Treia. Campagna vista fra le colonne
(per evitare la vista dei pannelli fotovoltaici a terra)
C'è una frase bellissima nella poesia di Holderlin dedicata al mare: "il tempo non disegna rughe sulla tua fronte azzurra.."
Il senso è che, malgrado i cambiamenti delle coste, lo sprofondare di isole ed il distaccarsi di continenti, la bellezza del mare, in quanto espanso, è rimasta integra, sempre giovane... La stessa cosa potrebbe dirsi della terra, anch'essa subisce erosioni e smottamenti, innalzamenti e cadute... ciò che in alto sale poi in basso scende... in questa danza è disegnata tutta la magia dell'orografia terrestre,
l'ambiente naturale è bello perché tale.
Di solito sono degli incidenti, dei terremoti guerre o simili che
distruggono una parte della nostra storia... ma che dire quando ciò avviene volontariamente nel tentativo maldestro di "modernizzare o migliorare l'ambiente urbano"?
C'è un proverbio che dice "il meglio è nemico del bene..." e lo trovo estremamente vero e saggio. Forse Luigi Santalucia, ex sindaco di Treia, che ha iniziato i lavori dell'attracco meccanizzato prima di dimettersi, dovrebbe conoscerlo, o forse no!? Distruggere un sentiero urbano nel verde che
è una parte della visione memorizzata di Treia, per rendere
accessibile un costruendo "ascensore con montacarichi" a chi gioverebbe....? Non lo so. Spese mastodontiche solo per poter arrivare vicino all'ascensore in macchina? Per accorciare un percorso di 50 metri? E per quali turisti?
E poi l'ascensore (previsto fra i parcheggi Valchiusa ed il centro storico) funzionerebbe sempre? Ci sarebbe sempre elettricità e non servirebbe comunque una costante e continua manutenzione? Non sarebbe magari più elevato il rischio di incidenti?
Treia non merita questi progetti devastanti, anche se dopo
l'impestamento da fotovoltaico a terra, che ha deturpato il paesaggio, ci si può aspettare di tutto.
Ma ancora qualcosa si potrebbe fare, a Treia, visto che i lavori sono stati interrotti -per impossibilità di utilizzare i fondi bloccati dal patto di stabilità- e (tra l'altro) non si tratta di finanziamenti "gratuiti", bensì di un prestito (della cassa depositi e prestiti) ... che va ripagato da parte del comune, ovvero dei cittadini... Però saremmo ancora in tempo a fermare la cosa.. basterebbe ritirare il progetto e
riempire le buche che sono state finora scavate e finirla lì...
Spero che la futura amministrazione comunale di Treia rifletta su questa cosa.
Paolo D'Arpini - bioregionalismo.treia@gmail.
Rete Bioregionale Italiana
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