Ecco un'immagine ironica e pungente che mette in scena il paradosso di certo "pacifismo" militante, che in questo momento va per la maggiore. Il protagonista è un attivista coloratissimo, con bandana arcobaleno, occhiali con simboli di pace, maglietta tie-dye con la scritta "PEACE" e una bandiera rainbow che gli svolazza sulle spalle. Sul petto, un bottone "LOVE" e un ciondolo con il simbolo della pace completano il look.
Ma la scena è tutt'altro che pacifica: su una spiaggia desolata, tra corpi e spari in lontananza, di fronte a un massacro di civili in corso, lui grida con fervore: "WHERE ARE THE ARMIES??!" (DOVE SONO GLI ESERCITI?). Il contrasto tra il suo aspetto e la richiesta esagitata e arrabbiata di intervento militare è il cuore dell'ironia. La quale fa riferimento a una realtà indiscutibilmente tragica con la quale stiamo oggi facendo i conti: l'intervento militare di distruzione convenzionale di massa del governo israeliano nella striscia di Gaza, sotto indagine da parte della CIG dell'ONU per "intento genocidiario".
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