lunedì 2 febbraio 2015

Treia, febbraio gelido - Freddure in "Basta che Voti" e nella Valle del Vento



Domenica 1 febbraio 2015, io, Paolo, Valeria e Karina (che bella sorpresa!) abbiamo assistito alla commedia dialettale "Basta che voti!" di Fabio Macedoni, per la regia di Francesco Faccioli e rappresentata dalla Compagnia Fabiano Valenti di Treia. Era stata già messa in scena lo scorso anno ed infatti Valeria e Paolo l'avevano già vista, ma io, appena saputo che ci sarebbe stata in questi giorni di mia permanenza qui a Treia, non me la sono voluta far scappare.


Ed infatti meritava proprio,  la "storia" è simpaticissima e molto significativa soprattutto in questi tempi: in occasione delle elezioni comunali in un paese che potrebbe benissimo essere la stessa Treia, affiancate alle provinciali, i due schieramenti principali, di "destra" e di "sinistra", rispettivamente "La Casa Trasparente" (che non vi nasconde niente)  e Democrazia Sorridente (che non vi nasconde niente) cercano di accaparrarsi per le liste una signora di bell'aspetto e di parlantina fluente (anche se un po' ricca di strafalcioni). Da qui tutta una serie di gag e di situazioni buffe e molto verosimili, nella loro assurdità.... non dico altro per non rovinare la sorpresa a qualcuno che legge e che dovesse  ancora vederlo.

Molte risate che fanno pensare all'assurdità della nostra situazione politica, alla necessità di ritrovare nei gruppi che vogliono rappresentarci nelle istituzioni, una sincerità di intenti e non solo la ricerca del voto per poter occupare delle poltrone che hanno un valore per i loro fini egoistici. 

La necessità che le persone che si mettono in gioco abbiano chiaro che sono in quella posizione per fare il bene della collettività che rappresentano. Gli schieramenti ormai dicono tutti le stesse cose al momento delle campagne elettorali, ma molto spesso queste buone intenzioni restano nei cassetti, per un motivo o per l'altro.

Dopo la commedia per "rifarci la bocca" , Valeria ci ha portato a mangiare un' ottima pizza in un agriturismo sulle colline di Treia, verso Pitino, la Valle del Vento (e il nome la dice lunga, c'era un vento gelido, polare), peccato che nonostante la luna quasi piena non si vedesse un fico secco, il paesaggio lì deve essere bellissimo, a parte un campo di pannelli fotovoltaici a terra che comunque abbiamo intravisto. Da tornarci di giorno. Con Valeria abbiamo un po' parlato di vecchie conoscenze e di parentele da lungo tempo non riviste, mi è venuta un po' di nostalgia... 

Caterina Regazzi












Mio commentino: "Sapete tutti come sono dispettoso e come anch'io da buon vecchio teatrante ami sfrugugliare e provocare. Così mentre stavamo seduti al caldo nella  sala accogliente della Valle del Vento, vicino al calorifero per scongiurare gli spifferi,  ho chiesto con non-chalance al proprietario, il signor Farabollini, cosa ne pensasse della politica amministrativa a Treia. Lui ha fatto tutta una serie di battute coinvolgendo un commensale vicino e dicendo "lui sì che se ne intende, è un amico del sindaco..." - Ma in verità il coinvolto non si è fatto per nulla coinvolgere mugugnando qualcosa di in-intellegibile mentre continuava a sgranocchiare la sua pizza. Dopo un po', fra una portata e l'altra, ho ripetuto la domanda, ma l'oste duro e puro ha cambiato ancora una volta discorso  limitandosi a fare osservazioni sul tempo e sui campi... Beh, almeno la pizza era ottima ed il volume della tv, perennemente accesa, era basso..." (Paolo D'Arpini)

Nessun commento:

Posta un commento