lunedì 22 giugno 2020

Resosconto di Caterina Regazzi dell'incontro "Bioregionalismo e Stati Generali dell'Ecosofia" tenuto a Tivoli il 20 e 21 giugno 2020


Biolago dell'Anio Novus di Tivoli - Foto di Paula Caccavale 

Ci sono delle occasioni particolari, le quali, per un motivo o per l'altro, restano scolpite più a fondo nella memoria. L'evento al quale io e Paolo, insieme ai cari amici, Chiara e Andrea, abbiamo partecipato il 20 e il 21 giugno 2020, a Tivoli all'Anio Novus, intitolato "Bioregionalismo e stati generali dell'Ecosofia" sarà senz'altro uno di questi.
Intorno al 21 giugno, nel momento del solstizio estivo, ormai celebrato da tanti e in tutte le salse, è sempre stato per noi, per Paolo da decenni, per me da quando ci siamo uniti nella vita e in molti intenti, circa 10 anni fa, un momento dedicato a fare un punto di una situazione globale, dell'uomo e dell'Ecologia profonda, del Bioregionalismo, della situazione della vita sulla Terra, e anche della nostra vita. E' un momento dedicato ad amici vicini e lontani, vecchi e nuovi, alla convivialità e al confronto su alcune delle tematiche che ci stanno a cuore.

Tornare dopo anni nel Centro Italia, grazie al nuovo amico Italo Carrarini, che tanto ha voluto e ha lavorato per questo incontro, è stato un po' come tornare alla nostra culla, in vicinanza delle nostre origini, mie e di Paolo. Io sono nata a Roma ormai 60 anni fa e quando ero nel grembo di mia madre ero stata a Tivoli, a Villa D'Este ed eravamo stati immortalati tutti e tre, con mio padre davanti ad una delle superbe fontane. 


Ci sarei tornata volentieri, ma il tempo era poco, il caldo era tanto e con esso la fiacca, almeno da parte mia, per cui mi è bastato andarci col pensiero.

Comunque la manifestazione è stata ricca di interventi sul Bioregionalismo con un occhio di riguardo alla bioregione che ci ospitava (la Valle dell'Aniene) sui Diritti della Natura e sulle attività, rispettose della natura che possiamo approfondire per vivere la nostra vita in pienezza, con la gioia nel cuore e con la salute nel corpo (raccolta delle erbe spontanee, produzione di almeno una parte del nostro cibo - panificazione), oltre a momenti d'arte di vario tipo. Tra i momenti più suggestivi l'inaugurazione di un'opera d'arte di Italo Carrarini, Giardino della Natura Profonda, costituita da lastre di travertino incise con i nomi di 36 bioregionalisti ed ecologisti profondi di oggi, deposte in mezzo ad un prato con l'erba che cresce e crescerà spontaneamente formando un tutt'uno con l'opera stessa. Pensate che tra quei nomi ci sono anch'io!


Dal punto di vista fisico per me queste due giornate sono state una bella prova: sono alquanto fiacca già da qualche tempo, il caldo e i vestiti stretti hanno fatto il resto. Fortunatamente non ho dovuto guidare grazie a Chiara Teloni e Andrea Biondi, che non finiremo mai di ringraziare. Il viaggio è stato lungo, sia all'andata, passando per Foligno e Spoleto, che al ritorno, per l'autostrada Roma - L'Aquila- Teramo, poi Civitanova - Macerata. C'erano un sacco di lavori che hanno rallentato notevolmente il viaggio.

I nostri ospiti, la famiglia di Italo Carrarini, con la moglie Manuela e la figlia Chiara sono stati gentilissimi e molto ospitali e li ringraziamo anche in questa sede.


Tra le numerose e interessanti relazioni,  di cui tutti gli abstract sono contenuti nei Quaderni di Vita Bioregionale *), ricordo l'introduzione al concetto di bioregionalismo, fatta da Paolo D'Arpini,   e diverse  situazioni esperienziali (per esempio con Sonia Baldoni e Stella Schiavon, le erbe ed il pane), etc. Durante l'evento  abbiamo incontrato vari amici che ci hanno scaldato ulteriormente il cuore: Marinella Gianaroli, Giuseppe Finamore, Lidia Bonura con la sua amica, Danilo, amico di Antonella Pedicelli che ci ha raggiunto per portarci i suoi saluti e doni, Antonio D'Andrea, Stefano Panzarasa con Maria Grazia, Benito Castorina, Marina e Marco...   ed altri amici venuti da varie parti d'Italia.  
Momenti belli, profondi, anche se brevi, in cui guardarsi negli occhi ci ha dato il senso del riconoscimento e della riconoscenza per la loro presenza e l'affetto.

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Un riconoscimento  particolare va fatto alla rivista del naturale "Terra Nuova", la prima in Italia ad occuparsi di bioregionalismo,  ed al suo direttore Nicholas Bawtree che pur non essendo presente  in carne ed ossa lo era con le numerose  riviste inviateci gratuitamente  da distribuire agli ospiti e con la sua azione di "media partner", tra l'altro Nicholas è tra i menzionati nelle steli del Giardino della Natura Profonda.   

Dopo il lungo viaggio di ritorno verso Treia e le telefonate di ringraziamento, necessarie ma sentite, un sospiro di sollievo per il termine dell' "impresa" con la consapevolezza che qualche piccolo mattoncino sia stato aggiunto per la costruzione della nuova Umanità.

Caterina Regazzi

      Rete Bioregionale Italiana 


*) Gli abstract degli interventi  tenuti al convegno "Bioregionalismo e Stati Generali dell'Ecosofia"   sono pubblicati sul numero specifico dei Quaderni di Vita Bioregionale: https://drive.google.com/drive/folders/1x2ZFm9dB815LWSloOC4Zap59zgzUSEmR


 Brevi video di Paula Caccavale:  





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