mercoledì 10 settembre 2025

Il canto delle balenottere si affievolisce...

 



Chiudi gli occhi per un istante e immagina l’immensità del mare. Silenzio. Poi, un canto. La voce di una balena che attraversa centinaia di chilometri d’acqua, un messaggio antico, misterioso, potente. Un richiamo che ci ricorda che l’oceano è vivo e che i suoi equilibri sono fragili.

Oggi quei canti rischiano di spegnersi. Non solo per colpa di arpioni visibili, ma anche per minacce più subdole: cambiamento climatico, inquinamento, pesca industriale, rumore sommerso. Sono azioni lente e nascoste, ma  pericolose.

Una recente ricerca nella Monterey Bay National Marine Sanctuary ha monitorato per sei anni i canti di megattere, balenottere azzurre e balenottere comuni, trasformandoli in dati vitali. I ricercatori hanno utilizzato diversi strumenti tra cui gli idrofoni, per isolare i suoni biologici dai rumori naturali e antropici. Ogni suono registrato, associato ad altre osservazioni, ha raccontato la presenza delle balene, la loro alimentazione e la salute dell’ecosistema.

Purtroppo, i dati mostrano uno scenario davvero negativo: i canti stanno diminuendo, soprattutto per la balenottera azzurra nei periodi di scarsità di krill. È come se il mare si stesse spegnendo lentamente, i suoi canti si stanno affievolendo, la sua voce vitale sta soffocando. E ogni giorno di inazione peggiora la situazione.

Valentina Di Miccoli - Greenpeace Italia

greenpeace.italia@act-it.greenpeace.org

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