Dipinto di Franco Farina
Cambiamento climatico, pollini e salute - Il
monitoraggio aerobiologico alla luce dei cambiamenti climatici: aspetti
ambientali e sanitari
E' il titolo del convegno
organizzato dall'ARPA Emilia Romagna e dalla Regione emiliana che si è tenuto il 10 giugno 2013 a Bologna. Un momento importante per fare il punto su una situazione
che sempre di più vede coinvolti milioni di cittadini europei.
Questi i temi che sono stati trattati:
I cambiamenti climatici e
l’inquinamento atmosferico determinano una complessa problematica che coinvolge
diversi ambiti e ha notevoli ricadute sulla popolazione, fra queste anche un
aumento esponenziale delle allergie, soprattutto delle pollinosi: il fenomeno
interessa oggi circa 5 milioni di italiani. Studi recenti hanno infatti
dimostrato che esiste una correlazione positiva tra presenza di inquinanti in
aria e aumento delle pollinosi, mentre non è ancora chiara l’interazione e la
sinergia fra inquinamento dell’aria, variazioni climatiche, aumento delle
temperature e fenomeni allergici. Per rispondere a questo problema è necessario
approfondire le conoscenze sulla dinamica dei fenomeni e la loro variabilità
storica.
Da alcuni anni è operativo un
sistema di monitoraggio e previsione dei pollini allergenici (dal 1998
regionale su iniziativa dell’Arpa e successivamente nazionale grazie al
coinvolgimento di Ispra e del sistema delle agenzie per l’ambiente),
finalizzato a fornire informazioni ai centri sanitari e ai cittadini per
limitare l’impatto delle pollinosi.
Considerando i cambiamenti climatici
e sociali in atto, appare necessario effettuare un ulteriore sforzo per
adattare il sistema di analisi, previsione, divulgazione ed educazione, alla
variazione delle caratteristiche ambientali e degli stili di vita. Il progetto triennale "Il monitoraggio
aerobiologico alla luce dei cambiamenti climatici: Aspetti ambientali e
sanitari", finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e guidato da
Arpa, ha indagato su queste tematiche, evidenziando le interazioni e le
sinergie fra i cambiamenti climatici, l’inquinamento e le "emergenze
annuali" dovute a fenomeni allergici, analizzando l’estensione dei modelli
previsionali di diffusione delle fonti polliniche, alle diverse condizioni
climatiche e alla posizione geografica, e valutando l’utilizzo dei dati
pollinici e sporologici per la prevenzione del rischio allergologico e la
determinazione del rapporto di causa-effetto tra l’agente scatenante e la
patologia allergica, in collaborazione con Ausl di Bologna.
Il progetto mira a diffondere
capillarmente i dati del monitoraggio aerobiologico a strutture sanitarie
(ospedali, poliambulatori, centri di medicina generale, Cup ecc.) e ai medici
di base e specialisti dell’Azienda Usl di Bologna.
Arpat
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