Altro motivo per bandire gli OGM: non funzionano !!!
Un insetto ha imparato a mangiare il mais Ogm
Lo certifica un articolo pubblicato pochi giorni fa dal Pnas: il bollettino dell’Accademia delle Scienze statunitense, mica il ciclostilato dei centri sociali.
Un passo indietro per capire. I mais Ogm che devono alzare bandiera bianca di fronte all’assalto della diabrotica hanno una cosa in comune. Il loro patrimonio genetico è stato manipolato in laboratorio inserendovi un frammento di patrimonio genetico del Bacillus thuringiensis, un batterio in grado di produrre sostanze insetticide. Sono cioè mais Ogm Bt. Esistono vari tipi di mais Ogm Bt, ciascuno dei quali è in grado di produrre una diversa sostanza insetticida.
La diabrotica (Diabrotica virgifera virgifera) è un insetto presente anche in Italia che depone le uova nel terreno: le piante mangiano le radici del mais. Gli adulti, nella seconda metà dell’estate, ne mangiano le foglie. Già da alcuni anni è nota l’esistenza di ceppi di diabrotica in grado di banchettare su piante di mais Ogm che esprimono tossina insetticida Cry3Bb1, come ad esempio la varietà Mon 863 della Monsanto.
La novità riportata dal Pnas è la scoperta di ceppi di diabrotica resistenti anche ad una diversa tossina insetticida, che viene chiamata mCry3A e che è propria di altri tipi di mais Ogm Bt: qui l’elenco completo; seguendo il link si nota che soltanto pochi sono stati approvati per la coltivazione e appartengono appunto a Syngenta e DuPont. Non a Monsanto.
Sempre sul Pnas si legge che la resistenza alle due tossine insetticide è presente contemporaneamente negli stessi ceppi di diabrotica. Ossia, sono stati trovati insetti in grado di mangiare sia mais Ogm che produce la tossina Cry3Bb1 sia mais Ogm che produce la tossina mCry3A.
Fin qui le notizie. Le considerazioni? Principalmente una: l’agricoltura che punta sugli Ogm è un’agricoltura di retroguardia. Negli Usa è il modello dominante da una ventina di anni; questo breve lasso di tempo ha consentito alla diabrotica di vincere. Del resto, la diabrotica non aveva scelta: o adattarsi e resistere alle tossine insetticide prodotte dalle piante, o perire.
Si è adattata. Per la cronaca, tradizionalmente la diabrotica viene combattuta con la rotazione delle colture: le uova vengono deposte nel terreno, le larve mangiano le radici del mais e se invece trovano quelle di un’altra pianta muoiono semplicemente di fame. E’ una tecnica in uso da secoli e funziona tuttora.
Maria Ferdinanda Piva
Fonte: http://blogeko.iljournal.it/un-insetto-ha-imparato-a-mangiare-i-campi-di-mais-ogm/78938
Caro Professor Altieri, lei oggi mi rende felice! Mi conferma ciò che mio padre, classe 1924, morto nel 1992, contadino nella testa, purtroppo commerciante nella vita per necessità, continuava a predicare: "a forza di modificare il grano, prima o poi arriverà un insetto che se lo divorerà tutto e la gente resterà senza grano"! Forse aggiustando un po' il tiro, ci ritroviamo ai giorni nostri... che se da una parte mi rende felice perché covo sentimenti di vendetta, dall'altra mi preoccupa perché è proprio quello che la natura fa, proprio come la morte... prima o poi appiana tutto! Dovremo tornare indietro se vorremo andare avanti. Resilienza, resilienza! Buona giornata
RispondiEliminaSalve, mi scuso per l'intrusione, avrei bisogno di contattare il moderatore ma non trovo alcun riferimento sul blog. Grazie.
RispondiEliminabioregionalismo.treia@gmail.com
EliminaSon onorata che il prof Altieri apponga la sua firma sotto una mia prosa. In realtà ho scritto io questo articolo e l'ho pubblicato domenica scorsa su Blogeko
RispondiEliminahttp://blogeko.iljournal.it/un-insetto-ha-imparato-a-mangiare-i-campi-di-mais-ogm/78938
Ho integrato l'articolo con la sua firma
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