in seduta plenaria, si ottiene un quadro chiaro di quanto il PE si attende dalla proposta di strategia che si richiede alla DG Ambiente della Commissione europea.

Quest'ultima ha un documento in più, oltre ciò che verrà furori dalla consultazione pubblica, per formulare il testo della nuova strategia europea sul suolo.

Nel testo, per ora disponibile in inglese *, si insiste molto sul degrado e sul consumo (land take) di suolo anche se quest'ultimo lo si lascia come obiettivo per il 2050.

Ritengo comunque che possa essere anche un buon riferimento per le nostre azioni in Italia.

In attesa del testo finale in italiano, buona lettura.

Cordiali saluti a tutte/i,  Mario


venerdì 23 aprile 2021

Gloria Germani: "Verità della decrescita. Via dalla scienza totalitaria per salvare il mondo"



Il 23 aprile 2021 ho ricevuto "Verità della decrescita" il nuovo libro di Gloria Germani, una collega della Rete ecologista.  Mi dedicherò nei prossimi giorni ad una attenta lettura per ricavarne una recensione adeguata. 

Nel frattempo potete leggere una presentazione ufficiale del libro: 
(P.D'A.)
  

Gloria Germani 

Verità della decrescita - Via dalla scienza totalitaria per salvare il mondo 


Collana Nodi 

pagine 272 – Euro 25,00 

 

 

“Gloria Germani rilegge il mito della modernità incrociando la critica all'antropocentrismo della scienza e della filosofia occidentale con le visioni ecocentriche delle saggezze orientali, in particolare del buddismo e dell'induismo (da lei lungamente frequentate). Il libro inscrive a pieno titolo il progetto di Gandhi nel paradigma della decrescita”
Serge Latouche 

 

 

La crisi ecologica e la pandemia sono la cartina di tornasole della civiltà industriale moderna, che si è imposta come superiore, come portatrice di vera scienza. E se alla base della modernità vi fosse uno sbaglio conoscitivo? 


Attraverso un dialogo serrato con i risultati della fisica quantistica, l’entanglement, ma soprattutto con il pensiero induista, buddista e le tradizioni indigene, viene messo a fuoco l’abbaglio della scienza e delle sue sorelle: tecnologia e multinazionali. Fondate sull’antropocentrismo e sull’astrazione razionale dello schema cartesiano–newtoniano, riposano sulla falsa separazione tra mente e materia, tra ego e mondo. Dall’illuminismo in poi, diamo per indiscutibile la separazione tra l’io e ciò che è fuori dall’io, è ciò che è fuori va conosciuto e modificato per il nostro utile. Ma la fisica ci sta insegnando che non esiste dualità tra chi conosce e ciò che è conosciuto (come gli orientali sapevano da alcuni millenni) che la scienza riduzionista non è il sapere superiore e perfino il tempo unidirezionale sparisce.   

  

Verità della Decrescita vuole mostrare che le crisi che oggi ci attanagliano – dalla “dittatura dell’economia” alla globalizzazione - sono solo l’effetto delle idee ottocentesche - e screditate - di materia, tempo progressivo, crescita. Gettando luce sul processo di colonizzazione (tanto storico che mediatico) il libro apre una nuova strada verso il pensiero del Non dualismo, fatta di economia locale, relazioni affettive, visione sistemica, il biologico della mente. 

 

GLORIA GERMANI 

Ecofilosofa con un background in filosofia occidentale e orientale (ha studiato all’Università di Firenze, di Pisa e alla New York University), ha viaggiato molto in Asia e lavora da trent’anni nell’ambito dei media. È la maggior esperta del pensiero di Tiziano Terzani, che ha anche firmato la Prefazione del suo libro Madre Teresa e Gandhi (2016). Le sue opere sono dedicate alla critica della visione moderna per chiarire un argomento tabù: la colonizzazione dell’immaginario che sta alla base del cosiddetto “sviluppo”. Ha curato, per la collana diretta da Latouche I Precursori della decrescita, il volume Terzani. Verso la rivoluzione della coscienza (2014). 

 

https://www.ibs.it/verita-della-decrescita-via-dalla-libro-gloria-germani/e/9788832902587

 

 

Ufficio Stampa Castelvecchi Editore

via Isonzo 34 - 00198 Roma - Tel. 06 8412007

giovedì 22 aprile 2021

Proposta di legge sulle comunità intenzionali, ecovillaggi e cohousing



Una raccolta firme per sostenere la presentazione della proposta di legge che riconosce personalità giuridica a Comunità intenzionali, ecovillaggi e cohousing.

L’obiettivo è impegnativo: entro autunno 2021 raccogliere almeno 100mila firme da consegnare ai deputati che seguono l’iter burocratico in Parlamento.

Le adesioni saranno consegnate direttamente ai parlamentari in una sede istituzionale, a sottolineare come tanti cittadini italiani ritengano importante dare dignità giuridica ai gruppi che scelgono queste organizzazioni di vita.


Comunità intenzionali, ecovillaggi e cohousing sono ancora più importanti e utili in questo periodo storico, nel quale socialità e solidarietà possono fare la differenza per molti cittadini, assicurando a tutti una migliore qualità della vita.

“È iniziata la raccolta firme per la Legge sul riconoscimento giuridico delle comunità intenzionali.

La legge è stata depositata in commissione Affari Costituzionali alla Camera.

Ora abbiamo bisogno del tuo supporto per tenere alta l’attenzione della politica e dare rappresentanza alle tante persone che in Italia già vivono e abitano in maniera collaborativa e a tutti coloro che, in futuro, vorranno farlo in modo semplice”.



Firma subito! ➡️ https://buonacausa.org/cause/comunitaintenzionali

Di questa iniziativa sono promotori Conacreis aps, Rive (Rete italiana villaggi ecologici), Rete italiana Cohousing e Rete Europea Salus.

"L'astronave degli Dei" di Renata Rusca Zargar - Recensione



“La Terra si era allontanata solo di poco, quando avevano sentito uno scoppio, un fragore orrendo che aveva scosso persino l'astronave. 

Quel loro Pianeta che girava da tempo immemorabile intorno al Sole era scoppiato come un'enorme bomba. Fuoco, magma e ammassi di materia disintegrata avevano immediatamente iniziato a precipitare verso un enorme Buco Nero. 

Tutto era finito in pochi minuti inghiottito là dentro e nessuno ne avrebbe mai più saputo niente.” 

Un virus misterioso che si propaga con un puzzo sgradevole ha sterminato la popolazione del Pianeta. 

Gli Umani hanno distrutto animali, piante, hanno inquinato e corrotto ogni cosa per avidità. Così, la Terra scoppierà e sarà inghiottita dal Buco Nero. Solo un piccolo numero di persone meritevoli verrà salvato e condotto dagli Dei Mahākāla e Vetali su un altro Pianeta grigio e fangoso.


Mahākāla


Vetali


mercoledì 21 aprile 2021

"Vivere, parlare, pensare, senza dire Io”

 

Il 23 aprile è la giornata mondiale del libro... festeggiamola leggendo:  "Vivere, parlare, pensare, senza dire Io” 


È fresco di stampa il nuovo saggio di Lorenzo Merlo, giornalista e fotografo, da sempre molto attento alle tematiche ambientali e umanistiche. Il suo “Vivere, parlare, pensare, senza dire Io” esce per la collana saggistica di Primiceri Editore e affronta il tema della riscoperta della autentica natura dell’uomo e del liberarsi da orgoglio e dal culto dell’Io.

Per affrontare una tematica così rilevante, oggetto di riflessione di numerosi filosofi nella storia, Merlo si avvale della collaborazione di tre pensatori umanistici di diversa estrazione culturale: Palo D’Arpini, Marco Baston e Paolo Lissoni.

L’orgoglio, o importanza personale, nonostante siano valori nella nostra egocentrica cultura, sono una delle origini di sofferenze e malattie. Esse sottintendono un’identificazione di noi stessi con il ruolo che stiamo sostenendo momento per momento. Emanciparsi dal loro dominio, ovvero dal culto dell’io, tende a liberare la nostra autentica natura e creatività, a fare di noi persone compiute. Tutti possiamo evolvere, ovvero trovare la nostra via al nostro centro, indipendentemente da quanto penalizzante sia il punto di partenza della risalita verso noi stessi.

Il libro si compone di due interviste e una postfazione. Tre espressioni, dicevamo, del pensiero di altrettanti ricercatori umanistici, rispettivamente: induista-taoista-orientale per Paolo D’Arpini; mesoamericana-tolteca-castanedica per Marco Baston; scientifico-cristica per Paolo Lissoni. Al di là di ognuna, liberandosi dalle differenze formali, rilevandone il valore simbolico, si coglie tanto la comune esigenza di fondo che sospinge la loro ricerca, quanto il fine dedicato al recupero e alla valorizzazione delle doti estetiche, dei sensi tralasciate, quando non denigrate, dalla cultura razionalista, materialista, positivista. La particolare Introduzione (in tre parti) è dedicata ad orientare la lettura con una doppia mira: una, senza alcun intento proselitico, è rivolta agli scettici, coloro i quali, oltre la dimensione della cosiddetta oggettività dei fatti e della materia, vedono solo ciarlatani. Nonostante le apparenze, l’esperienza non è trasmissibile, dunque ognuno dovrà compiere da sé la propria via; il secondo intento è quello di narrare in cosa consista l’incarnazione e perciò la ricreazione di quanto emerge dalle Interviste e dalla Postfazione. Di andare oltre lo sterile mito del semplice Capire, dimensione intellettuale frivola, volatile e sopravvalutata.

Senza dire io è anche un crogiuolo nel quale sono stati mescolati elementi provenienti da differenti stirpi evolutive. Vi si può riconoscere come differenti Tradizioni sapienziali d’Oriente e d’Occidente – quasi avessero operato insieme in una squadra mondiale composta da tutte le generazioni – abbiano le doti per proporre agli uomini e alla storia una via di salute e bellezza.

Marta Ferrari


Fonte: https://leggeretutti.eu/vivere-parlare-pensare-senza-dire-io/

martedì 20 aprile 2021

22 aprile, Giornata della Terra - Incontri nel pensiero su due temi "Vegetarismo per salvare il pianeta" e "Alberi e foreste al bivio"



Il 22 Aprile 2021 ricorre la celebrazione della Giornata della Terra. Questa iniziativa è nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra.

Anche noi della Rete Bioregionale Italiana abbiamo utilizzato questa ricorrenza come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili. In particolare  in questa occasione vogliamo  occuparci del problema della cattiva alimentazione e della carenza alimentare in molti parti del mondo, con nuove punte di sofferenza e malattia. Scarsi o devastati raccolti, aumento dei prezzi di alimenti primari, sistemi agricoli insostenibili sono tra i fattori che rendono la classe popolare vulnerabile ed a rischio di sopravvivenza.

Non è assolutamente accettabile che, persino in una drammatica situazione che vede morire di stenti almeno sei milioni di bambini all’anno, grosse quantità di cibo disponibile vengono usate per allevare milioni di animali da macello.

In nome dell’intelligenza e della giustizia umana non è più pensabile che dai 7 ai 16 kg. di soya o altri legumi, che oltre 15.500 litri di acqua pulita, e circa 323 mq. di pascolo vengano utilizzati per la semplice produzione di un kilo di carne (sì avete letto bene 1 kg. di carne) che verrà consumato da chi ha i mezzi per concederselo. Mentre le stesse sostanze potrebbero alleggerire notevolmente la fame di chi è nel bisogno.

Malauguratamente, anche se diversi esperti considerano che il sistema corrente di super produzione alimentare sia una minaccia all’ambiente alcuni di questi “esperti” consigliano alternative persino più rischiose -come gli OGM- che promettono di creare ulteriori danni al già devastato ambiente, senza sapere come andrà a finire…

Gli affamati del mondo, molti milioni di vegetariani e la gente che ha preso coscienza di questo stato di cose e cerca un’armonia con la natura, hanno diritto di chiedere ed aspettarsi dai governanti e dai detentori del potere economico e scientifico soluzioni ecologiche, intelligenti e ragionevoli.

Per queste ragioni, noi chiediamo al governo di interessarsi maggiormente alla “soluzione” vegetariana, studiandone i suoi diversi aspetti: sociali, anatomici, ecologici. economici, salutistici, etc. In vista di ottenere risultati atti a combattere la fame nel mondo e riportare l’uomo in buona salute psicofisica. Aspetto questo particolarmente importante viste le contingenze in cui ci troviamo…

Paolo D’Arpini


Rete Bioregionale Italiana

P.S. – Purtroppo vista la situazione di “blocco”, causata dal contagio Covid-19, non possiamo programmare, come avremmo voluto, un pubblico incontro, ci limitiamo pertanto a sensibilizzare i lettori attraverso questa lettera aperta  (P.D’A.)




Evento in sintonia: 




Il 22 aprile è la Giornata della Terra e proprio in tale data, grazie all’impegno di associazioni nazionali ed estere, è stato organizzato un convegno dal suggestivo titolo: “Boschi e foreste al bivio: biomasse per pochi o benefici per tutti?con relatori di altissimo profilo.

Spero possa interessarvi perché non solo il nostro patrimonio boschivo è a rischio, ma anche nelle nostre città gli alberi sono oggetto di un “accanimento” selvaggio e vorremmo si capisse  cosa c’è dietro questo “accanimento selvaggio”.


Per collegarsi: https://zoom.us/j/99766860067?pwd=VS9ZalNuNmpQYnBlVVhFbDhBSUZGUT09


Patrizia Gentilini

Vice Presidente G.U.F.I. e Comitato Scientifico ISDE Italia



P.S. Il convegno sarà registrato e metterò a disposizione il link a chi me ne farà richiesta:  patrizia.gentilini@villapacinotti.it




domenica 18 aprile 2021

Se la scienza aiuta la vita... Il caso di ERIM e della free energy di Pierluigi Ighina

 


È una riproduzione del dispositivo più famoso fra quelli inventati da Pierluigi Ighina da Imola (23 giugno 1908-2004). Emettitore Ritmico Impulsivo Magnetico, questo il significato della sigla che identifica uno strumento veramente particolare, pensato dal genio che fu già allievo di Guglielmo Marconi. Secondo le teorie di Ighina tutta la creazione è il frutto dello scambio tra l’ energia positiva del sole e quella negativa della terra, questa interazione trasmessa in forma spiraleggiante sarebbe quindi la causa unica della formazione di tutta la materia. 

Con la costruzione e divulgazione di ERIM, lo scienziato avrebbe inteso fare un dono all’umanità. Infatti la fabbricazione di questo dispositivo free energy è relativamente semplice ed egli pensava di fornire alla gente uno strumento per rivitalizzare lo scambio cellulare in tutti gli esseri viventi, ed essere quindi in buona salute. 

Notare che casualmente il Professor Ighina visse sino a 96 anni. Ecco elencate in breve le caratteristiche di ERIM cosi’ come le descriveva. ERIM: le sue proprietà sono dovute alla sua caratteristica forma. Le tre spirali gialle rivolte verso l’alto,concentrano l’energia solare. 

Le tre spirali azzurre  e la base concentrano l’energia terrestre (attenzione parliamo di energia o meglio di bioenergia o prana) convogliando queste due energie, più esattamente una sola energia solare positiva riflessa dalla terra in negativo, sulle spirali verdi si forma un’onda ritmo magnetica sole-terra. 

Entro questo ritmo si sviluppano tutti i ritmi di tutto l’esistente sulla terra animato o inanimato. Perciò la funzione di ERIM è quella di normalizzare o meglio bilanciare tutte le cellule nel suo raggio d’azione. La posizione ideale di ERIM è la stanza da letto dove si trascorre buona parte della giornata. Va posizionato in un posto qualunque, non proprio vicino al muro, ad una distanza di 10-20 cm. ERIM bonifica o bilancia la stanza e quando ci siamo noi farà altrettanto.

L'inventore Pier Luigi Ighina


Notizie divulgate da Ferdinando Renzetti 


sabato 17 aprile 2021

12 e 13 giugno 2021. Decennale del Referendum sull'acqua pubblica - Appello del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua



Il 12 e 13 giugno ricorre il decennale del referendum sull’acqua pubblica.

Il 12 giugno 2021 pomeriggio ci sarà una manifestazione nazionale in presenza, a Roma.

Domenica 13 giugno incontro online internazionale con Barcellona, Parigi e Berlino. 

A Milano si sta pensando di organizzare un incontro con spettacolo e interventi,  venerdì pomeriggio 11 giugno, possibilmente in piazza Cairoli.

Occorre rilanciare il tema dell’acqua perché ci sono spinte alla privatizzazione del servizio idrico. Inoltre in questo periodo, per la prima volta nella storia, l’acqua è stata quotata in borsa, come una merce.

Stiamo preparando una mozione da presentare in consiglio comunale in cui si parlerà di: rispetto referendum Acqua  - unificazione MM, CAP  - dichiarazione “acqua bene comune” dell’Europa  - e Quotazione in borsa.

Vorremmo che questa mozione fosse firmata da molte associazioni, comitati  e gruppi.

Vorremmo che la vostra associazione, gruppo, partecipasse all’evento del venerdì pomeriggio 11 giugno a Milano e  firmasse anche la mozione che stiamo preparando da presentare in consiglio comunale.


Per il Comitato Milanese Acquapubblica

Amalia Navoni  -  Tel 02.38002691 - amalia.navoni@fastwebnet.it





 Bozza dell’appello nazionale  del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua


2011-2021. Dieci anni dal referendum su acqua e nucleare:

quella vittoria brucia ancora


10 anni fa una coalizione ampia e determinata ha sancito una vittoria storica nel nostro Paese: con 27 milioni di sì ai referendum su acqua, servizi pubblici e nucleare abbiamo costretto ad un passo indietro chi per decenni ha imposto privatizzazioni e estrattivismo.

10 anni dopo, in piena pandemia, quella vittoria basata sulla difesa dei beni comuni e sull’affermazione dei diritti di tutt@ sui profitti di pochi, ha un significato ancora più attuale.

Non un anniversario da celebrare, ma da far vivere attraverso migliaia di voci e di corpi per guardare avanti, forti dei mille colori che hanno reso possibile quella vittoria, compreso il rosso della nostra passione e rabbia per i tentativi di cancellarla.

Il 2021 si configura come un anno di svolta per l’acqua.

Da dicembre scorso questo bene, come una qualsiasi altra merce, è quotato in Borsa. Si tratta di un passaggio epocale, paradigmatico e costituisce una minaccia reale per tutta l’umanità e per la prosecuzione della vita stessa sulla Terra. Inoltre, la cosiddetta “riforma” del settore idrico contenuta nel Recovery Plan così come aggiornato dal governo Draghi punta ad un sostanziale obbligo alla privatizzazione, in particolare nel Mezzogiorno.

D’altronde Draghi non ha mai dissimulato la volontà di calpestare l’esito referendario visto che solo un mese e mezzo dopo firmò insieme al Presidente della Banca Centrale Europea Trichet, la lettera all’allora Presidente del Consiglio Berlusconi in cui indicava come necessarie privatizzazioni su larga scala.

L’attuale versione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza risulta in “perfetta” continuità con queste indicazioni e rimane, dunque, una risposta del tutto errata alla crisi sindemica, riproponendo le stesse ricette che hanno contribuito a crearla.

La crisi ecosistemica, climatica, economica, sociale e l’emergenza sanitaria impongono una radicale inversione di rotta che metta al centro la tuteladei beni comuni, dell'acqua e dell'ambiente e che garantisca a tutte e tutti i diritti fondamentali.

Oggi più di ieri è importante riaffermare il valore paradigmatico dell'acqua come bene comune e come argine alla messa sul mercato dei nostri territori e delle nostre vite. Oggi più che mai la straordinaria partecipazione a quella campagna referendaria è l’atto di accusa della deriva antidemocratica che il Paese sta attraversando.

Proponiamo a tutte e tutti di avviare un confronto per organizzare insieme una grande mobilitazione in occasione del decennale del referendum su acqua e nucleare, per ribadire insieme che i beni comuni sono un valore fondante delle comunità e della società senza i quali ogni legame sociale diviene contratto privatistico e la solitudine competitiva l’unico orizzonte individuale. Per rilanciare con forza e rimettere al centro del dibattito pubblico i temi paradigmatici e fortemente attuali emersi da quel percorso che negli anni successivi diverse esperienze hanno saputo coltivare e arricchire.

Per questo vi invitiamo a partecipare…


Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua