sabato 15 febbraio 2025

Lucoli. Bioterritorio e conservazione della biodiversità...

 


Siamo arrivati alla conclusione di un percorso di studio e caratterizzazione di alcune varietà di “frutti antichi” che vegetano nel Giardino della Memoria di Lucoli.

Esperti agronomi si sono cimentati sul campo in un lavoro realizzato in diciotto mesi che li ha visti impegnati a studiare le diverse fasi vegetative degli alberi da frutto: il frutteto si è trasformato in un laboratorio a cielo aperto.

La descrizione dell’aspetto delle piante è basata sul rilievo di caratteri morfo-fisiologici e costituisce un importante strumento di indagine della biodiversità agraria. Nel lavoro di raccolta di tutte le informazioni su di una singola varietà locale, la descrizione completa delle piante in esame (accessioni) rappresenta un passaggio fondamentale in quanto, utilizzando apposite metodologie di confronto, consente di caratterizzare, distinguere e identificare le varietà.

Gli strumenti che si sono utilizzati per realizzare tali descrizioni e, dunque, caratterizzazioni sono i descrittori relativi  alle diverse specie coltivate. Tali descrittori si riferiscono a caratteri altamente ereditabili e sono generalmente organizzati in schede composte da: una lista di descrittori, un elenco  di attributi per ciascun descrittore e fotografie che palesano il carattere osservato.

Il Piano Nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo ha posto una grande enfasi sul concetto di varietà locale intesa come “carattere prioritario e di alto valore socio-culturale”. Da ciò l’esigenza di identificare correttamente le varietà locali, a partire da un’accurata ricerca storico documentale volta a dimostrare il legame con il territorio di provenienza, ovvero con il bioterritorio, unico luogo dove può essere realizzata la loro conservazione.

Tutte le varietà allevate nel Giardino di Lucoli, ora MONUMENTO NATURALE REGIONALE, sono a rischio di estinzione per questo ci siamo posti il problema della loro corretta identificazione partendo innanzitutto da un’accurata ricerca storico-documentale volta a dimostrare il legame con il territorio di provenienza. La conservazione delle varietà locali non è realizzabile, se non nel bioterritorio, con le tecniche agronomiche dettate dalla tradizione rurale locale, in un rapporto strettissimo e di dipendenza reciproca, tra chi effettua la conservazione ex situ (banche del germoplasma) e chi salvaguarda e favorisce la conservazione on farm (NoiXLucoli è un coltivatore custode).

Siamo particolarmente orgogliosi dei risultati ottenuti, pubblicati sul nostro sito web, resi disponibili alla Regione Abruzzo e, tramite la collocazione di cartellini con QrCode su quarantaquattro piante, a tutti i visitatori che liberamente consulteranno la “biblioteca a cielo aperto” del Giardino della Memoria.

L’attività è stata realizzata partecipando al progetto TOCC del Mibact, competendo per un piccolo finanziamento (tutti i costi sono stati anticipati dalla nostra Associazione che non è capitalizzata), le risorse professionali coinvolte ci hanno aiutati richiedendo dei compensi commisurati a dei volontari e le ringraziamo. In modo particolare citiamo: Il Dott. Pietro Massimiliano Bianco (Ecologo, naturalista, ricercatore, educatore ed autore dello studio sui “frutti antichi” dell’Abruzzo per conto dell’ISPRA), Il Dott. Marco Tiberti (Agrotecnico laureato e Presidente dell’Associazione European Consumers APS), Adelmo Togliani (regista, che ha realizzato il video divulgativo sul Giardino della Memoria), il Dott. Donato Domenico Silveri (già Funzionario Esperto Tecnico della Regione Abruzzo che ha realizzato le perizie sulle schede varietali).

 


Fonte: https://www.noixlucoli.it/2025/02/11/ii-concetto-di-bioterritorio-e-di-caratterizzazione-e-conservazione-delle-varieta-locali/?

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