venerdì 23 marzo 2018

Cultura ancestrale e sangue mestruale....


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Uno dei legamenti più utilizzati e creduti potenti nelle locali pratiche magiche legate alla cultura contadina è quello con l'utilizzo di sangue mestruale. Per legare a sé un uomo, la donna (direttamente o sotto la guida della “masciàra”) deve offrirgli una bevanda contenente il proprio liquido mestruale. Sino a tempi recenti è sopravvissuta in loco l'usanza, molto temuta dagli uomini, di versare alcune gocce di sangue mestruale nel caffè offerto alla “vittima”. 
Come spiega la Gimbutas, sin dall'antichità al sangue mestruale è stata data una forte valenza magica essendo stato identificato dalle antiche popolazioni come il simbolo potente della creazione. Nel mito di Demetra , la dea compie, anteponendo ad esso formule sacre e segrete, un antico rito (prerogativa anche delle sue sacerdotesse) che consiste nello spargere sulla terra il sangue mestruale mescolato a saliva, al fine di aprire le viscere dell'Ade (mentre è alla ricerca di sua figlia Persefone). Tale rito era utilizzato dalle stesse sacerdotesse per evocare Demetra. Il sangue mestruale è la prova fisica di un Mistero che ha governato un mondo pacifico per millenni, è la prova tangibile della nostra connessione con la Terra e i suoi Cicli Naturali, è la prova che le donne rappresentano ancora oggi il punto d’accesso fra cielo e terra. 
Il ciclo mestruale in tempi più "recenti" è diventato un tabù, ce lo hanno fatto credere, ci crediamo noi in primis e perpetuiamo questa falsa credenza di madre in figlia, di generazione in generazione.
Noi stesse ci rapportiamo con esso come se fosse qualcosa da nascondere, da tenere segreto, come se “non esistesse”. Lo trattiamo come un evento fastidioso da normalizzare a qualsiasi costo. Non è più quell’evento straordinario che celebra la Femminilità, ma qualcosa da trattare come se non esistesse.Il ciclo mestruale è un tabù religioso: Per moltissime religioni la donna durante il ciclo è considerata immonda.
Anche la religione cristiana è piuttosto chiara, in merito: ecco alcuni versetti biblici tratti dal libro Levitico 15,19-31 “Quando una donna abbia flusso di sangue … la sua immondezza durerà sette giorni; chiunque la toccherà sarà immondo fino alla sera. Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua immondezza sarà immondo…. Se l’uomo si trova sul giaciglio o sul mobile mentre essa vi siede, per tale contatto sarà immondo fino alla sera. Se un uomo ha rapporto intimo con essa, l’immondezza di lei lo contamina… Quando essa sia guarita dal flusso, conterà sette giorni e poi sarà monda. L’ottavo giorno prenderà due tortore o due colombi e li porterà al sacerdote… Il sacerdote ne offrirà uno come sacrificio espiatorio e l’altro come olocausto e farà per lei il rito espiatorio, davanti al Signore, per il flusso che la rendeva immonda.” 
La donna sanguina, lo fa ogni mese, ma non muore. Tutti i mesi ricorda in maniera naturale il ciclo della vita, tutti i mesi nasce, muore, e rinasce.Questo rende il sangue Femminile un potentissimo mezzo per propiziare, celebrare, nutrire. E’ la prova della Vita, dell’esistenza della Vita, della ciclicità della Vita.Il flusso mestruale faceva parte del Mistero della Vita e gli uomi ci si approcciavano ad essa in maniera misterica, si accordavano energeticamente ai flussi vibrazionali del Sangue Femminile, ne venivano arricchiti solamente avvicinandosi.
In antichità le donne usavano stare insieme durante il ciclo, condividendo passioni, creatività, canti, ed erano talmente allineate che il ciclo avveniva in loro in maniera omogenea, tutte nello stesso periodo, di luna piena o di luna nuova. In quel momento i poteri erano al massimo, le percezioni allargate, e in proprio in quei momenti si emettevano oracoli, leggi tribali, decisioni.Scopriremo presto che in quei magici giorni davvero potremo fare cose straordinarie, e riscoprire quindi una Femminilità più Profonda, più ampia, e in accordo con i Cicli Naturali della Terra, la nostra Grande Madre.

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(Fonte: Qùantic Magazine)

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