sabato 28 luglio 2018

Dall’economia lineare a quella circolare...


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Se l’attuale situazione critica del nostro pianeta è attribuibile in gran parte alle attività umane e, in particolare, ai suoi modelli di sviluppo, sarà necessario rivedere tutti quei processi, sociali, finanziari ed industriali che, dalla nascita dell’era industriale ad oggi, hanno rappresentato l’unica certezza di sviluppo delle nostre società. Se tale sviluppo, però, ci ha portato a questo disastro ambientale è necessario trovare un’idea, un correttivo, una soluzione, capaci di evitare l’irreparabile. 

Quindi puntare subito su modelli di sviluppo alternativi, verso quelli che da tempo si chiamano “Sviluppi Responsabili”, non più distruttivi nei confronti dell’ambiente, ma più attenti, non solo degli equilibri tra uomo e natura, ma della stessa dignità dell’uomo. Solo in questo modo si riuscirà ad evitare di finire nel gorgo del disastro climatico e ambientale. Non c’è più tempo per proposte, idee, progetti per modelli socio economici alternativi all’attuale, è ora di agire, è un’esigenza di sopravvivenza. 

Accademia Kronos, una delle organizzazioni leader in Italia sullo studio e prevenzione cambiamenti climatici già a partire dal 1997, ha sempre invitato istituzioni, istituti scientifici, politici a non attendere l’irreparabile, ma ad agire tempestivamente verso la mitigazione climatica. E’ passato del tempo prezioso e solo oggi scienziati, politici e big del pianeta si sono resi conto del rischio reale che sta correndo tutta l’umanità. Sono stati persi più di 20 anni in parole, studi inutili, litigi tra superpotenze, ambiguità e generale disinteresse. 

Il Protocollo di Kyoto è stata l’unica risposta, una blanda risposta che prevedeva di abbassare le emissioni di gas serra in atmosfera di appena il 7%. Oggi invece per scongiurare l’aumento della temperatura globale di altri 2 gradi, si parla di abbassare tale emissione dal 50 al 70%. Una bella differenza rispetto ai limiti dettati dal Protocollo di Kyoto. Un obiettivo questo che tuttavia resterà relegato nei sogni perché ciò vorrebbe dire stravolgere il concetto di società industriale come la concepiamo oggi. 

Ma a Parigi, a dicembre del 2015, è stato deciso di salvare questa civiltà evitando di superare i + 2° C. di temperatura, si perché se assistiamo oggi ai disastri ambientali sul nostro pianeta innescati solo da meno di un grado di temperatura in più, pensiamo quando supereremo i + 2 gradi ed oltre. Accademia Kronos più che informare il pubblico, allertare le autorità, invitare i governi ad invertire questa marcia verso l’ecocatastrofe, non può fare di più. 

Ci si appella quindi alla sensibilità delle persone, dei popoli del pianeta perché facciano pressione presso i loro amministratori e politici per avviare scelte importanti in nome di un futuro migliore, più dignitoso e vivibile, abbandonando per sempre le logiche egoistiche del profitto a tutti i costi che ancora oggi sostengono le obsolete, inquinanti e distruttive società industriali di questo pianeta. 

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A.K. Informa n. 30

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