Bosco di castagne secolari, in solitudine (Foto di Gustavo Piccinini)
Cari Saul/Paolo, Caterina e amici…
oggi vi voglio parlare di solitudine, perché credo che questa sia una delle condizioni più vissute in questa nostra attuale società cosiddetta del “benessere”.
Ci sono due categorie che ne soffrono più di ogni altra: le donne single e gli anziani.
Prendiamo la prima. Vi siete accorti che non esistono più occasioni di incontro? Una volta uscite fuori dalla scuola, le donne che non hanno la fortuna di trovare un lavoro, si ritrovano da sole in casa dei genitori per moltissimi anni (a volte anche per tutta la vita), perché diventa difficilissimo trovare qualcuno con cui condividere la propria esistenza…
Del resto, quali sono le occasioni per conoscere nuovi amici?... la rete di internet? …mh.. non mi fido… si leggono sempre più spesso esempi veramente inquietanti di persone conosciute in rete che poi si sono rivelate pericolose…. no.. quella della rete secondo me non è una soluzione!
Una volta, mi ricordo che si facevano delle feste in casa, dove si invitavano amici e amiche, si preparavano dei panini o dei dolci tutto fatto in casa e si ascoltava della musica insieme. Si parlava o si suonava la chitarra, e qualche volta si cantava in coro….il divertimento era veramente assicurato!... Oggi tutto questo non esiste quasi più ed è un vero peccato!
Le amicizie poi sono sempre più rare… non esiste più nessuno che ti invita a casa sua per un pranzo (mi riferisco a qualcuno che cucina qualcosa di buono per te impiegando magari qualche ora) o per passare insieme un pomeriggio a guardare un bel film. Tutti vanno di corsa e nessuno ha più tempo per nessun altro…. Ma se analizziamo la nostra vita, il nostro tempo molto spesso è sprecato, ve ne siete accorti? Ci sono tante cose che potrebbero impreziosire la nostra vita, ma che vengono sempre rinviate ad un altro momento ad un “dopo” che non arriva MAI! Se noi analizzassimo le cose che facciamo durante la giornata, fateci caso, quanto tempo è dedicato a noi stessi?... Alle cose che amiamo?... (e ce ne sono tante, vi assicuro, per ciascuno di noi…).
Conosco moltissime donne sole, di tutte le età, donne intelligenti, brillanti, artiste, donne che amano la vita ma che non possono condividerla con nessuno, perché è difficilissimo incontrare qualcuno in modo spontaneo e ciò perché abbiamo costruito una società veramente priva di spazio per la condivisione e naturalmente tutto questo, a maggior ragione, vale anche per gli anziani!
Qualcuno di voi sa per caso quanti anziani trascorreranno il ferragosto da soli in casa in una città caldissima, ad esempio come Roma? (…ma le città caldissime in Italia sono veramente tante) Nessuno, vi assicuro andrà a trovarli, meno che mai i figli o i nipoti, i quali si trovano comodamente al mare o in montagna a villeggiare ce ne sono troppi di casi come questi e vi sembra una bella società quella in cui è certificata la presenza di milioni di persone anziane, immobili di fronte alla televisione, come fantasmi inermi, che vivono soltanto in attesa della loro fine?
Al contrario di quanto si pensi, la loro compagnia è preziosa… Essi sono la memoria storica della nostra società, le loro vite sono state una traccia importante della nostra storia, ed i loro racconti possono aiutare tutti noi a capire meglio chi siamo e in che direzione andiamo. Probabilmente se ci conoscessimo meglio, potremmo sperare di offrire ai nostri posteri una società migliore a nostra misura e non a misura di sigle astratte dietro le quali non troveremo mai nessun cuore che batte…
Se dunque non c’è spazio per le donne e non c’è spazio per gli anziani… allora mi chiedo, per chi c’è spazio in questo mondo?
Lidia
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