martedì 11 giugno 2013

Cambiamento climatico, pollini e salute.. ed il monitoraggio biologico

Dipinto di Franco Farina

Cambiamento climatico, pollini e salute - Il monitoraggio aerobiologico alla luce dei cambiamenti climatici: aspetti ambientali e sanitari

E' il titolo del convegno organizzato dall'ARPA Emilia Romagna e dalla Regione emiliana che si è tenuto il 10 giugno 2013 a Bologna. Un momento importante per fare il punto su una situazione che sempre di più vede coinvolti milioni di cittadini europei.

Questi i temi che sono stati trattati:

I cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico determinano una complessa problematica che coinvolge diversi ambiti e ha notevoli ricadute sulla popolazione, fra queste anche un aumento esponenziale delle allergie, soprattutto delle pollinosi: il fenomeno interessa oggi circa 5 milioni di italiani. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esiste una correlazione positiva tra presenza di inquinanti in aria e aumento delle pollinosi, mentre non è ancora chiara l’interazione e la sinergia fra inquinamento dell’aria, variazioni climatiche, aumento delle temperature e fenomeni allergici. Per rispondere a questo problema è necessario approfondire le conoscenze sulla dinamica dei fenomeni e la loro variabilità storica.

Da alcuni anni è operativo un sistema di monitoraggio e previsione dei pollini allergenici (dal 1998 regionale su iniziativa dell’Arpa e successivamente nazionale grazie al coinvolgimento di Ispra e del sistema delle agenzie per l’ambiente), finalizzato a fornire informazioni ai centri sanitari e ai cittadini per limitare l’impatto delle pollinosi.

Considerando i cambiamenti climatici e sociali in atto, appare necessario effettuare un ulteriore sforzo per adattare il sistema di analisi, previsione, divulgazione ed educazione, alla variazione delle caratteristiche ambientali e degli stili di vita. Il progetto triennale "Il monitoraggio aerobiologico alla luce dei cambiamenti climatici: Aspetti ambientali e sanitari", finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e guidato da Arpa, ha indagato su queste tematiche, evidenziando le interazioni e le sinergie fra i cambiamenti climatici, l’inquinamento e le "emergenze annuali" dovute a fenomeni allergici, analizzando l’estensione dei modelli previsionali di diffusione delle fonti polliniche, alle diverse condizioni climatiche e alla posizione geografica, e valutando l’utilizzo dei dati pollinici e sporologici per la prevenzione del rischio allergologico e la determinazione del rapporto di causa-effetto tra l’agente scatenante e la patologia allergica, in collaborazione con Ausl di Bologna.


Il progetto mira a diffondere capillarmente i dati del monitoraggio aerobiologico a strutture sanitarie (ospedali, poliambulatori, centri di medicina generale, Cup ecc.) e ai medici di base e specialisti dell’Azienda Usl di Bologna.

Arpat

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