martedì 14 gennaio 2014

Ancona, 8 febbraio 2014 - "Marche, appello per una regione alternativa, civile e civica"



Carissimo Paolo D'Arpini, credo che questo appello possa interessarti. i suoi contenuti rispondo alle necessità che tutti noi abbiamo di avere una rappresentanza che risponda del suo operato e che sostenga realmente le nostre battaglie.
L'appello (in realtà è una prima bozza da cui partire) è scritto, firmato e proposto da Alternativa, Azione Civile e Lista Civica Italiana, marchigiani.

Ci vedremo sabato 8 febbraio 2014 alle 9,30 alla sede dell'ACU di Ancona, in via Flaminia 93  è  praticamente nella seconda stradina a destra che trovi dopo il cavalcavia che porta al porto sulla statale, prima della stazione, venendo da nord, oppure alla quarta a sinistra dopo la stazione venendo dal centro verso Falconara ). Spero tu possa partecipare perché sono convinto che sarà un passaggio fondamentale per gli sviluppi del movimento antagonista e civico regionale. Naturalmente invita ed estendi pure a chi vuoi, un abbraccio. 

Italo Campagnoli - Cell 335 1607427


Appello: 

Per cambiare la politica marchigiana, come del resto quella italiana, è necessario portare in Consiglio Regionale persone che sappiano garantire e rappresentare una nuova visione della Politica stessa, un nuovo modo di fare Politica e una reale attenzione alla nostra terra. 

Da qui la necessità di raccogliere tutte le forze antagoniste all'attuale sistema, non fondendo vari soggetti politici e nemmeno confederandoli, ma unendoli in un progetto politico capace di esprimere un soggetto elettorale nuovo, mantenendo le proprie identità e diversità ma partendo dalla condivisione di alcuni punti fondamentali e vincolanti.

Il primo di questi deve essere assolutamente una nuova modalità di organizzarsi, esprimere rappresentanti e garantire la partecipazione diretta dei cittadini: la strada passa per le assemblee territoriali (circoscrizionali) che eleggono i propri candidati con il voto della maggioranza degli aderenti, candidati che saranno vincolati al mandato e sempre revocabili. Le stesse assemblee decideranno gli obiettivi specifici del programma elettorale che le forze politiche che le promuovono saranno tenuti ad accettare, come mandato, pur nel caso non si riconoscessero in alcune specifiche posizioni.

Il secondo punto irrinunciabile sta nel premettere che nessuna alleanza elettorale e di governo potrà essere praticata con i partiti politici tradizionali o che non riconoscano i punti fondanti.

Il terzo è nell'impegno a combattere la battaglia per cambiare le modalità della politica attraverso leggi che garantiscano una reale democrazia partecipata, l'abolizione dei privilegi di casta, un corretto compenso, l'impossibilità  di accumulare cariche, il limite di due mandati, la revoca, ecc. 

Il quarto punto la difesa dell'Ambiente attraverso un modello di sviluppo economico sostenibile (questioni energetiche), solidale (politiche del lavoro ed economiche) ed efficace (opere diffuse). 

Il quinto punto l'applicazione dei principi della Costituzione e la loro ricaduta a livello territoriale, in tutte le sue parti, dalla fiscalità al rifiuto della guerra, alla Legalità, alla difesa del lavoro.

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