Il quadro normativo europeo e nazionale sul monitoraggio ambientale cambia volto. Con l’entrata in vigore delle nuove direttive UE e l’aggiornamento delle norme UNI 2025, il controllo della qualità dell’aria – indoor e outdoor – diventa un elemento centrale per aziende, enti pubblici e istituzioni.
La Direttiva UE 2024/2881 introduce nuovi obblighi sul rilevamento dei parametri ambientali, mentre la UNI 11976:2025 stabilisce criteri precisi per la qualità dell’aria indoor, fondamentali per scuole, uffici e ambienti condivisi.
La UNI ISO 15259:2025, invece, aggiorna le linee guida per il monitoraggio delle emissioni industriali. Infine, la UNI/PdR 132:2025 pone nuovi standard per la tracciabilità dei flussi di rifiuti urbani.
Queste novità includono nuovi obblighi di misurazione, comunicazione e rendicontazione, con l'obiettivo di prevenire e contrastare problemi ambientali e migliorare la qualità dell'aria.
Prof. Luigi Campanella - Fondazione Acqua
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