martedì 27 giugno 2017

Strategia Energetica Nazionale - Piano clima energia 2018


Risultati immagini per SEN - Piano clima energia

Vi riporto in sintesi gli argomenti discussi (G7 Ambiente; SEN) e le decisioni prese. E' una sintesi difficile: la discussione è stata molto interessante e, come si dice in ambiente diplomatico, "franca". Per cui prego chi era presente di integrare.

1)      Valutazione (positiva) sulla presenza a Bologna delle organizzazioni della società civile nella settimana bolognese in occasione del G7 Ambiente. Molte le iniziative pubbliche organizzate dalle singole organizzazioni e nell'ambito del G7M "Ambiente alla base, non al vertice". Anche la manifestazione finale di domenica è stata partecipata, colorata e pacifica (in barba all'allarmismo alimentato alla vigila). Un'altra bella occasione di confronto e approfondimento sulle varie risorse naturali, cambiamenti climatici, trattati internazionali, finanziamenti, conoscenza...  Sul piano istituzionale, come sapete, gli Usa sono finiti nella postilla in calce al documento finale.

2)      Sulla Strategia Energetica nazionale presentata dal Governo, la cui consultazione on line si chiuderà il 12 luglio 2017. Ci siamo soffermati sul metodo che il Governo ha usato (una Sen figlia dell'affidamento a Terna e Snam con un ruolo molto marginale delle strutture di ricerca pubblica in campo energetico quale Enea) e sul merito.  La prima parte è stata dedicata al confronto (molto interessante e utile per tutti) dei diversi aspetti settoriali (agricoltura, energia, trasporti,...) e punti di vista (trasformazioni nel mondo del lavoro con necessità di assicurare una giusta transizione, tempi di raggiungimento degli obiettivi climatici).  La seconda parte si è focalizzata sulla possibilità per la Coalizione Clima di condividere una posizione sulla SEN e delle iniziative comuni, viste le difficoltà dei mesi precedenti. La SEN di fatto condizionerà non poco il Piano Clima Energia che il nostro Governo dovrà presentare all'UE agli inizi 2018.

Cosa ci divide?

La valutazione sulla SEN la facciamo in base alla coerenza con l'obiettivo di un aumento della temperatura max di 2° gradi e possibilmente 1,5°. Fermo restando singoli aspetti che potranno essere ulteriormente approfonditi, i limiti e le discriminanti evidenziate ad ora sono:

1) i tempi di uscita dal carbone (phase out),

2) gli investimenti spropositati in infrastrutture del gas (il gas è un fossile da usare per gestire la transizione ma nel documento governativo non c'è un'analisi della domanda che dimostri quanto, a cosa e per quanto tempo debba servire per evitare che la transizione si trascini),

3) gli obiettivi per niente ambiziosi sulla produzione da rinnovabile (molte restrizioni sia in ambito elettrico che termico, accumulo);

4) le (non)scelte di innovazione sociale e industriale sulla mobilità di merci e persone.

Viste le posizioni che sono state già rese pubbliche sulla SEN, è esplicita la distanza con le due organizzazioni sindacali (Cgil e Uil) sulle infrastrutture del gas e sull'uscita dal carbone. Una posizione da loro condivisa anche con la Cisl e che diventa vincolante per loro anche all'interno della Coalizione clima.

La maggioranza delle organizzazioni ha espresso l'idea che una compagine come la Coalizione Clima italiana, frutto della volontà di mettersi insieme per avere maggiore forza finalizzata a perseguire e conquistarsi scelte coerenti con l'obiettivo di +1,5° dell'Accordo di Parigi (ancora molto fragile come dimostra la posizione degli USA) non può non occuparsi di SEN e lavorare per il superamento dell'uso dei fossili, accelerando la transizione quanto più possibile (i tempi dei cambiamenti climatici sono stretti).

 In presenza di questa importante divergenza, abbiamo deciso di andare avanti facendo alcune cose:

1)      Si fa l'ennesimo tentativo di condividere un breve testo di valutazione generale della SEN (la bozza la prepara Stefano Kenji);

2)      Si chiede alle segreterie politiche di Cgil e Uil un incontro per definire insieme qualche punto programmatico su cui si rilancia il lavoro comune all'interno della Coalizione Clima, alla luce dei nuovi fatti nazionali e internazionali;

3)      Nel frattempo, un gruppo di lavoro (Luca, Sergio, Katiuscia) produrrà una sintesi della SEN, "comprensibile" ai non esperti con relative osservazioni. Il materiale dovrebbe aiutare le singole organizzazioni, con le proprie articolazioni territoriali, a farsi un'idea della proposta governativa e a partecipare alla consultazione. E' uno strumento anche per invitare ad organizzare iniziative pubbliche affinché la strategia energetica entri nel dibattito pubblico e superi i confini dei soli esperti.

Non sarebbe un bel segnale se la maggioranza di chi parteciperà alla consultazione del Governo fosse orientata verso i fossili o comunque per una transizione energetica senza fine.   Per quanto possiamo, proviamo a stimolare un po' di società civile, anche nei territori, e continuiamo a scambiarci riflessioni più specifiche che ci aiutino a costruire un quadro più completo. Potremmo provare a coordinarci su alcuni punti dirimenti e unificanti ai più.

Il primo step è la scadenza della consultazione ma poi seguiranno la stesura del Piano Clima Energia e gli appuntamenti europei e internazionali.  

Ciao, Maria (coordinatrice della Coalizione Clima dell'incontro del 21 giugno 2017).

(Fonte: Accademia Kronos Informa n. 24 - 2017)

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