lunedì 16 luglio 2018

Resoconto della Festa della Socializzazione alla Valle degli Elfi, del 13/ 14/ 15 Luglio 2018 - A cura di Giuseppe Finamore



Iniziamo testimoniando la grande presenza alla riunione del pomeriggio del sabato 14 luglio 2018; al mattino, poco prima di pranzo, c'era già stata una condivisione basata sul raccoglimento, la presenza e la consapevolezza del proprio respiro, senza dimenticare che il respiro è il primo atto che ci collega all'esistenza materiale, quando veniamo al mondo.

 Nel pomeriggio, dopo alcuni richiami a riunirsi fatti delle speakers ovvero le coordinatrici, sotto al tendone allestito per la condivisione delle realtà, esperienze anche solo personali o intuizioni estemporanee (che hanno portato una ventata innovativa alla condivisione) si è passati alla presentazione sia delle realtà come LA VALLE DEGLI ELFI, TRASSILLICO, VALLI UNITE, MONDEGGI BENE COMUNE, RETE BIOREGIONALE ITALIANA, GENUINO CLANDESTINO, CIR,  ecc. sia di singole persone che tentano l'esperienza dell'autoproduzione, dell'agricoltura bioregionale contadina, come Pietro Rossi  di Ca'  Lamari  di Montecorone, sganciati dal sistema di produzione ordinario. 




Oltre a quelli già citati, di gruppi ve ne erano altri: BIGALLO, COOPERATIVA ARCA RIO RE, PORTO NAHNAL, CIRICEA, CAMPANARA NASCERE LIBERI, RIVE, BOSCO SACRO... Perdonate se ne ho dimenticato qualcuno  ma eravamo veramente tanti.

Siamo stati chiamati a render conto delle realtà di cui facciamo esperienza, e prima di altro si è parlato dei problemi, del riconoscimento giuridico che molti agricoltori chiedono, dei modi per ottenerlo senza compromissione dei principi di base dell'agricoltura contadina. 

Roberto e consorte di Mondeggi bene comune, hanno portato la loro esperienza e hanno offerto, tra le altre cose, un ottimo suggerimento scaturito da un'esperienza nel Napoletano, dove il sindaco, De Magistris, ha riconosciuto il principio di CO-GESTIONE dando la possibilità, al nostro tipo di realtà, di poter operare senza compromettere i principi o addirittura rinunciarci. 

La Rete Bioregionale Italiana ha dato il suo contributo suggerendo, come già fatto durante il raduno del Collettivo Bioregionale Ecologista di Treia e con Mondeggi, di introdurre il volontariato nelle sue più varie forme: introduzione di persone svantaggiate nelle attività, salvaguardia e sicurezza dei luoghi ed altro, aggiungendo la ricerca del sostegno popolare venuto fuori dall'esperienza di Mondeggi; il che implica l'interazione con le persone del posto inserendole all'interno delle attività per chi volesse farne parte. 

Noi della rete bioregionale siamo fiduciosi che ciò si possa realizzare attraverso il servizio e lo scambio e da ciò che ho potuto vedere, nel popolo degli elfi c'è tanta gente che ha e sa dare... senza opporsi però a chi per qualsiasi motivo non intenda avvalersi di certi metodi per aggirare l'ostacolo burocratico del riconoscimento giuridico. Valle Degli Elfi come Mondeggi ed altre realtà rischiano di essere sgombrati ben vengano tutti i tipi di soluzione che possano mantenere i principi ed evitarne la chiusura.

Relazionare di ogni intervento sarebbe troppo  lungo ma di una testimonianza che ho sentito molto vicina vorrei dar conto.
Giorgio di Genuino Clandestino è intervenuto dicendo che con la gente vanno condivisi i Valori; in molti siamo abituati a condividere falsi valori quindi trasmettere il "senso" che  ci spinge a  ricercare l'unione: perché ci piace mangiare? perché ci nutre e ci da benessere, perciò il valore non è il mangiare ma il benessere ed il nutrimento... e per quante cose potremmo trovare tanti altri valori nascosti dietro le "apparenze". Ringrazio Giorgio perché con poche parole ha reso chiaro un modo di agire che dovrebbe orientarci.

Nella riunione della domenica 15 luglio 2018 sono stati fatti dei tavoli di discussione, dove a gruppi di 4/5 o più persone si discuteva di un argomento. Gli argomenti erano 4 principali:




1) Terra bene comune, regole condivise (in cui mi ero inserito),

2)Dalla leadership individuale a quella condivisa per apportare trasformazione sociale,

3) Comunità focolai di cambiamento patrimonio sociale per costruire la rete relazionale,

4) La responsabilità personale nel percorso di guarigione.

Forse non sembra ma questi temi hanno un sottile legame, anzi probabilmente ne hanno più di uno: per un bene  comune con regole condivise vi deve essere qualcuno che sa ascoltare e far convergere idee, bisogni, problemi e quant'altro al fine di equilibrare e mettere tutti in grado di  condividere; non si può realizzare un cambiamento, che è un patrimonio, senza condivisione e dopo ciò con i valori scaturiti dalla condivisione, formare una rete relazionale; La responsabilità è la base di ogni cura poiché la malattia ci rende più consapevoli e quindi anche più responsabili.

L'unico valore che abbiamo è la nostra vita (se ci tolgono la vita ci tolgono tutto) e possiamo viverla in comune condividendola, la sola responsabilità che ci tocca è proteggerla e per farlo è necessario conoscere e condividere, tutto ciò ci porta ad occuparci degli altri mentre curiamo le nostre relazioni dove sono anche le nostre emozioni e perciò il nostro equilibrio.
Per concludere vorrei accennare a due aspetti che sono venuti fuori dalla riunione, il primo riguarda l'arte ed è scaturito da una testimonianza di un amico di Roma (scusa non ricordo il nome) che parlava di un gruppo di persone che sono riuscite a far riconoscere come patrimonio artistico una certa realtà e ciò ha permesso loro di poter svolgere la loro attività senza avere noie burocratiche (si lo so così è confusa ma merita di essere approfondita), insieme anche al fatto di farsi tutori dei luoghi in cui si vive (cosa che gli Elfi già fanno).  



Non dimentichiamo che la valle degli Elfi è un luogo conosciuto a livello nazionale e credo anche internazionale e già solo questo sarebbe meritorio di riconoscimento, per questo il sostegno popolare, le manifestazioni, scendere in piazza come dice Papavero un'amica della valle, serve ad aumentare il consenso popolare. Un'ultima cosa riguarda un pensiero che ho fatto durante questi giorni cioè, li dagli Elfi ho trovato una famiglia( cosa che ho condiviso con loro) la famiglia è un valore importante, con ciò voglio dire che questo valore nella società ordinaria è andato (o sta sempre più andando) perduto e chi come gli elfi hanno ristabilito questo valore, in maniera anche più valida visto che si tratta di una famiglia molto grande, hanno perciò la possibilità di poter offrire un servizio importante alla società che si sta disgregando nel suo nucleo fondamentale, la Famiglia.

Ringrazio Gli Elfi, della possibilità che mi hanno offerto di poter essere testimone attivo della loro vita, ciò rappresenta un arricchimento per me e ne sono sicuro per molta altra gente che era li.

Giuseppe Finamore
Risultati immagini per giuseppe finamore
Rete Bioregionale Italiana




Album Fotografico con altre immagini: 
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10215677788328211&set=ms.c.eJxNysENwDAMAsCNKoNbwPsvFuWT5ns6FPHJ9nCYph4c6XrTnF~_SZghcp7boyBCw2qMFLO8SEQ~-~-.bps.a.10215670150457269&type=3&theater

1 commento:

  1. Post Scriptum – “Gli Elfi sono persone stupende che dedicano la loro vita al posto dove vivono includendo ogni essere vivente nelle loro relazioni...”

    RispondiElimina