Ancona, la città dove sorge e tramonta il sole
L'IPCC
(
Intergovernmental
Panel on Climate Change
) nel
1994 aveva informato i governi e gli scienziati del pianeta sul
rischio di un clima fuori controllo.
Allora aveva posto tre momenti o
fasi per cercare di bloccare l'eccessivo riscaldamento del pianeta.
Il primo era l'informazione sul problema del Global Warming da
diffondere ai cittadini, iniziando dalle scuole; il secondo la
limitazione delle emissioni di gas serra nell'atmosfera; il terzo,
"estrema ratio", era quello di prepararsi, ormai sconfitti,
ai fenomeni catastrofici indotti dai cambiamenti climatici, adottando
sistemi di difesa appropriati.
Il
primo step è stato abbondantemente completato: televisione, cinema e
pubblicazioni in vent'anni sono riusciti a sensibilizzare l'umanità
sui cambiamenti climatici in ogni latitudine della Terra. Si può
dire che questa prima fase sia stata positiva. Purtroppo sulla
mitigazione climatica e, quindi, sulla riduzione dei gas serra in
atmosfera abbiamo fallito su tutti i fronti, iniziando dal protocollo
di Kyoto, fino a giungere al disinteresse degli stessi USA e delle
nazioni emergenti. Alla fine non è rimasto che preparaci
all'inevitabile.
E' nata così in Europa la SNA, ossia la Strategia
Nazionale Adattamento. Ogni Paese europeo sta predisposto piani di
difesa e prevenzione alle calamità naturali prodotte dal clima fuori
controllo.
In Italia l'unico comune che si è attivato sui piani di
SNA al momento risulta essere Ancona (Regione Marche).
Gli
scienziati ci dicono che tra meno di quarant'anni la temperatura
media terrestre aumenterà di 2 se non 3 gradi.
Quello che sta
accadendo sotto i nostri occhi è dovuto ad un solo grado di aumento
della temperature terrestre avvenuto in questi ultimi 30 anni.
Immaginate cosa potrà accadere a tutto il clima del pianeta quando
tra qualche anno avremo superato i 2 gradi in più di temperatura.
Non
è più tempo di pensare a politiche di emergenza sperando che
fenomeni estremi meteo, come quello accaduto recentemente in
Sardegna, rappresentino solo un episodio del passato che non si
verificheranno più. Bisogna essere realistici e agire di
conseguenza. Purtroppo la carta dei rischi su cui noi oggi possiamo
lavorare per la prevenzione, risale a quando la temperatura della
Terra era inferiore di un grado e, quindi, non erano previsti
fenomeni come "le bombe d'acqua", venti ad oltre 190 kmh,
prolungate siccità, andirivieni di ghiaccio e acqua in poche ore
sulle nostre montagne che finiscono per sgretolare le rocce,
innalzamento dei mari, ecc.
(Fonte: A.K.)
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