martedì 24 dicembre 2013

Treia - Anche i polli sono uccelli... lo sapevate? Consigli pratici per aiutare i volatili a superare l'inverno


Treia - Orto delle galline, sul fondo sotto l'arco c'è un nido

Abbiamo lasciato a Treia le due galline Ciccì e Coccò con tre nidi alternativi a disposizione. La cosa è stata fatta durante i festeggiamenti per la Madonna dell'8 dicembre u.s. Dovendo preparare l'orto per la cerimonia sacrale, con spargimento delle ceneri del bagolaro tagliato, ed approfittando della preziosa presenza di Maria Miani, che di orti e galline se ne intende parecchio, sono stati spostate tutte le potature degli olivi ed i rami del bagolaro "defunto" in modo da creare dei ripari per le nostre gallinelle. Infatti avevamo notato che Ciccì e Coccò, essendo volatili fedeli alla specie, preferivano ripararsi fra i cespugli o su mucchi di sterpaglie, rifiutando categoricamente di rintanarsi nel riparo di plastica approntato precedentemente. Maria è stata un po' ad osservare quali fossero i luoghi preferiti dai due grandi uccelli e lì ha creato bei mucchi di ramaglie e foglie, in modo che le due galline si sentissero protette e nel loro habitat congeniale. Questo alla faccia di chi pensa che le galline "preferiscono le gabbie". 

Treia - Orto delle galline: in fondo fra i cespugli notare una gallina nel suo riparo  

Un riparo è situato sotto alcuni cespugli sempreverdi, in cui io personalmente ho incastrato una cassetta di legno rinforzata. Un altro è posto sotto il poggiolo, sotto un nido di piccioni, ed un altro ancora a fianco di un archetto in muratura stipato di arbusti secchi e ricoperto da ramoscelli verdi. Insomma le due galline sono a tutti gli effetti, malgrado provenissero da un allevamento intensivo, ritornate alla loro natura. E questo ci fa molto piacere e ci ispira fiducia per il momento in cui anche l'uomo dovrà tornare alla natura...

Paolo D'Arpini   

Treia - Ciccì e Coccò

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Di seguito alcuni consigli pratici per aiutare gli uccelli selvatici a superare l'inverno:

L'inverno per gli uccelli è un periodo molto difficile, non tanto per il freddo, quanto per il cibo. Infatti un volatile resiste al freddo senza problemi se riesce a nutrirsi bene. Se poi arriva la neve è un vero dramma. Allora gli amici delle GEV vi invitano a mettere a disposizione dei nostri piccoli amici una mangiatoia che potrete costruire direttamente o acquistarla in un negozio per animali. Ecco alcune regole importanti per chi volesse costruire una mangiatoia.

La mangiatoia, di cui si forniscono in questo articolo alcuni esempi pratici, deve essere di color legno o di color verde pallido. I colori forti non piacciono agli uccellini.

La mangiatoia va posizionata sul balcone, lontana dalle finestre e in un luogo discreto. Se gli uccelli vedono che la frequentate troppo spesso, non si avvicinano. Se avete un giardino va posizionata ad un'altezza in cui i gatti non possono arrivarci. Importante è l'igiene: la base della mangiatoia va spesso pulita. Il cibo da mettere non deve essere eccessivo. Sarà bene mettere in un lato della mangiatoia, lontana dai semi o briciole di dolci, anche una tazzina con acqua. L'operazione di pulizia e di approvvigionamento cibo va fatta possibilmente al buio, così che i volatili non vedendovi, non sono più sospettosi.

Cosa dar come cibo: vanno escluse le molliche di pane perché troppo poco nutrienti, vanno eliminati anche il sale e le spezie come il pepe, vanno date invece frutta secca, arachidi non salate, molliche di panettone e vari semi. Sempre nei negozi per animali si vendono confezioni di semi misti per uccellini.

Il pericolo è che volatili più grandi e prepotenti come i corvi e i piccioni possono approfittare e cacciare i piccoli uccelli dalla mangiatoia. In questo caso vanno realizzate aperture che i grandi volatili non possono usare. Le mangiatoie vanno posizionate da novembre a marzo, poi vanno tolte e questo per non interferire con l'allevamento della prole.  


Volontari ornitologi A.K. 

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