mercoledì 27 marzo 2013

Cambiamenti climatici innegabili ... Europa un inverno infinito... al sud caldo torrido



Se c'è ancora qualche saccente in malafede che dice che i cambiamenti climatici ed i fenomeni estremi meteo sono solo una fantasia di ambientalisti e catastrofisti visionari, si faccia avanti! Quello che è accaduto la settimana appena terminata ha dell'incredibile. 

Chi ha visto il film "the day after tomorrow" ricordera' la scena in cui iniziano a grandinare palle di ghiaccio grosse come meloni. Era pura fiction allora, oggi invece è realtà! Non è di tutti i giorni che una serie di violente tempeste di grandine procurassero morte e distruzione. 

Nella Cina meridionale e in particolare nelle province di Guangdong e di Hunan grandine grande come palle da biliardo hanno causato 20 vittime e ferito in modo più o meno grave 300 persone, oltre a ciò circa 2000 case sono crollate. Gli scienziati ritengono che nell'alta atmosfera sia in atto uno sconvolgimento termico estremo capace di produrre questi fenomeni catastrofici.

Anche in Europa c'è qualcosa che non va, a Londra da ottobre ad oggi 4 bufere di neve, venerdì e sabato scorsi, sempre in Inghilterra, migliaia di automobilisti bloccati sulle strade. C'è stato anche un morto assiderato. In Ucraina stato d'emergenza: la città di Kiev è sepolta da 60 cm di neve, mentre in Polonia le temperature sabato 23 facevano registrare i - 18°. In Lettonia la colonnina di mercurio è scesa sotto i 25° . In Russia le temperature in alcune zone sono arrivate a - 40°. Gelo e neve anche in Germania. 

Ma mentre nell'emisfero nord del pianeta si muore di freddo più a sud il caldo si presenta con punte record fuori stagione. 

Un caldo come non si era mai registrato a fine marzo si incontra nel Caucaso e nel nordest della Turchia. Caldo inusuale anche in Senegal, India e Thailandia. In India, sabato 23 marzo, si sono raggiunti i 41°C ad Anantapur e Rentachintala. Nel Bangladesh un improvviso e violento tornado ha raso al suolo villaggi e ucciso decine di persone. Allora chiediamo al saccente negatore del fenomeno del global change: tutto questo è regolare?

Filippo Mariani (AK)

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