Sotto è Kun (la Terra) e sopra Kien (il Cielo)
La sentenza.
Il Ristagno.
Mala gente non è propizia
Alla perseveranza del nobile.
Il grande se ne va,
il piccolo viene.
Commento. Cielo e Terra non comunicano più fra loro e tutte le cose ristagnano. Superiori ed inferiori non sono in relazione e sulla terra regnano scompiglio e disordine. All’interno vi è la forza scura, all’esterno quella chiara. All’interno vi è debolezza, all’esterno durezza. Gli ignobili sono all’interno ed i nobili all’esterno.
La via degli ignobili è in ascesa la via dei nobili in declino. Ma i nobili non si lasciano scuotere nei loro principi. Quando non hanno possibilità di influire nella società rimangono lo stesso fedeli alla loro natura e si ritirano in segretezza.
L’immagine.
Cielo e Terra non si uniscono:
l’immagine del ristagno.
Così il nobile si ritira nel suo valore interiore
Per non corrompersi nelle difficoltà.
Egli non si lascia onorare con appannaggi.
Commento. Il significato di non lasciarsi onorare con appannaggi è che il nobile rifiuta compensi materiali provenienti dal governo degli ignobili. Infatti quando nella vita pubblica regna diffidenza in seguito all’influsso esercitato dagli ignobili, ogni operare fecondo è impossibile, perché il fondamento è sbagliato. Perciò in simili casi il nobile non si lascia sedurre da lucrose offerte a prender parte alle attività pubbliche decise dagli ignobili, non dando così il suo assenso alle loro bassezze. Perciò il nobile nasconde i suoi pregi e si ritira in solitudine.
Commento alla terza linea: “Essi provano vergogna”. In seguito al comportamento del nobile che non avvalora le azioni degli ignobili, saliti al governo con artifizio, essi -senza apertamente mostrarlo- cominciano però a vergognarsi delle loro bassezze. Questo è l’inizio del cambiamento.
Paolo D'Arpini
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Poesia aggiunta:
Se talvolta ti ricordassi di me
Se talvolta ti ricordassi di me,
sapresti chi sono?
Brandelli di emozioni pensieri,
nell’eterno presente,
la coscienza appare inaspettata
e se ne va inaspettatamente.
Ma c’è “qualcuno” che osserva l’andirivieni.
Brandelli di emozioni pensieri,
appiccicati assieme fanno il puzzle dell’io,
disintegrati granelli di polvere
se l’io non c’è.
E’ questo il soggetto?
Io, come dove quando perché, chi…
(Paolo D’Arpini)
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