Attenzione alle date…
Tutto inizia il 2 aprile 2014 quando il premier Matteo Renzi è ricevuto
nella City di Londra per incontrare i massimi dirigenti di Vodafone; Lloyds;
British Bankers Association; BAE Systems; Credit Suisse; BP; HSBC holdings;
London Stock Exchange; PwC LLP; Silver Lake; BT Group.
La creme della creme globalista da gli ordini al «pinocchietto
toscano»…
Il 29 settembre 2014 a Washington avviene qualcosa di molto
interessante. Da quel giorno e per i successivi cinque anni (fino al 2019) l’Italia
guiderà le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. Chi lo ha deciso? Lo Zio
Sam, per voce del Global Health Security Agenda (GHSA) che si è riunito alla
Casa Bianca. L’Italia purtroppo era rappresentata dal Ministro della Salute Beatrice
Lorenzin, dal Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) Sergio
Pecorelli e da uno strano figuro, il dottor Ranieri Guerra, consigliere
scientifico dell’ambasciata a Washington che sarà presente alla conferenza
stampa a giugno 2017 dopo la pubblicazione del decreto sui vaccini in Gazzetta
Ufficiale.
Il 7 ottobre 2014 il primo ministro pro tempore Matteo Renzi incontra i
dirigenti delle multinazionali del farmaco per approntare una strategia comune
di vendita della merce.
E’ la prima volta che un primo ministro incontra un gruppo di Ceo della
farmaceutica a Palazzo Chigi.
Presenti all’incontro: Pier Carlo Padoan, Federica Guidi, Beatrice
Lorenzin, Maria Elena Boschi e il sottosegretario Luca Lotti.
A novembre 2015 la mamma Lorenzin è invitata a cena da Federfarma Roma.
Numerose foto l’hanno immortalata in tailleur nero che scherza a tavola con la
cricca farmaceutica…
Dicembre 2015 la Glaxo se ne esce titolando nei giornali a caratteri
cubitali: «Esubero di personale alla Glaxo di Siena»; «Glaxo, è allarme
licenziamenti»; «E a Verona chiude la Glaxo. Senza lavoro 600
ricercatori».
A metà dicembre il direttore dell’AIFA Sergio Pecorelli, quello presente
alla Casa Bianca per l’investitura ufficiale è stato costretto a dimettersi per
«gravi conflitti d’interesse» con le lobbies farmaceutiche ovviamente. Si dice
che l’AIFA abbia elargito 20 milioni di euro alla Glaxo…
Ad aprile 2016 colpo di scena: la Glaxo che solo qualche mese prima doveva
chiudere, magicamente ora investe 1 miliardo di euro in Italia. Perché l’azienda
leader mondiale di vaccini investe in Italia? Per caso i dirigenti si
attendevano un’escalation di patologie infettive?
Non tutti sanno che il cuore del business dei vaccini è in due città: Siena
dove si fa R&S (Ricerca & Sviluppo) e Pisa dove avviene la produzione
vera.
Qual è la regione dove è partita la falsa epidemia di meningite? Esatto la
Toscana la regione controllata dal partito e dagli amici di Renzi…
Nella primavera del 2016 inizia l’accanimento nei confronti di medici e
ricercatori che mettono in discussione non solo i vaccini in quanto tali, ma la
pratica vaccinale.
A luglio 2016 avviene il passaggio cruciale: la Federazione Nazionale degli
Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) pubblica il «Documento
sui vaccini».
Ricorda molto il Malleus Maleficarum (Il Martello delle Streghe), il testo
scritto dai frati domenicani e pubblicato nel 1487 che diede inizio alla
ferocissima repressione della santissima Inquisizione.
Il 29 settembre 2016 al congresso alla GSK dal titolo «Come sarà la
vaccinazione del futuro?» figura tra gli ospiti d’onore un certo Matteo Renzi.
Dalla sala della più importante multinazionale che produce vaccini Renzi propone
pubblicamente di radiare i medici che mettono in discussione i vaccini.
Dopo la pubblicazione del documento della FNOMCeO e le folli dichiarazioni
del premier colluso con le industrie, iniziano guarda caso le prime radiazioni
dei medici coinvolti.
Il 19 maggio 2017 i tre cervelli sopraffini del parlamento: Beatrice
Lorenzin, Maria Elena Boschi e Valeria Fedeli presentano il decreto legge per
instaurare con la forza- la repressione le vaccinazioni di massa, triplicandone
il numero: da 4 a 12.
Il 7 giugno 2017 il presidente della repubblica Sergio Mattarella, ex
giudice costituzionale, firma uno dei decreti più incostituzionali che si siano
mai visti. Il decreto, nonostante non vi sia nessuna urgenza, nonostante non vi
sia nessuna epidemia o rischio per la salute pubblica viene pubblicato in
Gazzetta Ufficiale.
Ora si attende la conversione in legge che deve avvenire entro 60 giorni
dalla pubblicazione. Alla conferenza stampa del Ministero della Salute oltre alla ministra
diplomata al classico vi era anche il dottor Ranieri Guerra visto prima. Cosa
c’entra il consigliere scientifico dell’ambasciata di Washington a Roma? C’entra eccome. Si tratta di un medico pluri-specializzato dotato di un
curriculum eccezionale con incarichi prestigiosi nazionali ed internazionali a
non finire.
La cosa molto interessante è che si tratta del Consigliere di
Amministrazione della Fondazione Glaxo-Smith-Kline e della Società Exosomics di
Siena presso Siena Biotech Fondazione Monte dei Paschi… Ranieri è il perfetto anello di congiunzione tra le istituzioni, la Glaxo,
il ruolo dell’Italia quale «Capofila delle politiche vaccinali mondiali» e il
decreto Lorenzin.
Tutto torna alla perfezione.
Ma ovviamente lo stanno facendo per la salute dei nostri bambini, che
rischiano di morire tragicamente di varicella, pertosse e morbillo: terribili
flagelli del Terzo millennio.
Marcello Pamio
“La vera vaccinazione è di tipo etico e culturale. Ribadiamo, con Rudolf Steiner, che la buona salute dipende dal rapporto armonico tra corpo fisico, eterico, spirituale ed egocentrico, una realtà concreta e sovrapposta di etere e di aurea, dove le inoculazioni non hanno nessuna funzione se non quella di arrecare disturbo. E ribadiamo con Leonardo che devi imparare a mantenere la salute, e non a curare la tua malattia. Rispettare se stessi e il prossimo, rispettare i virus e i batteri, rispettare il sistema immunitario. Questa è la vera vaccinazione, da operarsi esclusivamente con gli strumenti della cultura e dell’etica...” (Valdo Vaccaro)
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