mercoledì 1 gennaio 2014

Spilamberto – Resoconto della Notte senza Tempo – Dal 31 dicembre 2013 al 1 gennaio 2014


… ed anche stavolta la magia della Notte senza Tempo si è compiuta….. come al solito prima dell’evento (a me) sembra che non debba mai succedere niente, ma poi i minuti passano, l’ora si avvicina, arrivano le persone giuste, quelle che il destino ci manda e tutto si srotola come in un sogno e si colgono emozioni, sempre le stesse, ma sempre nuove: l’affetto per chi ci sta accanto sempre, e quello per quelli che incontriamo nell’occasione, siano essi vecchi amici e amiche (Antonella, Maria, Maurizio, Irvanna, Marisa, Rina, Massimo, Matteo), giovani donne ed uomini incontrati solo raramente (Roberta, suonatrice di organetto, Paola e un giovanotto di 51 anni appena compiuti di cui mi sfugge il nome) o giovanissimi e meno giovani “nuovo arrivi” (Lucia – grazie Lucia di averci fatto compagnia in questa notte!), Edgard (si, come il maggiordomo degli Aristogatti, che vorrei proprio rivedere), suonatore di cornamusa, uscito chissà da dove, ma che sembrava aver conosciuto tutto e tutti in un passato abbastanza remoto.
La cena a casa di Irvanna (a San Cesario) è stata abbondante per chi voleva rimpinzarsi. Noi quattro temerari che dovevamo – volevamo andare a fare la passeggiata notturna al fiume Panaro non ci siamo troppo appesantiti. Io ho solo fatto “il pieno” di zeppole, ciambelle di origine campana, fritte, squisite preparate con arte e vecchia pratica da Antonella e Irvanna. Noi avevamo cucinato le lenticchie, piccanti al punto giusto (bravo Paolo!), che non possono mancare nel cenone di fine – inizio d’anno.
Poi, dopo aver scritto e letto i pensierini di buon auspicio per il nuovo anno (vedi sotto) ed esserci accomiatati dagli altri presenti, noi quattro (io, Paolo, Maria, Lucia) ce ne siamo andati, accompagnati dalle note di commiato dell’organetto di Roberta.
Abbiamo raggiunto l’inizio del percorso stabilito, alla rotonda Odorici in fondo a Via Gibellini. La luna non c’era, non si vedeva assolutamente, ma il cielo era egualmente luminoso, terso e stellato. C’era una certa dose di illuminazione di origine antropica per cui abbiamo camminato per un bel po’ senza bisogno di accendere torce. 
Arrivati contro al fiume abbiamo svoltato a sinistra e proseguito nel cammino, parlottando un po’, tra frequenti silenzi e gli scoppiettii dei botti che cominciavano a farsi più numerosi. A Modena doveva essere stata emanata un’ordinanza contro l’uso dei botti, ma qui sono ancora permessi. E hanno cominciato a vedersi, sia a destra (verso San Cesario) che a sinistra (Spilamberto), i fuochi d’artificio e qua e là anche quelle piccole lanterne volanti (dicono che le vendono i cinesi, ma che sono un po’ pericolose, non si sa dove vadano a finire e potrebbero anche provocare bruciature e piccoli incendi – quindi meglio lasciarle perdere).

In men che non si dica siamo arrivati sotto al ponte di Spilamberto e lì abbiamo compiuto il nostro piccolo rito: Paolo ha acceso alcuni legnetti facendo un piccolissimo fuocherello dove abbiamo bruciato i nostri pensierini relativi alle cose di cui ci vogliamo liberare, abbiamo acceso alcuni incensi e siamo rimasti per un po’ lì in silenzio a meditare….. Paolo ha raccontato che quando si trova in questi momenti pensa alle possibilità di sopravvivere dell’uomo senza più nulla di materiale a cui affidarsi: dormire sotto quel ponte, doversela cavare nell’ambiente, così come fanno gli animali selvatici, che non hanno una casa, un lavoro, un conto in banca….
Esaurita la fiamma abbiamo proseguito svoltando verso il paese e facendo una breve sosta davanti alla casa di Ivaldo, il nostro orticoltore preferito, ma abbiamo visto tutto spento, c’era solo una flebilissima luce, forse un televisore, e non ce la siamo sentita di disturbare. 

Abbiamo quindi attraversato tutto il paese: una bella sorpresa è stata trovare, all’interno della Chiesa di Sant’Adriano (da cui sentivamo uscire voci) numerose persone, presumibilmente della comunità di cingalesi cattolici, riuniti ad ascoltare un sermone, silenziosi ed attenti. La lingua in cui l’officiante si esprimeva era per me assolutamente sconosciuta, evidentemente la loro lingua madre. Era quasi l’una di notte ormai, e la cosa ci ha fatto stupore, a quell’ora e in una giornata che solitamente per i cattolici non è festa comandata. Cosa strana davanti all’ingresso della chiesa abbiamo trovato le braci di un focherello acceso sopra un tegame di cucina… (avevano avuto la nostra stessa idea) e lì a fianco abbiamo lasciato un incensino acceso.
Dopo un giro fino alla piazza, ci siamo diretti verso casa, facendo la strada che percorriamo abitualmente con Paolo durante le nostre passeggiate.
Non c’era anima viva per strada e mi sono immaginata come sarebbe bello se le persone, invece di stare ognuna dentro le proprie case o nei locali pubblici, pieni di luci e rumori, uscissero all’aperto per scambiare sorrisi, saluti, auguri e abbracci con i vicini di casa o i semplici passanti.

E’ un peccato che le strade siano così vuote, ma ho la speranza che le cose comincino a cambiare…. a cominciare dalla riscoperta della fratellanza…. è il mio augurio per il 2014!
Giunti a casa ci siamo riscaldati Il corpo con una tisana bollente al rosmarino e zenzero e il cuore (che era già comunque bello caldo) con un canto di OM NAMAH SHIVAYA, assieme alla dolce Magò, felicissima di vederci tornare.
Caterina Regazzi


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Pensierini di buon auspicio per il nuovo anno:

“Amicizia musica serenità salute danza viaggi”
“Un augurio ed un auspicio di un anno di semplice serenità in un mondo così troppo complesso”
“Rivolgo il mio pensiero ed augurio alle persone sole e sofferenti che mali fisici e concreti. Per l’anno prossimo mi auguro e prefiggo di continuare con spirito aperto le mie ricerche e di riempirmi delle mie nuove verità, per gioire e donare serenità. Mi auguro di potermi esprimere e comunicare me stessa in relazioni luminose”
“Ritrovare veri valori: amore, amicizia, sincerità, consapevolezza”
“Auguro a tutti noi salute e serenità, che il nuovo anno sia foriero di crescita spirituale.. per ognuno di noi”
“Tutte le persone che sono qui… Le avute accanto in momenti terribili…. E sono tutte qui. Grazie! P.S. Vi voglio anche nel 2014″
“Bella la passeggiata tra gli anni… e la curiosità m’assale… Auguri!”
“E’ bello stare con la gioventù..”
“Auguri a tutti di tanta serenità”
“L’anno nuovo sta arrivando, noi ci stiamo preparando: ogni giorno una scoperta, con la mente bene aperta. Presta sempre l’attenzione per le bestie e le persone, fai per bene il tuo dovere e le cose più leggere, ogni cosa può contare, ogni pezzo va a sommare, senza fare nessun danno, costruiamo un buon anno”
“Che sia un anno in cui non cambia solo un numero ma tutti i numeri. Ripartiamo da 0 – anno nuovo, vita nuova!”

1 commento:

  1. Molto bella la notte del nuovo anno 2014 senza tempo coperta di stelle con la promessa di nuovi propositi su botti e fiammelle di nuova speranza che si al zono al cielo di Spilimberto
    Eh in puella nntte eternamentde magica c'ero anch'io con ìl mio spirito che viaggia nel tempo e nello spazio affinche i miei e i Vostri sogni si realizzano sotto puel cielo eterno stellato
    pnetalc da Verona

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