sabato 17 marzo 2018

Bioregionalismo - Politiche territoriali e progetto bioregionale


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Il progetto della Bioregione 
Accennata la complessità multidimensionale del tema, si può pensare di realizzare una matrice sistemica con le azioni del progetto della Bioregione particolareggiate e reinterpretate secondo un contesto attuale e culturalmente a noi vicino. Tale matrice rielabora un modello descrittivo esistente per lo studio dei processi di trasformazione del paesaggio agrario (Marino, Cavallo, 2009 e Barbera, Biasi, Marino, 2012), riprendendone alcune categorie interpretative, aggiungendone di nuove e declinandole secondo le componenti del “sistema paesaggio”: sistema ambientale, sistema economico, sistema socioculturale e sistema insediativo. Il prodotto ottenuto è una matrice volutamente non definitiva che non tende all’esaustività, ma che si pone l’obiettivo di chiarire concettualmente le singole azioni e, soprattutto, di definire le relazioni tra le parti delle numerose declinazioni progettuali della Bioregione.


Le categorie scelte per descrivere il progetto della Bioregione sono le seguenti: 
− Connessione, per descriverne la configurazione spaziale;
− Diversità e multifunzionalità, per delinearne la qualità dei sistemi in termini di caratteri e funzioni; 
− Complessità, che in questo caso va a individuare la sovrapposizione dei sistemi;
− Sostenibilità, che qui racconta le modalità di gestione delle risorse locali; 
− Resilienza, che inserisce la dimensione temporale e adattiva nel contesto della Bioregione, per descriverne la prospettiva intenzionale sul lungo termine e la sua capacità intrinseca di ragionare per scenari e possibilità. 


Nel corso delle tre annualità progettuali, la ricerca del team Politiche Territoriali si è sviluppata con due fasi differenti. Una prima e consistente parte (responsabile Prof. R. Bonisolli) ha riguardato l’analisi comparata delle banche dati esistenti e la strutturazione di atlanti cartografici dei principali strumenti di pianificazione a scala regionale e provinciale (sia di tipo descrittivo normativo, che strutturali), andandone ad individuare limiti e contraddizioni. 

La seconda parte (responsabile Prof. A. Longo) ha portato alla realizzazione di un “quaderno di lettura del progetto”, il quale si prefiggeva principalmente tre obiettivi:
(i) Ricostruire una definizione multidimensionale del bioregionalismo, attraverso lo studio dello stato dell’arte sul tema come quadro di riferimento teorico in cui si collocano le singole azioni di progetto; 
(ii) Proporre una ricucitura tra settori e competenze differenti, grazie alla rilettura complessiva del progetto con un approccio sistemico e territoriale;
(iii) Individuare i riscontri spaziali dell’applicazione del bioregionalismo all’area metropolitana di Milano, collocando il progetto all’interno di un quadro dimensionale collaudato, di esperienze di cura e gestione del territorio che sperimentano già da tempo l’incontro tra urbanistica e saperi durevoli e che mettono in atto un approccio integrato agli spazi aperti della città.


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(Fonte: http://www.bioregione.eu/)


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