lunedì 26 novembre 2018

Stop TTIP Stop CETA - Lettera Aperta a Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Michele Geraci


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All'attenzione degli on. Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Michele Geraci

Il sottoscritto/a, cittadino/a italiana e sostenitore/ice della Campagna StopTTIP/StopCETA Italia, è venuto a conoscenza della prima riunione sui Trattati internazionali (dedicata al CETA Trattato UE - Canada) dellaTask Force con il sottosegretario Geraci, rappresentante del Governo presso il Mise (Ministero dello sviluppo economico).

La discussione incentrata sul tema delle Indicazioni Geografiche, la cui trattazione è stata affidata a soli tecnici della struttura del Ministero (gli stessi del precedente Governo notoriamente favorevole al CETA), ci fa pensare che altre 'manine' a proprio agio nei corridoi dello Sviluppo Economico stiano spingendo lontano dall'impegno assunto con gli elettori di bocciare il CETA per riaprire con la Commissione europea un confronto serio su struttura e priorità dei negoziati commerciali. La riunione si è conclusa con un sondaggio per alzata di mano fra i presenti su chi fosse favorevole o contrario al CETA.

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Con questa lettera voglio #Alzare anch'io la mano,
per ribadire la mia contrarietà a CETA, al TTIP e a tutti i trattati tossici.

Cosa chiedo a Voi che vi siete spesi tanto nel periodo pre-elettorale per #No Ceta #Non tratto?

Vi chiedo innanzitutto di intervenire decisamente su ogni trattativa segreta della Commissione Europea che miri a resuscitare il TTIP (Trattato UE-USA) con Trump, di fronte al tentativo degli USA di utilizzare il nuovo accordo commerciale stretto con Canada e Messico (USMCA, il nuovo NAFTA) come base per definire standard comuni per produzioni e consumo e per accelerare gli scambi con l'Europa, costi quel che costi per il nostro lavoro, il nostro ambiente e i nostri diritti. 

    Vi domando di esprimere il vostro NO alla ratifica del Ceta nel Parlamento italiano, ricordandovi la gravità dei Tribunali arbitrali ICS/ISDS,uno strumento che subordina ai profitti delle multinazionali la capacità dello Stato di emettere norme a protezione dei diritti dei cittadini, tenendo ben presente che lo stesso Canada li ha eliminati dal suo Trattato con gli USA.
    Vi chiedo impegno a rifiutare qualsiasi direttiva simile alla Bolkenstein che pregiudichi la capacità di Comuni e Regioni di regolare i servizi pubblici locali e i territori. Si vuole, infatti, imporre agli Enti locali, per quanto riguarda le proprie iniziative legislative, l'obbligo di notificarle preventivamente e di concertarle con la stessa Commissione.
    Vi invito a prendere un posizione a favore della tanto sbandierata sovranità nazionale sulle due prossime scadenze.
    La prima sarà in occasione del voto del 12 e 13 dicembre al Parlamento europeo sul Trattato di liberalizzazione commerciale tra Europa e Giappone senza che il Parlamento italiano abbia potuto dire nulla su quanto prevede.
    La seconda occasione avverrà successivamente, sempre in Parlamento europeo, sul trattato con Singapore e quello con il Vietnam, cui l'Italia ha purtroppo dato un primo via libera tecnico. Nessuna consultazione è stata predisposta né in Parlamento, né con la Task Force.
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On. Di Maio, on. Salvini, on. Geraci, è urgente che diate seguito il prima possibile alle vostre promesse elettorali ed esercitiate la responsabilità che richiede la vostra carica.

Vi chiedo di portare il CETA in Aula con ampio anticipo rispetto alle prossime consultazioni europee, in vista delle quali ulteriori promesse suonerebbero strumentali e di respingere l'ipotesi di procedere alla firma di altri Trattati che non garantiscono i diritti umani, il lavoro e l'ambiente, la stessa vita di noi cittadini.

Paolo D'Arpini - Coordinatore Rete Bioregionale Italiana 
Treia, 26 novembre 2018

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Comitato StopTTIP/Stop CETA 

1 commento:

  1. Commento di Emilia: “Parallelamente in corso azione politica del Canada sulla Commissione europea alla quale  chiede ragione sul mancato uso del glifosato in alcuni Paesi europei e sulla lenta autorizzazione degli OGM. In seguito all'accordo USMCA (Trattato tra USA, Canada e Messico), i prodotti in entrata in Canada con Ogm non saranno identificabili con codici specifici, così, non saranno riconoscibili in uscita da Canada (anche verso l'Europa, se passa il CETA), per di più non ci sarebbe più l'origine del Paese di provenienza in etichetta...”

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