lunedì 31 maggio 2021

"La civiltà infelice. Ascoltare il cuore e tornare alla Natura" di Santommario


Fatalità il 29 maggio 2021, ad uno spettacolino di burattini organizzato da Auser Treia per la promozione della lettura,  il poeta Felice Colaci mi ha fatto dono di un libro speciale, scritto da Santommario ed edito da Giuseppe Zambon: "La civiltà infelice".   Conosco sia l'autore del libro che l'editore come persone fortemente impegnate nella causa bioregionale e dell'ecologia sociale. Una coincidenza "strana"  ricevere  questo libro proprio durante una recita di burattini in cui si narra la storia della ricerca di un tesoro. Ed il vero tesoro è "Ascoltare il cuore e tornare alla Natura" come è detto nel sottotitolo del libro. Ho accettato il dono come un  buon presagio ed una "esortazione ad aprire gli occhi" sulla triste realtà di questa società consumista ed inquinatrice  che non tiene più conto del cuore e della Natura.  (P. D'A.)



Cosa sarà che ci fa volere di tutto, anche se è di niente che abbiamo bisogno? Perché non troviamo pace? Finché inseguiremo il progresso, non la troveremo di certo. L'incontentabilità è segno di infelicità! Mentre ci seduce con promesse a cui sembra illogico dire di no, il progresso insidia i nostri bisogni più intimi e inestinguibili, quelli biologici. È un attacco sleale alla felicità. Dal punto di vista di Madre Natura, il progresso è un capriccio inspiegabile: una creatura disdegna la vita per la quale è predispota? Un pesce non può vivere fuor d’acqua. Contrastando la nostra natura ci indigniamo nella devianza, ci abrutiamo e smarriamo la sintonia col cosmo. Le altre civiltà hanno avvertito la blasfemia del progresso e si sono fermate. Solo noi continuiamo a cavalcarlo con cieca voluttà; e non paghi, dato che progresso vuol dire anzitutto armi progredite, costringiamo le altre civiltà alla nostra stessa infelicità o a scomparire...


Commento: "Finalmente un libro lucido, chiaro, che arriva diritto al punto, anzi ai punti. Tocca tutti i temi a me cari: descolarizzazione, nascita rispettosa, economia dell'autosufficienza, la felicità... Un libro per chi non riesce più a sentirsi felice in una società vorticosa e superficiale. Un inno alla semplicità. Grazie Santommario, come sempre le tue parole sono capaci di una de-strutturazione che offre speranza..."



Nota della Casa Editrice Zambon: 

La nostra casa editrice rifiuta di seguire le mode del revisionismo e del negazionismo nel campo della saggistica e della ricerca storica, ed anzi le combatte. Nell'orizzonte più vasto della sua produzione letteraria respinge la filosofia dei nuovi manager dell'editoria, basata esclusivamente sulla legge del massimo profitto e sulla concezione del libro come merce effimera, alla stregua di un giornale, da consumarsi rapidamente nelle librerie-supermercati. Rifiutiamo la logica perversa dettata dalle cosiddette «ricerche di mercato», secondo la quale dovremmo adeguare le nostre scelte editoriali al grado di intossicazione ideologica ed al livello di sub-cultura, attribuiti al fantomatico «lettore medio», livello di cui sono invece esclusivamente responsabili le grandi concentrazioni mediatico-finanziarie che hanno coscientemente perseguito, nel corso degli anni, l'obiettivo della sistematica disinformazione e dell'altrettanto sistematico indottrinamento reazionario dei propri lettori. 

Giuseppe Zambon La Casa Editrice



https://zambon.net/shop/it/shop/287/santommario-la-civilta-infelice-ascoltare-il-cuore-e-tornare-alla-natura


domenica 30 maggio 2021

3V: "Riprendiamoci la vita, riprendiamoci la libertà, difendiamo l’umanità..."



Ciao Paolo ciao a tutti eccoci a relazionare sulla manifestazione del 29 maggio 2021, organizzata  a Sesto Fiorentino dal Movimento 3V,  alla quale hanno partecipato rappresentanti di diverse categorie, ristoratori,  medici, due candidati a sindaco, Luca Bandini per il movimento 3V a sesto fiorentino e Ugo Rossi sempre per il movimento 3V a Trieste. C'era anche un perito informatico e un giornalista. Sono intervenuti anche altri relatori del movimento 3V. Sono stati invitati anche i fondatori e rappresentanti del gruppo degli Irriducibili (dove Leonardo ha preso la parola trattando sul tema dell'obbligo vaccinale per i sanitari), iniziando in questo modo la collaborazione col movimento 3V; questo particolare l'ho messo in fondo perché ha una particolare importanza che cercherò più  avanti di spiegare. 

I due candidati sindaco hanno cercato di evidenziare come la politica, il governo non pensi affatto ai bisogni della popolazione ma piuttosto agli interessi di banche ed industriali, dei vari tagli alla sanità che i diversi governi hanno fatto, di come venga da questi soggetti ignorata la qualità di vita e di alcune proposte, da parte dei candidati a sindaco del movimento 3V, che verrebbero fatte in modo da migliorare sia la vita dei cittadini che l'aspetto economico delle amministrazioni comunali: per capirci da dove e da come di investe dipende lo sviluppo economico di una comunità... ma non c'è solo l'aspetto economico anche l'aspetto educativo è un investimento che ha costi molto ridotti e rende profitti impagabili sia dal punto di vista economico che da quello del benessere collettivo e personale... sai quando uno è  soddisfatto di ciò che fa e di cosa è parte...

Perché è  così importante fare manifestazioni per cercare di contrastare l'avanzata delle imposizioni? Leonardo, uno degli  irriducibili, in qualche modo ha cercato di spiegarlo, la sua esperienza di volontario in Africa lo ha portato a farsi 4 vaccinazioni, la voglia di fare del bene ai bambini Africani gli ha fatto fare questa scelta, ma nessuno lo ha costretto, questo punto è  fondamentale per tutti noi e la legge, la costituzione italiana, ce lo consente: la responsabilità della salute è personale. Invece questi signori del governo, senza che nessuno li abbia eletti, si permettono di calpestare la nostra costituzione imponendo di fatto una dittatura sanitaria per una pandemia che, è lontana dal numero di morti che in passato influenze come la spagnola, hanno causato. Bontà loro se qualcuno muore o resta invalido la responsabilità è di chi si è fatto il vaccino. Noi non ci stiamo rendendo conto del vero problema che c'è dietro, parliamo di dittatura... "tu fai quello che ti dico e stai zitto". Fanno leggi per imporci la dittatura siamo arrivati a questi livelli e noi accettiamo tutto ciò... 

Ecco l'importanza del fare queste manifestazioni ed ecco anche l'importanza della collaborazione tra Irriducibili e Movimento 3V.  Dobbiamo unirci per contrastare questa brutta aria, "un'ariaccia" . I nostri padri e i nostri nonni hanno lottato duramente per conquistare certi diritti, che oggi sono scritti nella costituzione Italiana, se noi non li difendiamo ci verranno tolti, la storia lo insegna. 

Dopo di lui ha preso la parola Paolo Usocchi un perito elettronico che cerca di far capire come il 5 G sia dannoso sia per le persone che per l'ambiente... Sappiamo che esiste l'inquinamento elettromagnetico, l'emissione di tali onde elettromagnetiche va ad interferire con le frequenze biologiche del nostro organismo, se si pensa anche solo al semplice fatto che il nostro corpo per mantenere un certo equilibrio ha bisogno di rispettare parametri vitali come temperatura, pressione arteriosa ecc. come anche un determinato equilibrio psichico, e che questo equilibrio è dato appunto da queste frequenze, quando siamo immersi dentro queste radiazioni elettromagnetiche che non sono naturali, il nostro campo energetico ne risente. Ciò spiega anche il considerevole aumento dei casi di tumore di pari passo con l'aumento dell'inquinamento elettromagnetico come anche alcune forme d'ansia. Qui non si parla di abolire lo sviluppo tecnologico e le telecomunicazioni piuttosto di rispettare i parametri ragionevoli che tengano conto dell'essere umano e dell'ambiente. 

Ribadisco l'importanza dell'unità tra persone che come noi perseguono lo stesso scopo. Ho partecipato a questa manifestazione sia come attivista del movimento 3V che come aderente alla rete bioregionale italiana, condividiamo gli stessi scopi e sollecito i bioregionalisti, gli ecologisti tutti ad attivarsi per dare forza a questo movimento, il 3V,  che è  l'unico in questo momento a battersi per i nostri diritti e ideali.

Mi dispiace di non essere restato fino all'ultimo  alla manifestazione avrei voluto relare anche per chi ha parlato dopo, ringrazio Luca Tomberli Tommaso Agostini e tutti gli organizzatori della manifestazione di Sesto Fiorentino, sperando e lottando di riuscire ad ottenere libertà, giustizia e pace.

Giuseppe Finamore 






sabato 29 maggio 2021

Bioregionalismo urbano, alberi e salute...

 


È previsto che nel futuro circa i 2/3 della popolazione si concentrerà nelle città. I centri urbani sono dunque i luoghi di eccellenza dove attivare azioni di contrasto all’inquinamento. Il 70% di CO2 prodotto dal pianeta deriva dall’ambiente urbano. In questo senso le città sono il soggetto protagonista della lotta ai cambiamenti climatici. Il verde, le piante hanno una grande funzione filtrante e tale funzione è tanto maggiore, quanto più vicine si trovano alle fonti emissive. La piantumazione diventa allora non solo elemento di arredo urbano, ma anche e soprattutto un mezzo “compensativo” per garantire la salubrità delle città.

Progettazione e programmazione del verde urbano come strumento per favorire la transizione ecologica delle nostre città, combattere l’inquinamento e migliorare la qualità della vita.

L’implementazione di misure di pianificazione urbana intelligenti, più verdi ed inclusive insieme ad interventi di strutture finanziarie sono gli elementi ed i principi di una efficace politica urbana resiliente ed a lungo termine. È necessario comprendere che gli spazi verdi non devono essere visti come un mero miglioramento ambientale in termini di temperatura e qualità dell’aria, ma anche in termini di legami sociali, in grado di fornire momenti, spazi, opportunità per l’incontro, per la socialità. Elemento, quest’ultimo che alla luce degli avvenimenti pandemici dell’ultimo anno è venuto a mancare e tutt’ora manca.

La presenza di parchi verdi all’interno dei quartieri è stata associata ad una maggiore felicità dei residenti. Inoltre la presenza di specchi d’acqua e, dunque, quote di terreno impermeabilizzate e non coperte da pavimentazione, sono state associate ad un maggior benessere espresso dagli abitanti.

Le città intelligenti “smart cities” non dovranno più essere progettate secondo parametri di “vanità” urbana, ma dovranno concentrarsi sul mettere in primo piano i bisogni delle persone. Progettare e realizzare dunque delle città che siano delle persone, per le persone, progettate dalle persone, che sono soggetti attivi in una progettazione partecipata, magari guidata, ma che deve essere comunque condivisa con i cittadini. Esiste infatti una sottile differenza, fra il cittadino-abitante, che è colui che la vive, e chi ne usufruisce, i “city-users”, abitante è solo colui che oltre ad usarla, ci abita stabilmente. Da questa distinzione l’importanza di costruire, realizzare e pianificare città per i cittadini dove essi possano camminare, parlare, connettersi, dove è possibile trovare un trasporto funzionale che consenta di accedere al più ampio bacino di opportunità e risorse che i centri urbani sono in grado di offrire.

Obiettivi per la città del futuro

  • Migliorare salute e benessere;
  • Aumentare lo stoccaggio di CO2;
  • Preservare la biodiversità;
  • Ridurre l’inquinamento;
  • Mitigare l’isola di calore;
  • Gestione delle precipitazioni.


Salute Globale

Con la definizione di “One Health” (salute globale o salute planetaria) si riconosce che la salute degli esseri umani è legata alla salute degli animali e dell’ambiente.

La privazione microbica determina uno squilibrio in tutto il nostro microbioma causando disturbi alla risposta immunitaria e rendendo l’uomo più sensibile ed esposto al rischio di malattie infiammatorie.

Introducendo il concetto di salute globale o planetaria, perché se l’ambiente è in salute, gli animali sono in salute e di conseguenza anche noi umani lo siamo, tutto il microbioma è positivo, migliorando salute e benessere. Pertanto la visione per il futuro è quella di creare infrastrutture verdi ispirate al microbioma (Microbiome-Inspired Green Infrastructure - MIGI)  e spazi verdi multisensoriali o spazi verdi biodiversi (Benefits of urban green space - BUGS) multiculturalmente inclusivi ed anche adatti alla produzione di cibo.

Il verde dunque non deve essere solo quantità ma anche qualità, non deve essere esclusivo, privato, omogeneo ma occorrerà passare dalla “bassa qualità” ad un verde di alta qualità  che sia facilmente accessibile e dunque fruibile da tutti.

L’ “arbonomia urbana” indica infatti come il verde urbano può stimolare tutta una serie di aspetti positivi come migliorare la qualità dell’aria, la salute mentale, ridurre lo stress e permettendo così una diminuzione dei costi sanitari.

In questo senso anche il nostro Paese necessita di progetti che consentano di realizzare un verde non esclusivo ma inclusivo sull’esempio dei super-block di Barcellona dove in piccole unità territoriali è stato potenziato il trasporto pubblico, la circolazione dolce o a piedi, come anche il progetto Forestami di Milano, quello di Torino Stratosferica  od il Prato Urban Jungle con l’applicazione della regola 3 – 30 – 300 di Cecil Konijnendijk van den Bosch che sta a significare almeno 3 alberi visibili da ogni abitazione, 30% di copertura arborea su scala cittadina e 300 metri dallo spazio più vicino.

La città deve essere e diventare abbastanza verde e soprattutto per evitare l’emarginazione e l’espulsione dei ceti più deboli (gentrificazione) dalle zone che sono state riqualificate/rigenerate.

Occorre introdurre nelle urbanizzazioni future gli indici UFG (Urban Greening Factor) in grado di valutare e calcolare quantità e qualità del “verde urbano” che un progetto fornisce per informare i decisori sui livelli appropriati di verde da prevedere e dotare nei nuovi sviluppi urbanistici.

Piantare alberi è importante ma è necessario progettare, gestire e sistematizzare gli interventi d’investimento.

  • COME – attraverso piantagioni massali concentrate che hanno lo scopo di conservare la purezza genetica varietale e di migliorarne lo stato sanitario, realizzare piantagioni diffuse in grado di creare corridoi ecologici;
  • DOVE – In parchi urbani, in parchi periurbani, in alberate stradali;
  • COSA – specie autoctone o esotiche, preferire la varietà, la biodiversità, tenere conto delle specie che producono pollini allergenici;
  • PERCHÈ - avere chiari i motivi per piantare un albero (es. mitigazione del clima, abbattimento inquinanti, nascondere visuali);
  • CHI – far eseguire gli interventi da persone qualificate sotto la guida di tecnici.

Dalla vanità urbana, dall’incuria urbana se non sono predisposti strumenti finanziari per la gestione e la programmazione del verde non ci possono essere i benefici da questo attesi. La progettazione ed il finanziamento del verde devono prevedere anche risorse per la manutenzione predittiva e/o gestione successiva.

L’integrazione della natura nelle città come strumento di prevenzione sanitaria, che parte dalle istanze della “Carta di Toronto” OMS del 2010. In questo senso la progettazione e la gestione delle aree verdi urbane si deve basare su indicatori specifici ed il monitoraggio effettuato con risorse derivanti dalla prevenzione sanitaria. Declinare il verde urbano come strumento per presidiare e mantenere la salute umana in uno stato ottimale, come accennato, significa superare il tema del “decoro urbano” e superare anche il concetto di resilienza urbana, attribuendo al verde urbano il ruolo di prevenzione sanitaria e dunque dedicato alla salute umana. In questa visione si auspica ed è anche ragionevole immaginare che in futuro possa esserci una collaborazione tra Aziende sanitarie del territorio e Verde pubblico per la condivisione di strategie di reputazione ambientale.

Il presente articolo prende spunto dal seminario “La salute degli alberi, la salute dagli alberi” promosso da ANCI Toscana.




martedì 25 maggio 2021

Condivisione di risorse e collaborazioni per una comunità bioregionale



In questi tempi particolari che stiamo vivendo si ravviva l'esigenza di "fare comunità". Molte persone hanno tempo a disposizione, risorse e professionalità da offrire in modalità che chi ha una spiccata capacità creativa è in grado di supporre in linee di massima.

Perchè la nostra Società considera vecchi e non più produttivi coloro che hanno superato i 40 anni?
Perchè i giovani con talenti e capacità nonchè anni di studio alle spalle e sacrifici personali/ familiari, devono necessariamente espatriare per trovare soddisfazione umana e professionale?
Perchè le persone singole ma anche in famiglie emotivamente assenti, devono affrontare da soli oneri a volte pesantissimi che vanno a discapito della loro salute?

Come si suol dire "le vie del Signore sono infinite" ma tocca ad ognuno di noi risvegliarci, rieducarci ad una coscienza volta verso l'autentica condivisione, attivando le giuste sincronicità sul piano dell'azione, quando necessario.

Credo da sempre nella capacità e predisposizione dell'individuo di tirare fuori la parte migliore di Sè, quando si aprono le giuste opportunità/sincronicità e quindi si opera su un ambiente predisposto.

Il presente messaggio ha lo scopo di rappresentare proprio una di queste opportunità. Osservo da tempo l'andamento e lo sviluppo di quanto sta accadendo nella nostra società, sia a livello globale che strettamente individuale.

Mi distacco da un giudizio esplicito nè desidero alimentare ideologie che tendono solo a separarci in fazioni. Si crede o meno ad una o più idee ma siamo comunque sulla stessa barca e il benessere di uno può agire sul benessere di molti. In natura e nella nostra biologia, vediamo questo sistema funzionare perfettamente, secondo uno schema ben preciso, oserei dire, geometrico.

Rispetto le opinioni di tutti e ho imparato che l'osservazione neutrale e l'attenzione, rappresentino i presupposti essenziali per poter agire di conseguenza, adattandosi ad un’onda in costante movimento. Occorre imparare a cavalcare quest'onda anzichè farci sommergere. C'è chi lo fa da tempo... ed è un Maestro in questo.

Tutto è movimento...cambiamento, crescita e come disse Gandhi con la celebre frase: "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.", a questo mi attengo, nel mio piccolo e umile agire quotidiano.
Il mio cognome ne è la rappresentanza identificativa.

Ho fatto scelte che definisco coraggiose, affiancate da un pizzico di genuina irresponsabilità che mi hanno aiutata a conoscermi meglio e a scoprire i miei limiti. Il cammino continua senza sosta e mantenere il focus su quello che per me conta da sempre, soprattutto adesso, è essenziale oltre che determinante.

Mi impegno nel mio microcosmo per essere una custode della natura, per riciclare, trasformare, creare e dare nuove forme; incentivare lo scambio, la riparazione e il restauro, qualora possibile.

Da sempre, ho un approccio ora definito "permaculturale". Amo la natura, la rispetto e mi aziono per preservarla con i mezzi a mia disposizione. Preparo oleoliti, unguenti e macerati idroalcolici con erbe raccolte in particolari configurazioni astrali/astronomiche che sento in risonanza; faccio il sapone naturali e raccolgo piante commestibili che ho imparato a riconoscere; mi ingegno nel trovare soluzioni innovative seminando nuovi propositi in coloro che incontro lungo il cammino e ricevendo nuovi stimoli nello stesso tempo. Non commercio niente e cerco di mantenere con il denaro un rapporto di rispetto, in quanto energia di scambio esattamente come ne esistono altre.

In quanto Counselor nella Relazione di aiuto, ho studiato Naturopatia e discipline olistiche come lo yoga semplicemente per un mio percorso di crescita personale, accompagnando adulti e bambini ad accogliere nuove prospettive attraverso riflessioni e percorsi motivazionali sia ponendo attenzione sui talenti che ognuno di noi può risvegliare alla coscienza sia utilizzando un approccio dolce ma nello stesso tempo audace.
Mi rendo disponibile ad aiuti anche in faccende più pratiche e manuali quando richieste e accompagno anziani in passeggiate in sicurezza o per svolgere servizi utili/necessari che non riescono a fare da soli. Sostengo i bambini con i compiti scolastici, allo stesso tempo assistendoli nello sviluppo dell'autostima e fiducia in se stessi, grazie ad un approccio pedagogico di orientamento misto (Montessori, Steiner, Neill) ma di ispirazione libera e intuitiva che utilizzo come linea guida. Ho ospitato, nei weekend, persone che avevano bisogno di risintonizzarsi con la natura scambiando anche in denaro semplicemente perchè lo avevano ed erano felici di offrire questo.

Ecco: operare (in entrambe le direzioni coinvolte) con grazia facilità e gioia rappresenta la legge suprema che coordina questo percorso di mio interesse. Se manca uno di questi ingredienti non funziona e si genera uno scontento o debito energetico... secondo la mia umile esperienza.

Sicuramente tantissimi di voi potrebbero trovare utile quanto ho da offrire e vi garantisco che anche tu come ognuno di noi ti stupirai di quanto altrettanto puoi offrire e scambiare. Energia per energia, dare e ricevere col cuore, anche in denaro. Questo è il percorso autentico che ho intrapreso e che intendo continuare a mantenere in quanto, per me, l'unico che nutre nel profondo.

Molti di voi affermeranno che le bollette vanno pagate col denaro così come le tasse e molto altro. Effettivamente è così! Viviamo in una società che è strutturata in questo modo ma possiamo far emergere anche una differenza o, passatemi il termine, riprogrammare o creare una ulteriore "App-licazione" da far girare nel Sistema! Quanto hanno faticato i predecessori, detentori di idee creative per far attecchire il NUOVO? Oggi abbiamo più istruzione e una più veloce connessione grazie alla tecnologia. Anche questo scritto  ne è un esempio!

Grazie a ognuno di noi può girare, girare e girare ma solo se ciò fa stare bene! Solo così l'energia che ho generato per elaborarla viene accolta, integrata e condivisa nel rispetto di ognuno. Non c'è spreco in Natura e questo è ciò che molti chiamano flusso!

Parlo di me per iniziare (perchè c'è sempre un centro) ma ognuno di noi ha la sua storia!

Quanti, fra di noi, possiedono materiali, risorse, tempo che possono essere di sostegno ad altri? Vi posso garantire che è ciò che ho sperimentato nel mio vissuto fino ad oggi e che con attenzione mirata mi ha spinto ad andare verso la direzione che sto descrivendo oggi.

Personalmente ho animali (un cane e due gatti) che amo, da accudire, a volte con fatica per far quadrare i conti. Ho un figlio adolescente che ha delle necessità materiali. Ho, come tutti coloro che non utilizzano ancora free energy, bollette da pagare e così via!

Se usciamo dalle logiche del mero consumismo e dello sterile e prevalente scambio in denaro, sono fiduciosa che riusciamo a sintonizzarci verso ciò che ci rende esseri umani felici e profondamente nutriti. Ribadisco che considero il denaro come un utilissima risorsa e mezzo di scambio da utilizzare quando non c'è altro con cui scambiare un bene/servizio ricevuto che prevede un accordo al di là del dono; ci sono però tanti altri mezzi quanti ne può concepire una mente aperta e creativa.

Apriamo le nuove frontiere!

Quanti di noi hanno merce in surplus di qualsiasi genere (abiti, alimenti, oggettistica, attrezzi...) che tengono in garage a raccogliere polvere mentre desidererebbero alleggerirsi e, così facendo, rendere felici qualcun altro. Magari le stesse persone hanno una esigenza che accolta in quel momento può cambiare la loro vita e quella dei loro cari. Non hai tempo neanche per inserire un annuncio online e non usi i canali social per farlo? Magari qualcuno può farlo per te e tu sarai talmente grato e felice per questo che sarai predisposto a restituire a quella persona qualcosa in cambio della vibrante energia spesa. A volte lo scambio non avviene in modo simultaneo e a volte non avviene affatto, generando stasi energetica o conflitto emozionale.

Quanta ansia produce una azione da svolgere da soli quando non abbiamo i soliti circuiti di riferimento (famiglia, amici..) a cui rivolgerci? Ho conosciuto persone che hanno fatto scadere buoni spesa e buoni sconto ricevuti da terzi, senza pensare che scambiandoli con un servizio a loro più utile non solo sarebbero stati alleggeriti di un peso, ma avrebbero reso felice qualcun altro. Molti potrebbero essere titolari di una attività che necessiterebbe una tantum di risorse temporanee e a cui molte volte sono costretti a rinunciare per via dell'iter burocratico che tale opzione prevede. Attivare uno scambio che utilizza altre forme contrattuali, esiste al di là dei soliti patti di lavoro, comunque validi e necessari per la procedura standard. 

Molti conosceranno il circuito WWOOF italiano ed internazionale. Mi sto documentando su varie tipologie similari e c'è addirittura un modello di contratto di collaborazione gratuita che stabilisce un patto per lo scambio di beni e servizi a garanzia e tutela di entrambe le parti. Se qualcuno conosce altri modalità, normative o circuiti di riferimento può integrare le informazioni su questo argomento.

Tutto questo non è Utopia ma realtà vissuta da me ed altri, a volte con fatica perchè l'energia staziona e non fluisce. Lo scopo è creare una rete capillare che renda efficace questo meccanismo.

Personalmente ho donato tantissimo di ciò che non utilizzavo più. Altre volte mi sono sentita costretta dalle circostanze (tempi stretti, mancanza di spazio o altro) generando in me sensi di colpa e afflizione per come avevo gestito la situazione.

Paura e ansia sono i mostri del nostro tempo; la vera Pandemia!

Quanta gioia ho provato quando ho ricevuto aiuto inaspettato e disinteressato e tuttora avviene! Mi sono accorta che la gioia genera in me un calore tale da voler a mia volta contraccambiare e ho capito che essa stessa è ENERGIA! Molte volte mi è capitato di dare a qualcuno e ricevere da un altra persona attraverso una rete magnifica e inimmaginabile.
Proprio recentemente è accaduto di nuovo!

Come senti/sentiamo questo percorso? Personalmente ne ho fatto un modus vivendi ma possiamo strutturarlo meglio con un coordinamento di base al quale tutti possono partecipare in modo interattivo.

Ho già offerto servizi in questa modalità e ultimamente ho osato proporlo anche alla Grande Distribuzione Organizzata ma ritengo occorrano "tempi tecnici", in questi ambienti, per elaborare ed accogliere idee innovative. Mantengo viva la fiducia!

Occorre ricordare che noi, Popolo, rappresentiamo l'utenza maggioritaria e che possiamo direzionare il cambiamento e il conseguente andamento dei mercati. Basta osservare i prodotti offerti oggi nei supermercati, rispetto ad anni fà, che offrono l' indice di una maggiore attenzione verso il cibo bio, vegan e soprattutto di produzione italiana o a km0. La globalizzazione può essere ricalibrata ma occorre mantenere un focus ben direzionato.

Attendo fiduciosa un cortese feedback da parte di coloro che hanno sentito risonanza con questa riflessione e da chi desidera co-creare qualcosa di più strutturato.

Possiamo farlo insieme!

Mi sono occupata, in passato, anche di consulenza nella progettazione e rendicontazione di progetti nei paesi in via di sviluppo e ho pubblicato gratuitamente su una rivista, articoli sul nuove visioni nel campo dell'educazione e della realizzazione di comunità autosostenibili. Insieme a persone con la stessa vision/mission aderiamo ad iniziative in linea con quanto sopra descritto e ci confrontiamo sui vari temi che ci coinvolgono da vicino dando ognuno il proprio contributo per effettuare la transizione nel migliore dei modi. In tanti possiamo veramente fare la differenza. Molti lo stanno già facendo! Dal cancro si può guarire se alimentiamo le cellule in modo sano, ricalibriamo le nostre emozioni e facciamo lavorare bene il nostro cuore.

Scrivimi o lascia semplicemente un tuo recapito per essere ricontattato/a perchè potrei scambiare anche con te un mio aiuto/servizio con ciò che tu hai da offrire e che può aiutare me. Possiamo concordare insieme questo percorso. Al momento sto anche cercando uno scooter anni 70/80 marciante... chissà... magari qualcuno lo possiede e non lo usa?

Grazie per aver letto fin qui. Un abbraccio,

Giovanna Cambi




lunedì 24 maggio 2021

Immagini (o immaginazioni) bioregionali...?



Immaginare: in me mago agere. Ora lascio agire il mago che c’è in me vivendo in armonia e consapevolezza: una guida per orientarmi nella vita quotidiana, un legame con l’universo, che mi ha dato degli occhiali magici che mi permettono di vedere il mondo in modo semplice e nuovo, pratico e profondo, la strada per scoprire chi sono e cosa voglio diventare o che sono diventato, la chiave della Libertà. 

Negli ultimi tempi sono uscito a comperare le sigarette e ho fatto dodici volte il giro del meridione in cerca di tradizione in formazione…

Quello che mi mette più angoscia in questa mia ricerca è la consapevolezza che millenni e millenni di patriarcato e maschilismo ci hanno lasciato la pesante eredita di guerre religiose, violenze e soprusi di ogni genere nei confronti di una umanità fragile e oppressa; un ambiente inquinato e terribilmente compromesso, città intere e l'architettura planetaria condizionata e costruita sul quadrato senso maschile del tempo, le nostre case piene di linee rette spigoli angoli invece della circolarità spaziale femminile infatti mi sento perfettamente a mio agio quando mi ritrovo a vivere nelle yurte, tende mongole circolari dove l energia fluisce e scorre senza distinzione. 

Quando esco di casa e salgo in auto mi sento in parte rinfrancato dalla circolarità del moto sulle ruote che scorrono sull'ergonomico asfalto, finalmente un po di circolarità anche se poi subito rinchiusa sui lunghi nastri d’asfalto chiusi e recintati delle autostrade inframezzati dalle semicircolari gallerie e dopo il consumo per attrito di gomme meccanica asfalto e gas di scarico finalmente arrivo in luoghi dove finalmente posso rilassarmi e respirare il profumo della natura dell'essere che mi circonda sottoforma di ulivi millenari, il frinire ossessivo delle cicale, il canto notturno dei grilli, il grufolare dei cinghiali, il colore della terra scura dal rossiccio al marrone profumata che si scioglie come cioccolata. 

Il sole che gioca a nascondersi nel cielo azzurro tra le nuvole e le fronde degli ulivi la luce tra gli alberi le foglie in attesa del tramonto sul fondale del mare inondato di rosso e arancio, le quinte delle montagne la in fondo magiche e arcane ed io la in attesa dell'ultimo raggio di sole che scompare dietro la linea dell'orizzonte per segnarne il punto nella mia mente, tra i ricordi e i grafici di quel momento in cui l'ultima cicala smette di frinire e il primo grillo inizia a cantare la terra finalmente respira, se ne sente il soffio, una nuvola di vapore leggera e densa. 

La luna spunta dal monte inseguita dagli astri notturni allineati e dalle stelle che fanno capolino tra lo scoppiettare del fuoco, le pizze che escono dal forno acceso tra i fumi le fiamme le scintille la cenere, le lucette dei cellulari e i nostri canti di gioia e ringraziamento. 

Grazie cielo, grazie sole, grazie luna. A presto

Ferdinando Renzetti



sabato 22 maggio 2021

Bioregionalismo e Biospiritualità per la nuova era ecozoica

 

Immagine di Franco Farina

Volendo abbracciare in un unico contesto il concetto di spirito e di vita, come presumibilmente avveniva durante il periodo gilanico, un tempo in cui c’era solidarietà, impegno civile, coscienza dell’ambiente, della fatica e dei pericoli ma allo stesso tempo spensieratezza, e desiderando riportare quella esperienza unitaria nella nostra vita quotidiana mi sono ritrovato a dover decidere quale parola potesse maggiormente indicare quel pensiero. 

Durante uno scambio epistolare con l’amico bioregionalista Stefano Panzarasa, matrista convinto, lui ha suggerito di usare il termine “religiosità della natura”, come proposto dal filosofo Thomas Berry.  La parola in se stessa è molto evocativa di un ri-congiungimento con l’anima naturale.
Allo stesso tempo il significato di religione (dal latino religio) è “ri-unire” ma non si può affermare che la vita abbia mai avuto separazioni in se stessa.. Se avesse subito una separazione non sarebbe più vita... Infatti nel periodo matristico anche la morte era considerata una fase nel processo vitale. Quindi parlare di religione della natura può essere fuorviante. Poiché in natura è già un tutto unito, un unicum. Preferirei magari usare la parola “biospiritualità”, neologismo antico e nuovo per descrivere ciò che è sempre stato e sempre sarà….

A volte, sembra che le parole nascono per creare discordia fra gli uomini… L’incomprensione sorta con la diversità dei linguaggi, volendo comprendere l’altro attraverso il linguaggio, è alla base delle antipatie che gli esseri umani percepiscono gli uni verso gli altri… Prova ne sia il negro che ci parla in bantu viene visto con sospetto e timore, mettete che lo stesso negro si mette a parlare in italiano, o addirittura nel nostro dialetto familiare, ecco che improvvisamente diviene uno di noi,  un fratello di colore diverso.

Questa verità l’ho potuta sperimentare svariate volte a Calcata dove la comunità etnica è molto variegata però siccome parlavamo tutti allo stesso modo, al massimo con un leggero accento straniero (tra l’altro ognuno di noi aveva un leggero accento d’origine essendo tutti forestieri), ecco che diventavamo  comunque tutti calcatesi,  indipendentemente se siculi, romani, veneti, europei est ovest, americani nord sud, africani, etc. etc.

Il linguaggio comune unisce  ed all’inizio tutti gli umani parlavano la stessa lingua, il “nostratico” viene chiamato in glottologia, poi da quella radice, nella diaspora umana planetaria, sono sorti rami e ramoscelli sempre più diversi.  La mitologia della torre di Babele è simbolica ma veritiera. Gli uomini appena salvatisi dal diluvio universale invece che andare a ri-abitare il pianeta, ridiventato fertile dopo il cataclisma, si concentrarono tutti in un luogo e cominciarono ad erigere un monumento di ringraziamento a Dio (forse però a quel tempo era la Dea), simbolicamente questa torre zigurratica saliva sempre più in altezza (per arrivare in cielo) ma l’uomo è fatto per la terra e così Dio (o la Dea) confuse i linguaggi.. e gli uomini che non potevano più comprendersi si allontanarono in gruppi omogenei alla conquista del mondo.. chi qua chi là, chi su e chi giù, finché tutto il pianeta fu abitato.

Certo questa è una favola ma fa pensare come la differenza delle lingue allontani l’uomo dall’uomo. Sarà per questo che in ogni epoca un potere emergente cerca di stabilirsi attraverso una lingua? Sicuramente è avvenuto così.. il sanscrito, il greco, il latino… ed ora l’inglese, come lingue veicolari temporali, ne sono riprova.

Ma aspetta aspetta, non intendevo fare un discorso semantico linguistico,  anzi, volevo parlare dell’unico elemento che è in grado di unire e di far riconoscere l’uomo in se stesso e agli altri come manifestazione della stessa matrice vitale. Questo elemento è la “coscienza-intelligenza”, che unisce tutti i viventi e -in latenza- anche il mondo inorganico.

Questa coscienza/intelligenza è stata definita da tempo immemorabile “spirito” (diverso da anima che sottintende una personalità individuale). Lo spirito tutti ci accomuna e la “spiritualità laica” è la comprensione sincretica che ognuno compartecipa allo spirito. Spirito e vita sono consequenziali ed inseparabili. Perciò lo spirito non può divenire mai appannaggio di alcuna religione, poiché le religioni sono create da e per le anime, per le persone che si considerano separate. Per tale ragione spesso definisco la vera spiritualità come “laica” (dall’antico significato del greco “laikos” al di fuori di ogni contesto sociale e religioso).


Questo termine, spiritualità laica, non piace a molti.. oppure alcuni cercano di spiegarla a modo loro, come una forma di credo para-religioso, si professano “spiritualisti laici” i massoni, i cristiani che conducono vita secolare, gli aderente alle nuove religioni new-age, etc. Mentre altri, completamente contrari al concetto di “spirito” negano che possa esistere una qualsiasi spiritualità in qualsivoglia forma.

Insomma, per fare chiarezza e definitivamente sancire l’indissolubilità tra spirito e materia, mi è venuto in mente di spiegare questa spiritualità laica come “biospiritualità”, in modo che così siano tutti felici e contenti, sapendo che vita e spirito sono la stessa cosa. E cosa si intende per biospiritualità? Vuol dire che il più alto ottenimento si ottiene qui ed ora, non in qualche altro luogo od in qualche altro tempo. Non siamo in in esso ogni momento dell’esistenza. La Realtà Suprema non è in un altrove ed a parte da questa esistenza. La Terra, l’Universo ne sono impregnati. 

Biospiritualità è l’espressione, l’odore sottile, il messaggio intrinseco, che traspira dalla materia tutta. 

Il sentimento di costante presenza indivisa.. la consapevolezza dell’inscindibilità della vita, riconoscibile in ogni sua forma e componente, partendo dal “soggetto” percepiente, questa è la pratica stabile dell’essere biospirituale. La conoscenza suprema significa sapere che tutto quel che “è” lo è in quanto tale. Perché l’esistente è uno, non può esserci “altro”…

Ed infatti l’ostacolo posto dalle religioni è proprio quello di immaginare uno stato “altro” da ottenere, superiore od inferiore che sia, diverso da quello presente. Ma allorché l’ignorante oscuramento viene rimosso dal cuore dell’uomo, improvvisamente ci troviamo a Casa. Possiamo definire questo stato “liberazione” dall’illusorio senso di separazione, poiché la biospiritualità non può ammettere separazione ma solo diversità nei modi espressivi e nelle forme esteriori.

Al momento opportuno ognuno di noi sentirà l’impulso a riconoscersi in quel che è ed è sempre stato.. e questo è lo scopo della biospiritualità. Ed è un modo per andare verso la nuova era ecozoica auspicata da Thomas Berry.

Paolo D'Arpini - 
Rete Bioregionale Italiana










venerdì 21 maggio 2021

Agricoltura Contadina - La camera dei deputati approva, ora la parola al Senato!



Antefatto: 
Il 17 gennaio 2009 fu avviata la “Campagna popolare per il riconoscimento dei contadini e per liberare il loro lavoro dalla burocrazia” (comunicato stampa 2009), tra i rappresentanti delle prime organizzazioni promotrici e contitolari dell’iniziativa:  Associazione Antica Terra Gentile (Lessinia),  Associazione nazionale Civiltà Contadina,  Associazione Consorzio della Quarantina (Liguria),  Rete Corrispondenze Informazioni Rurali,  Rete Bioregionale Italiana. 

Giovedì 20 05 2021 la Camera dei Deputati ha discusso e votato la proposta di legge “DISPOSIZIONI PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELLA AGRICOLTURA CONTADINA”.  La votazione ha avuto come risultato 360 voti favorevoli, 0 contrari, 18 astenuti dimostrando l’assoluta necessità condivisa da tutti i gruppi parlamentari di una legge fondamentale che riconosca l’agricoltura contadina.

Frutto di un’iniziativa nata 11 anni fa, la Campagna Popolare per l’Agricoltura Contadina ha visto la partecipazione di decine di associazioni le quali, ognuna con le proprie modalità, hanno dato un contributo che ha portato al risultato di oggi.

La dimensione collettiva ed orizzontale costituisce lo spirito originario della Campagna e ne guiderà l’azione in relazione alla prossima fase di discussione al Senato.
Ripartire dalla aree interne, marginali, dalle pratiche agroecologiche capaci di dare risposte in termini di cibo, cultura, socialità e salute anche nell'epoca di una pandemia che ha messo in ginocchio le catene del valore globali: questo è il senso di una legge che, se passasse senza stravolgimenti al Senato, sarebbe un effettivo passo verso la transizione ecologica di questo Paese.

Nell'ambito della Decade dell'Agricoltura Familiare della FAO, un segnale nella giusta direzione.

E' significativa l’unanime volontà nell’approvare e portare al Senato queste istanze.

Sebbene sentire parlare di Agricoltura Contadina alla Camera dei Deputati sia un evento unico, siamo consci che sia solo un primo passo verso l’obiettivo comune e invitiamo tutte le forze politiche alla rapida approvazione in Senato della legge e le forze sociali a sostenerne il valore collettivo.

Le realtà agricole contadine in Italia sono l’82% delle aziende agricole, danno lavoro a più del 41% degli occupati in agricoltura e realizzano 1/3 del valore della produzione totale agricola (circa 20 mld di euro).



Campagna Popolare per l'Agricoltura Contadina  info@agricolturacontadina.org



Articoli collegati:   
https://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/mondo_agricolo/2021/05/20/da-camera-ok-a-legge-su-agricoltura-contadina-va-al-senato_382af6c0-16e1-4997-b674-7a4079466965.html

https://www.viverealtrimenti.com/la-rete-bioregionale-italiana/

giovedì 20 maggio 2021

L'Orlando Furioso rivisitato (di getto) da Ferdinando Renzetti... ma cosa c'entra con il bioregionalismo? Centra, centra...

 


...da più di un anno sono preso da una strana fissazione: leggo l'Orlando Furioso e ora lo porto sempre con me e spesso leggo i brani a voce alta solitario sulla spiaggia e la mia mente viaggia sull'ippogrifo di Astolfo accompagnato dal corno magico Olifante... nel frattempo ho stilato questo furioso remix...  



oblio subitaneo nuotando nell’aria sotto la luna. orizzonte dell’anima sguardo profondo sorriso di donna getta lontano il nascosto pensiero del mondo. a volte siamo cechi sordi muti distratti pigri. a volte e’ importante scordarsi chi siamo, così possiamo guardiare le cose come se fosse la prima volta che le guardiamo allora scopriamo veramente quanto sono belle e preziose. sono appena atterrato con mia navicella, attendo indicazioni: sempre dritto, sotto un alto elemento foglioso che noi chiamiamo albero siediti e ascolta, ti indicherà la direzione! Om Shanti. crediamo perseveriamo e vinciamo con la forza del leone e la purezza dell’angelo. noi siamo quel che siamo su una terra che non ce’ rosso cuore per il viandante come  il fiore per l’amore noi siamo quel che siamo su una terra che non ce’ il cielo e’ blu i sogni sono blu noi siamo quel che siamo. scordarci chi siamo anche solo un attimo ci può dare un grande piacere come chiudere gli occhi e poi riaprirli e vedere quanto e’ bella la luce. credo che non vedrò mai una poesia bella come un fiore guardo un fiore, se continuo a guardarlo non nasce alcun pensiero, se guardando quel fiore dico questo fiore e’ bellissimo, ecco e’ nato un pensiero! esiste l’amore in se? e’ come chiedersi di fronte al fiore se esiste il profumo del fiore senza l’esistenza degli uomini, come potremmo solo averne l idea? amore quando io ti chiamo amore sei tu che chiamo o il mio amore? grazie sole grazie luna grazie stelle per i doni che ci date! soprattutto grazie luce, stockhausen, compositore tedesco nell’opera licht intuisce che la parola luce contiene tre significati metaforici diversi e complementari: l’intelligenza del cosmo la grazia divina i raggi del sole. tutto un universo musicale vive dentro questa cornice di luce. nel silenzio lascio risuonare le parole scritte pagine di mondi riflessi dentro vertigini sensoriali di un’anima vigile. il Principio Universale si veste da Matrice natura che ci accogli- conforti – nutri-riverbero dalle molteplici lingue – germogliofogliafiorefrutto e animali tutti 

per attutire questo dolore incarnato di frammento——————————graffio sonoro ti ho sentito debolmente una brezza nuvola di notte soffio leggero al soldo di un cavaliere siamo fatti della materia di cui siamo fatti sarò  breve… faccio il pane! ho poco da dire e poco da fare mi sento svuotato incapace di agire e fare qualsiasi altra cosa che non sia ascoltare anche se mettiamo sotto i piedi il lavoro del nostro calzolaio abbiamo le orecchie solo per sostenere le stanghette degli occhiali prendiamo a calci la cosa che più amiamo… il pallone! voglio rivelarvi un segreto, acqua in bocca, c’e’ chi coltiva arti e chi coltiva… orti! una volta entrai nello stato essenziale dell’essere… il chiaro di luna. tu sei…! una rivoluzione in un bacio. rapsodia in blu quando l’estate si fa bella tocco il cielo con le dita morbido e splendente. in questo caso non e’ solo questione di un dito che indica il vuoto senza sapere il perchè qui non ce’ neppure il dito… siamo quel che siamo, di più e di meno di quel che siamo e saremo sempre quello che siamo: uomini e donne. leggerezza leggerezza! certi giorni mi sento così leggero metto pietre in tasca per non volare via. una vecchia giacca grigia, usata, presa tempo fa, al mercato globale di martinafranca, pesantezza pesantezza! certi giorni mi sento  così pesante lego le cordicelle dei palloncini gonfiati di elio sulle spalline della giacca di martinafranca per tirarmi su e giro, un giorno leggero un giorno pesante, un giorno leggero un giorno pesante… corte dei miracoliset (quasi) acustico le nuvole yoga live l auto che passa fa bib bip il tram che fa din  din il treno che fa tut tut la nave che fa uao uao il ciuco raglia————————————————————– senti un po tu che mi guardi da lassù se ne sai di più fallo arrivar quaggiù ancor ti riprendi dallo sfinimento delle cose scritte il comprendimento seppure sai come ben pensi facci sapere il tuo godimento. uff…! quanti siamo! qui si inizia a stare stretti. lettera damore le tue parole  fanno innamorare spingono ad esplorare cio che di me voglio interloquare mi sento  libero  barbone squinternato incatenato. il mio giardino e’ molto bello e’ molto bello perche’ ci sono io punto, nel mio giardino ci sono fiori da odorare guardare sentire, nel  mio giardino ci  sono io, nel mio giardino ci sono ronzii api vespe farfalle bombi nel mio giardino ci sono io il mio giardino e’ sospeso nel vuoto su una grande valle verde e anche piena di case in fondo una grande città incastonata nello sguardo della grande montagna madre nel mio giardino ci sono io punto nero su un grande foglio bianco dove lo spazio e’ spazio il segno e’ segno il segno in spazio lo spazio in segno pietra nera lucida ovale nel mio giardino ci sono io mentre mi scaccolo il naso e faccio palline  di cerume nel mio giardino ci sono io danzo e ballo con il mio essere fiori di darmadar ambush e bismillah piante di muhamhadiyya devongue odori di asiastan blossom flussi di quarzazat didinò e tirib tarab nel mio giardino ci sono io; sono, sono qui, sono qui ora: sedimentazione addizione successione sui colori del vento Rotolando come una pietra per strade che sorridono soli nascenti timide lune tra le braccia di Morfeo che bello cuntar storie un po angelo un po sirena penso alla tua collana di perle rosse per immergermi ancora nella profondità del tuo sguardo mentre mi dedico al mio passatempo preferito passare il tempo volano bottiglie sulla spiaggia cosi mietiamo nuvole su strade che sorridono verso sud motori ruggenti nell infinito il nulla e l'azzurro per chi ha tempo cantiamo, cantiamo e viaggiamo terra pane e libertà tricchetracche e stoffe da vendere valige di ricordi in un intricato dedalo di viuzze piazze solari lunghe scalinate bianche masserie il mare la in fondo brilla come scaglie lucenti palpitante all'improvviso rivelarsi della luce. riprendo la mia via e ripenso rinfrancato ad un vecchio proverbio arabo che dice: l’uomo non ha possibilità contro la grandezza del tempo! solo in due casi riesce ad accoglierla. il primo quando vive con amore il secondo quando fa sua la pazienza. A proposito, la terra ora viaggia a 11 hertz e noi non siamo ancora capaci di rimanere in equilibrio, ecco perché la gente e’ sempre “più fuori”! Arriveremo a 12 e solo chi riesce ad essere “centrato” riuscirà  a rimanere stabile… Ho già scritto troppo. ho anche un circo delle pulci allevo acari giganti e li faccio saltare sugli ostacoli hop…hop…hop…hip…hop…hip…hop.. be bop a lula conto le pecore bee baa boo bii una nessuna cento… cinquanta la gallina canta e tu lasciala cantare finche la  barca va tu lasciala andare tipitipiti cosa  fai tipitipiti dove vai ho pure un sacco di nonsocchè…! come il vento con l’onda. buon viaggiare, in te… in me in noi in voi pure in essi ed anche in caffè punto G collage orfico pieno di sostituzioni manipolazioni citazioni false o meglio copie originali false senza rileggere il delirio omnicomprensivo che ho scritto. domani vedrò se in questo flusso incosciente di energia ce’ qualcosa di buono. mi sembrava che gli angeli avessero voluto quell’incontro e così lasciandomi trasportare dall’ispirazione ne e’ nato il terzo capitolo che ho chiamato lulù, assecondando  volere del cielo. nel tempo libero sua maestà incontra garibaldi: dolce! salato, maestà! dolce, garibaldi! salato, maestà! quando la discussione dura ormai da tempo la regina esclama: dolcesalato, maestà! e li mette d’accordo con una pizza… margherita. salato, garibaldi! dolce, maestà! salato, garibaldi! dolce…. zucchero latte fior di farina sono i biscotti della nonnina. p.s. i cioccolatini al caffè sono buonissimi. lascio decantare gli scritti come il buon vino. Leggo e poi ci rifletto, a volte non mi viene la risposta, cosi lascio correre… penso alla mia fragilità, mascherata nel desiderio di ballare, cantare e far sapere al mondo della voglia di vivere a contatto con la natura. Siamo tutti fragili, a volte ci sentiamo un po’ più fragili ancora e così nascono le nostre fantasie… e meno male che ci sono. l’armonia perduta preme dal profondo verso una nuova fioritura siamo tutti noi ubriachi di sole di dolcezza e di terra. sensorialità gusto appartenenza meditazione silenzio ascolto interiore e profondo. poeta dell’indistinto dell’abbondanza del di qua e del di la del sotto e del sopra ttutto, poeta dell’essere. come gocce d’acqua che cadono dalle foglie dopo la pioggia.. te lo leggo negli occhi in entrambi i casi essenza d’infinito nella spirale di energia dall’oggi al domani al dopo domai e cosi senza soldi in tasca verso casa tornò niente finisce… tutto ricomincia acqua acqua e i numeri siamo noi 380.000 anni dopo il big bang …si libera la luce sulla spiaggia ho incontrato una amica con cui avevo passeggiato il giorno prima, le ho detto: ho scritto una poesia per te! tu sei…! lei ha risposto: ora non posso! (ascoltarla) ed io: e’ già finita! ah ah ah ah…! cosi e’ nata: tu sei…! ora non posso! tu sei un mondo di effluvi impalpabile tu sei un profumo della memoria che evapora come la cipolla la siccità e la pioggia tu sei la luce chiara del mattino che entra dalla  finestra tu sei un odore lontano portato dal vento che afferra nello spazio le cose tu sei la striscia azzurra all orizzonte prospettiva di un estasi interiore tu sei…! curve ellittiche per funzioni modulari. la cura della terra a piedi nudi felice per quello che sei .le ntezza il futuro migliore e’ crearlo solo l inchiostro cavalca il mio spirito mi muovo lento e a fatica nel bosco di linguaggio con il falcetto raccolgo lettere e parole le ammucchio sui fogli bianchi di quaderno in lontananza intravedo cespuglio di frasi di un bel discorso d amor

Ferdinando Renzetti