L'indagine Ipsos su sostenibilità ed economia circolare evidenzia come le preoccupazioni degli italiani, a livello nazionale, siano focalizzate sull'andamento dell'economia e dell'occupazione, seguiti da welfare, immigrazione, funzionamento delle istituzioni, sicurezza e solo al 6° posto troviamo l'ambiente.
Diversa, invece, la percezione a livello locale dove l'ambiente risale, collocandosi al 3°posto delle questioni che stanno a cuore ai cittadini.
Cambiamento climatico, inquinamento dell'aria e gestione dei rifiuti i temi ambientali più attenzionati.
Inoltre i ricercatori hanno chiesto agli intervistati a chi, a loro parere, spetti promuovere ed attuare un sistema di economia circolare efficace e rispettosa dell’ambiente.
È emerso che la conoscenza e l’interesse verso il tema della sostenibilità sta aumentando in maniera esponenziale. Due sono i numeri che balzano agli occhi dei ricercatori: ben il 72% degli intervistati ha dichiarato di conoscere l’argomento, un dato percentuale in costante crescita di anno in anno. Conoscenza che si traduce in una maggiore sensibilità e cambiamenti degli stili di vita degli italiani diventati più propensi ad adottare comportamenti virtuosi a partire dalla quotidianità: risparmio di carta, riutilizzo e riciclo degli oggetti di uso comune in plastica.
Questa spinta del consumatore però è inibita, in parte, dal fatto che incontra difficoltà nel comprendere come gestire al meglio il rifiuto, dall’altra perché è difficile individuare le aziende sostenibili.
La ricerca Ipsos ha altresì evidenziato che, secondo gli italiani, le amministrazioni e governi dovrebbero adottare misure penalizzanti nei confronti dei prodotti non sostenibili: il 30% si è dichiarato favorevole a tassare negozi e prodotti non eco-friendly (33%). I cittadini intervistati, oltre a rivolgersi alla PA, chiedono alle imprese che producono e vendono prodotti di largo consumo di fare di più per ridurre la quantità di materiali non sostenibili presenti sul mercato.
Sul versante delle aziende, molti dei rappresentanti delle stesse intervistati si mostrano attenti al fattore green visto come un driver di miglioramento dell’immagine dell’impresa verso il cliente oltre che in grado di generare una riduzione dei costi aziendali ed un conseguente miglior profitto.
(Fonte: Arpat)
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