Sabato 16 gennaio 2016, da Acerra, epicentro della Terra
cosiddetta dei Fuochi, realtà storicamente conosciuta in tutto il mondo
come fertile "Terra di Lavoro”, i Medici ISDE insieme ad
Agroecologi e Giuristi della Corte Costituzionale intendono sviluppare
un'azione pilota, quale modello per la riconversione agroeco-biologica del
territorio che tenda a migliorare in primis gli indici di salute della
popolazione utilizzando al meglio le risorse finanziarie disponibili nel PSR
Regionali 2014-2020, appena approvato dalla Commissione.
Un modello di sviluppo agroecologico territoriale
eco-compatibile, che migliori "l'econologia" (economia
ecologica) dei processi produttivi agricoli tradizionali attraverso
l'innovazione agroecologica assistita, ai fini della tutela ambientale,
sanitaria ed idrogeologica (Diritti inviolabili ai sensi degli Art. 32 e 9
della Costituzione ), può nel contempo sostenere, sia il reddito
degli Agricoltori, sia l'economia generale della distribuzione
agroalimentare, oggi sempre più orientata da "consumattori" sensibili
ed informati che richiedono alimenti “salutari”.
E’ ormai scientificamente provato che l’esposizione cronica ai pesticidi
chimici sintetici, anche a dosi infinitesimali, è associata a diverse
forme di tumore, malattie neonatali, cronico-degenerative in generale
e a un netto calo della fertilità maschile. Quest'ultima, vista l'estrema
sensibilità degli spermatozoi agli stress ambientali,
rappresenta un campo di ricerca assolutamente avanzato per
meglio affrontare il complesso rapporto
Ambiente-Salute. Difatti il progetto EcoFoodFertility, perché individua nel liquido seminale
un indicatore precoce dell'esposizione ambientale e dello stato di salute
umana, oggi rappresenta un
modello di ricerca nuovo per la valutazione dell'impatto
ambientale e alimentare e per la prevenzione primaria nelle aree a rischio.
L'alimentazione, in particolare, essendo la principale fonte
di esposizione, ha un ruolo fondamentale nel determinare lo stato di
salute umana e sempre più evidenze indicano quanto sia importante avere
un'alimentazione, non solo bilanciata nei suoi aspetti nutrizionali, ma anche
priva di contaminanti ed in particolare di pesticidi, che hanno pesanti
ripercussioni sui consumatori e soprattutto sugli agricoltori, le
loro famiglie e le persone che vivono in aree rurali intensive.
L'Italia consuma oltre il 35% di tutti i Pesticidi europei e il Bilancio
sulla spesa sanitaria nazionale è pesantissimo (oltre 200 miliardi di
€ all'anno in Italia ). Nel “Bel Paese” la speranza di “vita in
salute” dal 2003 al 2014 è diminuita di
7 anni nei maschi e di oltre 10 nelle
femmine e proprio di recente l’OMS ha evidenziato un’incidenza di tumori
infantili molto più alta in Italia rispetto alle medie europee. Inoltre, il
calo della fertilità, sebbene mediaticamente meno impattante rispetto alle
patologie maggiori, rappresenta una minaccia particolarmente insidiosa per il
futuro del paese, tant'è che il Ministero della Salute ha emanato il 27 maggio
di quest'anno il Piano Nazionale per la
Fertilità.
Il progetto EcoFoodFertility si associa al programma
"Mangiacomeparli", marchio sostenuto dal MIPAAF che
seleziona alimenti 100% biologici, nazionali e liberi da OGM, al
fine di definire le "Bioeccellenze" dei territori,
soprattutto se legati alla biodiversità delle varietà tradizionali, quali "alimenti
funzionali" e “detossificanti”, atti
a preservare la fertilità e prevenire patologie cronico degenerative sempre più
diffuse Inoltre, in intesa con Associazioni BIO della filiera corta di qualità, CP Distretti
Rurali, Agroalimentari di Qualità e di Filiera delle Aree Interne e Protette
della Campania verrà avviata una filiera fra Aree Interne e metropolitane
sia per l’istituzione di un laboratorio
di ricerca per la produzione di prodotti terapeutici (http://www.rigenerativo.it/), che per istituire cliniche
all’aperto per la prevenzione primaria della bonifica dell’uomo in ambienti
incontaminati, favorendo l’accesso “non elitario”
alle produzioni di qualità, come i due
paesaggi culturali riconosciuti dall’Unesco ( Parco Nazionale del Cilento e
Costa d’Amalfi). Il tutto al fine di
avviare in Integrazione ed in Rete
una svolta in progress in Terra di Lavoro, sia per uno sviluppo partecipativo ed integrato
(CLLD/ ITI ) che per la creazione di partenariati europei di innovazione (PEI): azioni entrambe previste
nella nuova programmazione regionale 2014/2020.
L'Europa spende il 50% del proprio bilancio per il settore agricolo, che
rappresenta solo il 4% della popolazione europea, proprio per le enormi
ricadute sull'Ambiente, la Salute e la Biodiversità.
Il Programma di Sviluppo Rurale Regionale, attraverso le misure
agroambientali obbligatorie e prioritarie, è lo strumento finanziario
di sostegno per eccellenza della riconversione agroecologica che
può assistere e sostenere gli agricoltori nella riconversione Biologica su
vasta scala, nella distribuzione e nel marketing delle "bioeccellenze
territoriali".
I fondi europei garantiscono agli agricoltori biologici la
copertura dei mancati ricavi, dei maggiori costi delle coltivazioni biologiche,
dei costi per le burocrazie di transazione al sistema di produzione biologica,
dei costi per le misure Agro-Climatico-Ambientali, volte alla
sistemazione idraulico-agraria, al ripristino della biodiversità, alle misure
per la riduzione dei gas serra. Sono a disposizione, inoltre, 500 €
per Unità Bovina equivalente ai fini del benessere Animale per gli
allevatori biologici.
I nuovi PSR Regionali prevedono fondi obbligatori per la Formazione,
Assistenza tecnica e Tutoraggio degli agricoltori biologici, oltre
al rimborso delle spese di certificazione biologica.
Notevoli risorse sono disponibili per il trasferimento delle Innovazioni
Agroecologiche, la Formazione dei tecnici e le Assicurazioni delle Produzioni
agricole contro Avversità climatiche, Insetti e Patologie. Altri fondi sono
a disposizione per le organizzazioni di produttori biologici (O.P.),
per l'informazione e la promozione dei loro prodotti, per
gli investimenti necessari nella produzione e trasformazione,
con priorità per la vendita diretta e a filiera corta ed un occhio particolare
alla cosiddetta "Agricoltura Sociale Biologica".
I Sindaci stessi, in qualità di tutori della salute dei
cittadini, dal momento che il bio-accumulo di Pesticidi ha raggiunto
livelli molto pericolosi, possono avviare programmi di riconversione
biologica territoriale, anche attraverso i GAL, sostenuti dai fondi del PSR.
L'Italia ha a disposizione circa 70 miliardi di Euro (tra fondi PAC e di
Sviluppo Rurale) per il periodo 2015-2020, 12 miliardi all'anno. Sono risorse
più che sufficienti per consentire la riconversione agroeco-biologica
dell'intera “agricultura” italiana, garantendo redditi maggiori agli
agricoltori, benessere socioeconomico e soprattutto miglioramento della Salute
pubblica.
Un'occasione da non perdere, in una convergenza di interessi complessivi
che coinvolga tutti gli attori della filiera produttiva, i consumatori e le
Istituzioni regionali e nazionali.
CIBUS IN PRIMIS, dicevano i Romani. A partire dalle "bio-eccellenze campane".
Dalla "terra dei fuochi" ...affinchè ritorni la
"fertile terra di lavoro" che tutti conosciamo.
Per "ricreare" profumi, sapori, colori e suoni naturali...
alterati da 50 anni di chimica senza senso (...e senza
sensi),...ritrovando, infine, fertilità e felicità.
Il 16 gennaio ad Acerra, alimenti
di qualità, salute, cultura, per declinare nel concreto, dal basso e nel
territorio la Sostenibilità Ambientale.
Sarà, infine, presentata la
proposta di istituzione presso la sede ISDE Regionale di Acerra del Centro di
Promozione Agroecologico (CPA Campania),
al fine di sensibilizzare tutti gli operatori del settore verso pratiche di
agricoltura biologica, partendo da esempi su piccola scala già esistenti (corto
circuito flegreo). Queste ultime promuoveranno una Rete del Biologico Regionale
"Mangiacomeparli Campania” per la distribuzione dei prodotti certificati
dalla Rete attraverso Certificazione BIO e certificazione SGP ( Sistemi di
Garanzia Partecipata) per un Alleanza tra Produttori e “Consumattori".
Alla fine del Convegno, dopo un rinfresco, ARTECOLOGY presenterà la proiezione del film-documento "Respiro di Terra", di Enrico Bellani (1974) - 35', straordinaria e premiata opera sull’Agri-Cultura tradizionale Italiana.
Seguirà la presentazione del volume "AGROECOLOGIA” di Miguel A. Altieri, Università di Berkeley Ca, Clara I. Nicholls, Presidente SOCLA, Luigi Ponti, ENEA
Prof. Giuseppe Altieri - Agernova, Dr. Luigi Montano - Ecofoodfertility, Gaetano Rivezzi - Presidente ISDE Campania
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