Come si formano gli elementi sulla terra? E' necessario che debba esserci un esclusivo apporto materiale, con comete, lune e meteoriti? Una teoria di inizio 900 di G. Lakhovsky è quella della materializzazione.
Partendo dall’assunto che ogni sostanza emette una radiazione che la caratterizza (forma d’onda, frequenza e lunghezza) e che questa si propaga nel vuoto per l’intero universo, può accadere in ogni luogo dello stesso, l’inverso, ossia che la radiazione si condensi in materia, (vortice eterico e non corpuscoli !?!) perché questo accada c’è bisogno di una necessità vitale, animica se riguarda degli esseri viventi, e/o di una predisposizione vibratoria nel mondo inorganico.
Ad esempio nella foresta di Fontainebleau che affonda le radici sul suolo composto di sola sabbia silicea, è evidente che gli alberi creino le sostanze di cui sono composti, indirizzati dal proprio istinto vitale, e vista la composizione del terreno come dargli torto. Indicativo è anche l’esempio della cristallizzazione della paraffina che avviene per la prima volta in contemporanea in tutti i laboratori di chimica del mondo dopo che il fenomeno si verifica nelle botti stivate su una nave da carico, ecco dunque che la materia comunica a distanza (anche siderali).
Tutte le radiazioni che giungono sulla terra , da quelle che rimbalzano sulla magnetosfera ai raggi cosmici, hertziane, longitudinali, radiali, concorrono a trasportare informazioni che arricchiscono e sostengono i processi di creazione della materia, materializzazione e trasmutazione. In laboratorio ahimè, basandosi poi su dei modelli del nucleo terrestre totalmente ipotetici, si può ri-creare ben poco, la creazione non la si riproduce in vitro...
Giuseppe Moscatello
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