venerdì 11 luglio 2025

Principio di Precauzione. Il Glifosate? Peggio di Satana…


Fiorella Belpoggi ricercatrice del centro Ramazzini ha dimostrato inequivocabilmente che il Glifosato fa male alla salute ambientale ed umana. Dopo anni di ricerche puntuali, cosa ci dice? Il glifosate è peggio di Satana!

Questa molecola sintetica indistruttibile sta distruggendo il pianeta e la salute ed, oltretutto, può essere sostituito tranquillamente dai mezzi meccanici e eventuali disseccanti naturali (Ac. acetico, pelargonico e sale sui piazzali). Mezzi tecnici che vengono finanziati dai pagamenti agroclimatico-ambientali europei stabiliti ad hoc per i maggiori costi e mancati ricavi, ai fini dell'enorme beneficio conseguente in termini di salute e ambiente. Mentre tali fondi vengono troppo spesso erogati a chi il Glifosate lo usa prima di seminare, cose da pazzi che avvengono in Puglia, Basilicata e altre regioni italiane.  Sovvenzionando di fatto il Glifosato e non l'alternativa agroecologica al prodotto cancerogeno, come stabiliscono le norme UE.

Mi chiedo, una molecola via di mezzo tra zucchero-aminoacido come può non essere stata "progettata" per lo sterminio Umano e ambientale? Per fortuna le forze dell'ordine mondiali hanno stabilito il Delitto Doloso della Bayer Monsanto… con sentenze dei tribunali USA, ineccepibili, che sanciscono la Verità giuridica. E risarciscono, almeno, i parenti delle vittime e le vittime stesse, se ancora in vita…

Principio di Precauzione

Questa porcheria chimica doveva essere vietata sulla base della legge europea basata sul  "principio di Precauzione Costituzionale" già dalle prime ricerche di Hardell negli anni '90, le quali ne provavano le correlazioni con il Linfoma non Hodgkin. Mentre invece siamo ancora li a cercare le prove di quale meccanismo viene alterato e quale patologia si innesca negli organismi umani ed animali. Mentre la schifezza chimica inutile e tossica viene prorogata al commercio e uso prima per 5 e poi altri 10 anni in un suicidio collettivo mentalmente manipolato. Non si ragiona così!  Il prodotto è pericoloso… nel momento in cui abbiamo pubblicazioni scientifiche che ne attestano il pericolo reale ed attuale e lo classificano come "cancerogeno probabile" (IARC - Lione).

Ciò è stabilito da decenni.

E nulla può interessare al diritto il fatto che l'Efsa non sia sicuro che il prodotto faccia male, sulla base di altre ricerche per lo più fornite dalle stesse multinazionali che producono il Glifosato.
"E proprio in presenza di pareri scientifici diversi che si applica il principio di Precauzione, non certo quando tutti gli scienziati sono d'accordo, che faccia male o meno un determinato prodotto chimico"…  Sono le parole del Prof. Cesare Mirabelli, Presidente Emerito della Corte Costituzionale al convegno scientifico "Agroecologia, strumento del Nuovo Umanesimo" - Roma, San Lorenzo al Verano 30-10-1996 (sul sito www.agernova.it i video delle relazioni).

Pertanto, il Glifosato dev'essere vietato alla produzione e all'uso immediatamente! Perché sappiamo che fa male… anche se ancora non abbiamo scoperto "come faccia male" in tutti i dettagli.

Non possiamo continuare ad aspettare il Caos biologico,innescato da centinaia di pesticidi, prima usati per decenni e poi vietati in quanto pericolosi per la salute. E trovare sempre "Nuove patologie" "Artificiali" causate da molecole che null'hanno a che fare con la Natura, prima di Agire coi necessari divieti delle molecole sintetiche in agricoltura. Una volta accertati scientificamente i pericoli. 

Pericoli che per legge devono essere prevenuti attraverso ricerche preliminari alla produzione e messa i commercio dei prodotti chimici. E non dopo che il danno è stato fatto, come avvenuto negli ultimi 70 anni di mortalità da pesticidi...

E soprattutto, in presenza di programmi agro-ambientali europei che finanziano tutti i mancati ricavi e maggiori costi a chi pratica tecniche agroecologiche… spendendo miliardi di €. Purtroppo distratti nell'esatto contrario, per finanziare l'Agricoltura "conservativa"… a base di Glifosato. Uno scandalo infinito… che va avanti da trent'anni e più… Dopo il referendum sui pesticidi del 1990 che con il 93,7% dei voti ha stabilito che nel cibo non devono esserci residui chimici pericolosi per la salute.

E' troppo tardi… per non fare nulla!

Prof. Giuseppe Altieri - Agroecologo



giovedì 10 luglio 2025

Eutanasia nucleare. L'Italia ha scelto...

 


In questo momento storico, il ritorno al nucleare viene promosso dal governo Meloni come inevitabile, efficiente e moderno: il “Nucleare di nuova generazione” (in particolare gli Small Modular Reactors SMR) una tecnologia che sarà pronta tra il 2035 e il 2045, con investimenti di miliardi, costi incerti, tempi lunghissimi, insomma incapace di contribuire nel cruciale periodo della crisi geopolitica.

Di contro,  ogni reattore è un potenziale bersaglio in un mondo dove i conflitti ibridi, i droni kamikaze ei cyberattacchi sono ormai strumenti ordinari di pressione geopolitica, con rischio potenziale di contaminazione radioattiva permanente dell'aria, del suolo, dell'acqua. Anche i reattori più “avanzati” non eliminano il problema delle scorie radiotossiche per decine di migliaia di anni: ancor più voluminose e più reattive sul piano chimico e fisico, con implicazioni serie per lo stoccaggio e il confinamento.

Infine, si instaura anche una dipendenza geopolitica nessun Paese europeo è autosufficiente nell'estrazione o nella lavorazione dell'uranio. Inoltre, i Paesi fornitori, come Russia, Kazakistan, Niger, Algeria, non offrono garanzie di stabilità. Spostano semplicemente la dipendenza dal gas a un'altra fonte instabile… e la chiamano “indipendenza”.

Rete Ambientalista



La partita dei PFAS...

 

martedì 8 luglio 2025

Bioregionalismo e spiritualità della natura...


La spiritualità solitamente è considerata un attributo umano, giacché riteniamo che solo l'uomo sia in grado di sperimentare coscienza di sé ed intelligenza discriminativa e razionale. Questa capacità possiamo anche definirla "spirito". Siccome però non esiste, su questa terra e nell'universo, cosa che possa dirsi separata, in quanto il tutto contribuisce a manifestare il "tutto",  e la vita stessa è inscindibile nelle sue varie manifestazioni (avendo radici comuni in tutte le sue forme, di qualsiasi genere e natura), si può intuire che la caratteristica della "coscienza-intelligenza" sia presente in ogni elemento vivo, che dimostra nascita crescita e morte, sia pur in diversi gradienti.

Facciamo l'esempio dello sviluppo in "intelligenza e coscienza" da parte dell'uomo. Cominciando dalla sua formazione nell'unione di spermatozoo ed ovulo, passando per la fase embrionale, alla formazione completa degli organi, alla fuoriuscita dal grembo, all'inizio della sua capacità di apprendimento e discernimento... Il passaggio attraverso questi diversi momenti evolutivi  -pur apparentemente differenti in qualità- rappresentano comunque una crescita del medesimo soggetto.

Se ciò avviene nell'uomo perché non ipotizzare che possa avvenire in ogni altra forma vitale, pur in una scala differenziata e limitata alle caratteristiche proprie  di ogni altro essere vivente? Dal punto di vista poetico ed emozionale, perché non considerare  anche la vita di un albero come espressione spirituale della natura? Cosa c'è di male?... Innegabilmente l'albero è vivo e si esprime attraverso le sue funzioni biologiche e manifesta desideri e repulsioni, come noi umani, sia pur in misure diverse....

Se accettiamo questa premessa come un presupposto di condivisione della stessa qualità di "coscienza ed intelligenza", ecco che improvvisamente possiamo riconoscere in tutto ciò che esiste la qualità "spirituale"... Dalla sua potenzialità nella materia cosiddetta inerte alla manifestazione graduale in piante, animali ed umani.  

Noi riconosciamo lo "spirito" in quanto capacità della vita di esprimere se stessa in forme energetiche sottili... e qui possiamo fermarci...


Paolo D'Arpini - Rete Bioregionale Italiana




Il cammino della Rete Italiana Villaggi Ecologici...

 


L’evidente diversità delle persone sedute in cerchio e la loro capacità di dialogare è stato ciò che mi ha fatto innamorare della RIVE, fin dal primo punto all’ordine del giorno della mia prima assemblea a Torri Superiore nel gennaio 2010.

Da allora sono passati 15 anni e tante, tante assemblee. 


Il desiderio di una collettività inclusiva e le diversità interne sono rimaste nel tempo un tratto caratteristico dell’associazione. Puoi trovare chi è idealista a fianco della persona spiritual-olistica, da chi è spiccatamente frick o appartenente alla rainbow family a chi viene dalla città e ha una formazione di manager d’azienda, a persone intellettuali come anche “praticone”,  d’inclinazione artistica o logico-informatica.


Questa umanità variegata che affluisce nell’alveo della RIVE, ha sempre nutrito il Senso del mio adoperarmi nell’associazione perché rappresenta il riflesso del tipo di società che desidero. A fianco a questo, ogni tanto la tendenza al “volemose bene” ha creato dei cortocircuiti, mettendo a disagio alcune persone e generato il rischio di omologazione.

 

È stato grazie all’attenzione acuta di Rosalinda Quintieri, “Ros”, che arrivava da anni di ricerca ed insegnamento all’estero su temi EDI e “capitalismo interiore”, e ai dialoghi con lei, che ho iniziato a notare alcune dinamiche relazionali e comunicative potenzialmente escludenti. Certa delle buone intenzioni di chi ha attraversato la collettività RIVE negli anni, come della mia, ho sentito il bisogno di fare qualcosa di concreto ed ho accolto con entusiasmo la proposta di Ros, Silvia Stradi (la comune di Alvador), Veronica Magli (casa Crisalide) e Cristina Evangelisti (Torri Superiore) di fondare un gruppo di lavoro che si occupasse dei temi EDI - Equità Diversità e Inclusione.

 

Così nel 2024 è nata RIVEEDI, una “gruppa” basata sui principi della Giustizia Sociale, inclusi nel manifesto RIVE (2010), che propone sessioni di approfondimento al raduno e negli incontri stagionali. Abbiamo lavorato su stereotipi, pregiudizi e discriminazioni e abbiamo visto - analizzando con strumenti adeguati come la ruota dell’identità sociale - come le oppressioni si fondano sul binarismo “giusto” o "sbagliato" rispetto alla nostra ed altrui identità. Quindi, se avere un atteggiamento a cuore aperto verso le altre persone è un’attitudine che segna un buon punto di partenza per costruire ponti tra le diversità, non possiamo ignorare i privilegi del nostro ruolo sociale, del potere che esercitiamo (o no), delle credenze personali che affermano “come dovrebbero essere le cose”, o ancora peggio, come dovrebbero essere le persone che fonderanno una nuova società.

 

Attenzione!

Perchè ogni volta che sminuisco, svaluto, o semplicemente ignoro, le caratteristiche fisiche e identitarie, le scelte o le diverse modalità di espressione di chi è a fianco a me, sto riproducendo il sistema di monocultura ed oppressione da cui diciamo di volerci emancipare. Nei tempi che corrono, e corrono in fretta, l’invito di RIVEEDI è soffermarsi a guardare insieme le nostre micro abitudini relazionali per individuare cosa e quanto diamo per scontato e come, invece, per essere più congruenti al nostro sogno di futuro comunitario ed ecologico, è necessaria una presa di respons-abilità pratica e quotidiana, interrogandosi sulle dinamiche identitarie che intercorrono nelle relazioni comunitarie, al fine di praticare il mondo che desideriamo.

 

Chi parteciperà al prossimo Raduno RIVE a Vidracco (IV), presso la federazione di comunità di Damanhur - dal 24 al 27 luglio 2025 - potrà venire a parlare di questi temi direttamente al presidio di RIVEEDI e rivolgersi a noi in caso sorgesse un disagio durante il raduno rispetto ai temi che ci competono. Un segno concreto di una RIVE che, nonostante i suoi 26 raduni estivi, continua a mettersi in discussione e a considerare la diversità un elemento di stimolo ed ispirazione per il cambiamento.

 

Francesca Guidotti e “gruppa” RIVEEDI


Info: newsletter@ecovillaggi.it

lunedì 7 luglio 2025

Serve un Magistrato Nazionale delle Acque Potabili... - La proposta del Circolo Vegetariano VV.TT.

 


Lo sfruttamento massiccio di tutte le risorse naturali, nell’interesse dominante delle società finanziarie internazionali che sovrintendono lo sfruttamento a tappeto delle acque minerali, non può essere accettato dal Governo e dal Parlamento italiano. 

Certo lo sostiene il piccolo Circolo vegetariano VV.TT., praticamente ‘un puntino’ sulla carta politica e geografica d'Italia – ma dopo aver affrontato questi temi con cognizione, sentiti esperti, eseguiti studi e ricerche, fra tante difficoltà immaginabili... 

Paolo D'Arpini sostiene che ''è giunto il momento di istituire il 'Magistrato delle Acque potabili' (esistono gli storici Magistrati alle Acque che dovrebbero essere re-istituiti per prevenire le alluvioni) mentre quelli delle acque potabili dovrebbero verificare le nuove concessioni per lo sfruttamento delle acque potabili e far rispettare dei limiti, onde impedire la realizzazione di un progetto che avanza a passi giganteschi in Italia e in Europa: la commercializzazione di tutte le acque minerali e, in generale sorgive, con il rischio che anche le aree che hanno acqua potabile direttamente dai rubinetti delle abitazioni ricevano in futuro soltanto acqua riciclata, imbevibile e già, in talune zone europee, inservibile persino per il bucato a mano''. 

(Notizia di archivio, ADN Kronos 1999, ancora buona...)




Articolo collegato sulla "memoria dell'acqua". 

Masaru Emoto nasceva a Yokohama, in Giappone, il 22 luglio 1943 (ed ha lasciato il corpo il 17 ottobre 2014). Studioso e ricercatore giapponese, che ha dedicato la sua vita a studiare le correlazioni esistenti fra la parola, il pensiero e l’Acqua. L’elemento Acqua, nella scienza archetipale cinese e giapponese, è rappresentativo della saggezza.. poiché l’acqua è in grado di trasmettere i messaggi. Se passa in mezzo ai fiori profuma, è pura ed è fragrante, al contrario se scende in una cloaca è putrida e puzza come gli elementi che vi si sciolgono. Insomma l’Acqua è messaggera per antonomasia… E non sarà un caso che proprio questo uomo dell’estremo oriente, sicuramente imbevuto della cultura cinese, Masaru Emoto, abbia riscoperto (anche dal punto di vista scientifico) il valore ed il significato dell’elemento Acqua... - 




domenica 6 luglio 2025

Estate 2025. Iniziative e mobilitazioni per fermare la Terza Guerra mondiale!


Luglio/agosto 2025: per un'estate nonviolenta... 

Il Coordinamento Nazionale No Nato invita a partecipare alle iniziative estive  di lotta contro l’occupazione militare Usa-Nato del Paese, contro la guerra e il riarmo e in solidarietà con il popolo palestinese che si terranno nel corso dell'estate. Ne riportiamo un elenco, non esaustivo, ma che dimostra che la lotta per liberare il Paese dai guerrafondai non va in ferie, che la lotta per fermare la Terza guerra mondiale non va in vacanza!

Diamo forza e sostegno a tutte le iniziative in programma, con spirito unitario, per alimentare la costruzione di un più ampio fronte di lotta contro la guerra.

Pisa, 9-13 luglio c/o Circolo Arci di Putignano, festa di OttolinaTVil CNNN sarà presente con proprio materiale informativo e interventi all’interno delle assemblee e dibattiti.

Pisa, 13 luglio h 18 mobilitazione all’ingresso della Base di Camp Darby , Via Vecchia Livornese 788: chiudiamo le basi Usa, via i miliari statunitensi dal nostro paese!

Lunedì 14 luglio ore 20.30 - Riunione Plenaria in videoconferenza del Coordinamento Nazionale No Nato (seguirà comunicazione).

Brindisi, 19 luglio, ore 18.00: CONTRO LA GUERRA, IL RIARMO, L'ECONOMIA FOSSILE corteo regionale promosso da Assemblea di Melendugno contro il raddoppio di TAP e le regalie alle Amministrazioni - Campagna nazionale “PER il Clima, FUORI dal fossile” - Comitato contro il genocidio del Popolo Palestinese, contro il riarmo, per la pace di Brindisi - Rete dei Comitati per la Pace di Puglia.

Nuoro, 25-26-27 luglio Campeggio A Foras, c/o centro giovanile “San Giovanni” sul monte Ortobene. Incontri e dibattiti su guerra, sanità, territorio, repressione, scuole.

Venaus, Val Susa, 27 luglio ore 12.30GUERRA ALLA GUERRA: assemblea nazionale – Festival Alta Felicità – Venaus:"appello a partecipare a tutti e tutte coloro che sentono la necessità di sviluppare un percorso largo e partecipato contro la guerra, contro il riarmo dell’Europa e il genocidio in Palestina. A tutt coloro che già si mobilitano in tal senso e vogliono condividere i loro percorsi, a tutt coloro che vogliono mettersi in dialogo e che vogliono convergere per curvare un destino che sembra ineluttabile".

Pisa, dal 30 luglio al 3 agosto, Festa nazionale di Riscossa Popolare, Circolo Arci di Putignano. Il 2 agosto, all’interno della festa, si terràil tavolo tematico dal titolo “Fuori l’Italia dalla Nato e dalla Terza Guerra Mondiale!” specifico sulla promozione a livello nazionale del movimento contro la terza guerra mondiale e contro il riarmo, per renderlodi massa, deciso e decisivo per fermare la Terza guerra mondiale.

Niscemi, 2 agostocontrada Ulmo, contro Muos e guerra, fino alla liberazione della Terra. Corteo per tornare davanti alla base di morte per ricordare che non vogliamo essere complici con guerre e genocidi e che le basi yankee non sono benvenute.

Coordinamento Nazionale No Nato


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