Lo Space Telescope ha individuato un nuovo tipo di pianeta. Più grande della Terra ma più piccolo di Urano, si presenta come un mondo di acqua avvolto da una spessa atmosfera di vapore fumante.
L’oggetto in questione si chiama GJ 1214b e venne scoperto nel 2009. Ha un diametro 2.7 volte quello della Terra e pesa circa 7 volte di più. Rivolve attorno a una nana rossa in 38 ore e dista da lei circa 2 milioni di chilometri. La temperatura del pianeta dovrebbe aggirarsi intorno ai 230 °C.
Astronomi francesi hanno utilizzato la WFC3 dello Space Telescope per studiare il pianeta durante un suo transito davanti alla stella. In quelle condizioni la luce stellare è filtrata dall’atmosfera del pianeta e dona importanti informazioni sulla sua composizione. Si è utilizzata la banda infrarossa, dato che la foschia è più trasparente a questa lunghezza d’onda che a quella della luce visibile.
Lo spettro si è mostrato senza particolari caratteristiche lungo un ampio intervallo di lunghezze d’onda, in ottimo accordo con un modello atmosferico molto denso formato da vapor d’acqua.
Conoscendo la massa e il diametro del pianeta, si è potuta calcolare facilmente la densità che è risultata pari a 2 g/cm3. Ricordiamo che la Terra ha una densità di 5.5 g/cm3, mentre l’acqua ha una densità di 1 g/cm3. Ne consegue che il pianeta dovrebbe possedere una quantità d’acqua ben più alta di quella terrestre e molta meno roccia.
L’alta temperatura e l’alte pressione potrebbero formare materiali acquosi veramente esotici per noi, come “ghiaccio caldo” o “acqua superfluida”. Un mondo veramente alieno per le nostra esperienza normale.
Si ipotizza che GJ 1214b si sia formato più lontano dal suo sole, dove il ghiaccio d’acqua era abbondante, e che successivamente abbia iniziato una migrazione verso il centro del sistema stellare. Durante questo viaggio sarebbe passato attraverso la zona abitabile dove la temperatura superficiale sarebbe stata simile a quella terrestre. Quanto tempo sia restato in quelle condizioni non è dato sapere, ovviamente.
Potremmo chiederci: “Abbastanza per creare qualche forma primitiva di vita?” e ancora “Cosa sarà successo a quegli organismi quando l’acqua ha cominciato a bollire e trasformarsi in vapore?”. Magari, nelle profondità degli oceani ribollenti potrebbero esistere nicchie abbastanza fredde… Basta così… fermiamoci alla realtà dei fatti: un mondo coperto d’acqua che si comporta in modo a noi ben poco conosciuto.
Ovviamente, questo straordinario pianeta è già stato inserito tra i primi candidati da osservare con il nuovo James Webb Space Telescope, che volerà entro il prossimo decennio.
Pesci, pesci, pesci…. e speriamo che non siano muti come i nostri!
A cura di Vincenzo Zappalà
Fonte astronomia.com
Esplorazione - Dipinto di Franco Farina
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