sabato 10 novembre 2018

Stop al glifosato - Istanza pubblica


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Alla fine del 2017, nonostante 1.300.000 firme raccolte contro, la Commissione europea ha prorogato l'utilizzo del glifosato per altri 5 anni.

Questo pesticida è uno dei più diffusi nel mondo, è fondamentale nelle produzioni di soia OGM ed è anche  tra i più venduti in Italia, dove viene largamente impiegato sia in agricoltura che in altri ambiti.

Per lo Iarc (Agenzia internazionale ricerca sul cancro) si tratta di un probabile cancerogeno ed esistono forti evidenze di effetti come “interferente endocrino”.
Il Pan (Piano d’Azione Nazionale sull’uso sostenibile degli agrofarmaci), in vigore dal 2014, regola l’impiego dei prodotti fitosanitari e  fornisce indicazioni per ridurne l’impatto  nelle aree agricole, nelle aree extra agricole (aree verdi urbane, strade, ferrovie, ecc..) e nelle aree naturali protette.

Il Decreto Interministeriale del 10/3/15 raccomanda a sua volta di individuare misure per la riduzione dei rischi derivanti dall'uso dei prodotti fitosanitari, ai fini della tutela dell'ambiente acquatico, dell'acqua potabile e della biodiversità, attraverso la loro limitazione-sostituzione-eliminazione.

In Lombardia vengono monitorati da alcuni anni il glifosato e il suo metabolita AMPA nelle acque superficiali e profonde dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, che li ha rinvenuti con elevata frequenza.

Tra i provvedimenti adottati in Regione:
-divieto d’uso nei parchi aperti al pubblico e negli ambiti sanitari
-riduzione progressiva negli anni dell’impiego in agricoltura, escludendo da questa riduzione le aziende che aderiscono ai programmi di agricoltura conservativa (cosiddetta agricoltura blu)
NESSUNO di questi provvedimenti è risolutivo.

RECENTEMENTE hanno richiamato l'ATTENZIONE due fatti:
- il rapporto dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) del 2018 sullo stato delle acque
- la sentenza della Corte della California l'estate scorsa
Nel Rapporto ISPRA si documenta che nelle acque il glifosato e il suo metabolita sono i composti che presentano il maggior numero di casi di superamento dei limiti, con una concentrazione di criticità lungo l’intera pianura Padana.

La sentenza della Corte della California ha condannato Monsanto (ora Bayer), produttrice del glifosato, a risarcire un giardiniere malato terminale di tumore che usava erbicidi a base di glifosato, sancendo ufficialmente il nesso di causa-effetto tra impiego di glifosato e lo sviluppo di tumori.

In Italia è attiva da anni la campagna Stop Glifosato portata avanti da molte associazioni ambientaliste e di difesa della salute umana: ora riteniamo che sulla base dei nuovi eventi sopra riportati, sia il momento per un rilancio delle iniziative.

Basandoci sul presupposto che per il rispetto dell'ambiente e della vita in tutte le sue forme, debbano sempre prevalere i principi di PREVENZIONE E PRECAUZIONE su ogni altro interesse, chiediamo alla Regione Lombardia, alla Città metropolitana e al Comune di Milano di estendere nell'immediato il DIVIETO di utilizzo del glifosato in ogni ambito, promuovendo economicamente nel contempo l’adozione di metodi di produzione più attenti all’ambiente, come l’agricoltura biologica  la cui crescita è condizionata sia dalla spinta del mercato sia dai sostegni economici previsti dalla legislazione.

COMITATO MILANESE COORDINAMENTO REGIONALE LOMBARDIA
PER L’ACQUA BENE COMUNE                    
        
Si accettano adesioni all’istanza “STOP glifosato”.  Scrivere a Erica Rodari  - ericarodari@tiscali.it

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Adesioni finora pervenute:
LIPU Milano
MEDICINA DEMOCRATICA
LEGAMBIENTE
SALVIAMO IL PAESAGGIO Casorezzo
ITALIA NOSTRA Lombardia e sezione Milano
ISDE Medici per l’ambiente Lombardia
WWF Lombardia
PARALLELO PALESTINA
ASSOCIAZIONE ‘5 agosto 1991’ Buscate
Circolo Vegetariano VV.TT.
Rete Bioregionale Italiana

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