giovedì 11 aprile 2013

Il polo nord è diventato navigabile per diversi mesi all'anno, in seguito al riscaldamento globale, non c'è quindi necessità di un altro canale interoceanico fra Nicaragua e Costa Rica



Il Polo Nord ormai è diventato navigabile per 4 mesi l'anno.  Tra giugno e settembre dello scorso anno decide di navi mercantili l'anno già attraversato. Questo che si sta verificando al Polo Nord è un evento di portata epocale di gran lungo più drammatico di altri fenomeni come gli uragani ed i terremoti. 

Il fatto dovrebbe far riflettere seriamente tutti i governi del pianeta. In Italia, a differenza delle altre nazioni che ne hanno dato il giusto risalto in prima pagina, la questione sembra essere di secondaria importanza. 

Invece questa realtà sta a dimostrare che sono in atto sconvolgimenti climatici estremi di cui dovremmo seriamente cominciare a preoccuparci. 

Tra l'altro preoccupa la decisione del governo del Nicaragua di avviare l'apertura di un secondo canale interoceanico tra il Pacifico e l'Atlantico. 

Un'avventura assurda e inutile,  un danno all'ambiente naturale inimmaginabile perché si distruggerebbe la vita del secondo lago d'acqua dolce più esteso dell'America Latina dopo il Titicaca e del grande fiume San Juan, nonché verrebbe rasa al suolo tutta la foresta pluviale posta tra la Costa Rica e il Nicaragua. Per tale operazione ci vorrebbero forse 20 o più anni.  Questo nuovo canale interoceanico, per motivi geologici, economici e ingegneristici, non potrà mai essere portato a termine. 

Nel frattempo però si saranno distrutti per sempre patrimoni naturalistici unici al mondo. Tra non molto sarà normale navigare liberamente sul Mare Artico per 7 o 8 mesi l'anno, in più i lavori per il raddoppio del Canale di Panama termineranno verso la fine del 2014, tutto ciò rende inutile l'apertura di un altro canale interoceanico.

Accademia Kronos si è fatta promotrice d'organizzare un incontro tra gli ambasciatori della Costa Rica e del Nicaragua al fine di trovare un accordo tra i due governi e abbandonare così definitivamente l'idea di un altro "canale di Panama" . 

Stralcio di un comunicato stampa di  Accademia Kronos

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