Un Contratto di Fiume (Contratto Bioregionale) per l’area urbana di Roma: in questi giorni l’Amministrazione Capitolina, con carattere d’urgenza (nonostante il particolare momento), sposa l’idea di sostenerne la nascita, lanciata dal Consorzio Tiberina e dall’Associazione Amici del Tevere in due dibattiti presso il C.C. Lazio di Roma, successivamente raccolta nel Pro-Memoria dell’Assessore all’Ambiente per la Giunta Capitolina di circa 8 mesi or sono, disponibile agli Atti. Roma Capitale delibera dando un segno di assoluta mancanza di interessi particolaristici – vista la lunga gestazione – e al contempo di non dimenticanza del lavoro partecipativo svolto.
E lo fa non in maniera “centralistica” (cioè non ipotizza che per partecipare al Contratto lo debba necessariamente coordinare, pur avendone di certo massimo titolo), ma attiva un Osservatorio, strumento coerente con la natura del Contratto Territoriale stesso (che non è un Ufficio o un nuovo Ente, ma un accordo multilaterale pubblico-privato).
La Delibera di Giunta del 12 ottobre scorso ancora non è on-line sul sito di Roma Capitale, ma se ne ha già notizia da comunicati-stampa. Il Pro-Memoria si ispirava anche a quanto raccolto in forma partecipativa dal Consorzio Tiberina (http://www. urbanisticainformazioni.it/Il- Tevere-a-Roma.html; http://www.contrattidifiume. it/fetcher/media/news_eventi/ Abstract_-_Il_contratto_di_ fiume_del_Tevere_nell.area_ urbana_di_Roma.pdf), arrestatosi a un certo punto proprio per non assumere un ruolo a sua volta eccessivamente protagonistico: ma l’interscambio, la condivisione, la messa a disposizione di conoscenze e degli esiti di processi partecipativi, il mutuare esperienze, orizzontalmente e verticalmente, fanno parte dei principi d’azione di un Soggetto pubblico-privato (il Consorzio stesso) che ad oggi comprende 7 Università, 1 Fondazione, 20 Enti Locali, Associazioni (ivi compresa Amici del Tevere), Onlus, Imprenditori, Enti di Ricerca, etc, già da anni in forte relazione con Roma Capitale (cfr per esempio http://www.turismoroma.it/ cosa-fare/2700).Ragion per cui in questo caso l’Amministrazione Capitolina, avendo seguito il processo partecipativo e promosso l’aggregazione istituzionale (area “Eventi” in http://www.comune.roma.it/wps/ portal/pcr?jppagecode= commissioneiv.wp), ne ha democraticamente raccolto gli esiti aggiungendovi le necessarie valenze istituzionali. Il processo propedeutico alle elaborazioni del Consorzio aveva coinvolto, oltre che i partecipanti a sessioni pubbliche (consultati anche presso l’Autorità di bacino del fiume Tevere), gli iscritti a una mailing-list di oltre 60.000 indirizzi, da cui sono giunti parecchi suggerimenti.
Vi è altresì da sottolineare che l’“ottica di Bacino”, che impronta l’attività del Consorzio, è coerente con l’elemento centrale di perseguire il raggiungimento del “buono stato” di qualità dei corpi idrici, la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento, l’utilizzo sostenibile dell’acqua, la protezione dell’ambiente e degli ecosistemi acquatici, la mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccità, la coerenza delle azioni e degli interventi previsti. Difatti, Roma non può proteggere e valorizzare il Tevere senza considerare ciò che accade nei circa 17.000 kmq a monte della regione Tiberina; si pensi anche soltanto all’Aniene e al suo sub-bacino. Storia, natura, cultura, turismo, viver sano sono le ulteriori polarità da sempre trattate in seno all’Associazione e al Consorzio, cui si devono aggiungere infrastrutturazione, decoro e manutenzione; non è superfluo ricordare che il Tevere al Centro Storico fa parte di Sito UNESCO (iconografia fotografica di un fiume “ospitale” inhttp://whc.unesco.org/pg.cfm? cid=31&l=en&id_site=91& gallery=1&&maxrows=57 e http://whc.unesco.org/pg.cfm? cid=31&l=en&id_site=91& gallery=1&&index=58). C’è comunque tanto ancora in tanti cassetti, e altro lavoro da svolgere, per giungere a particolarizzare alla specifica realtà dell'area urbana di Roma quanto previsto dalle Linee Guida del Ministero dell'Ambiente, tenendo per l'appunto conto di ciò accade a monte, per realizzare - in una situazione così complessa e anche frammentata, quanto a competenze - un modello eccezionale e un'operazione che porterà frutti all'intera Città, e non solo agli alvei fluviali, verso una rigenerazione di un asse urbano - fisico e simbolico - così importante.
Diviene ora urgente procedere nell’attuazione dell’Osservatorio, visto anche lo svolgimento del Tavolo Nazionale sui Contratti di Fiume proprio il 15 e il 16 ottobre scorsi, pochi giorni dopo la Delibera di Giunta.
CONSORZIO TIBERINA – Agenzia di sviluppo per la valorizzazione integrale e coordinata del Bacino del Tevere
[t] 063202087 – 0632500420 [f] 0632650283 [@] tiberina@unpontesultevere.com [w] www.unpontesultevere.com
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