Foto di Gustavo Piccinini
Limitare la
produzione di biocarburanti provenienti da materie prime alimentari o
prodotti sfruttando ingenti quantità di terra e acqua, affinché non
entrino in diretta competizione con la produzione di cibo. E' questa
la rischiesta di Oxfam
Italia e ActionAid che
lanciano una petizione per chiedere agli
europarlamentari italiani e ai ministri Andrea Orlando (Ambiente) e
Flavio Zanonato (Sviluppo economico) di rivedere
la normativa oggi in vigore sui biocarburanti.
Proprio per evitare la competizione tra produzione di biocarburanti e
produzione di cibo, la
Commissione europea ha proposto, a ottobre 2012, di stabilire un
tetto massimo di consumo del 5%
(in relazione all'obiettivo del 10% di energia da fonti rinnovabili
nel settore dei trasporti).
Secondo Oxfam
Italia e ActionAid, tale misura va sostenuta e ulteriormente
rafforzata, prevedendone l'introduzione in entrambe le direttive che
regolano la politica europea sui biocarburanti ed estendendone
l'applicazione anche alle coltivazioni energetiche dedicate.
''Ricavare benzina o diesel a partire da colture alimentari o da
colture non alimentari dedicate a fini energetici significa sottrarre
terra e acqua alla produzione di cibo. Questo non è sostenibile nè
eticamente accettabile, perché contribuisce ad alimentare la fame,
gli accaparramenti di terra e i cambiamenti climatici'', afferma
Elisa Bacciotti, direttrice campagne di Oxfam Italia.
L'attuale
normativa europea sui biocarburanti, spiega Marco De Ponte,
segretario generale di ActionAid, "ha dei costi sociali ormai
non più sostenibili. Basta pensare che i prodotti della terra
utilizzati per produrre biocarburanti nel solo 2008 avrebbero potuto
sfamare 127 milioni di persone, riducendo la fame nel mondo di quasi
il 15%. O che tra il 2009 e il 2013 sei milioni di ettari di terreno,
ovvero una superficie grande quanto tutto il centro Italia, sono
stati acquisiti da imprese europee in Africa sub sahariana a scapito
dei bisogni alimentari delle comunità locali''.
Nella plenaria di
settembre il Parlamento Europeo si esprimerà sulla proposta di una
nuova direttiva che propone la riduzione del consumo di biocarburanti
prodotti da materie prime alimentari.
(Fonte: ADNkronos)
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