....gli esperti lanciano un nuovo allarme, suggerendo che la Terra è
apparentemente sull’orlo della sesta grande estinzione biologica di
massa, e gli esseri umani sono gli unici responsabili. Negli ultimi
anni, il pianeta ha assistito alla scomparsa su larga scala di
centinaia di specie animali, tutti segnali che fanno presumere che la
Terra è appena entrata nella sua sesta manifestazione di un fenomeno
estintivo di massa. Come parte dello studio, pubblicato sulla rivista
Science, i ricercatori hanno analizzato studi e dati scientifici
precedenti, traendo la conclusione, come se ve ne fosse ulteriore
conferma, che le attività umane prodotte in tutto il mondo sono
responsabili del drastico declino della vita animale, e non un evento
catastrofico come un asteroide, per esempio.
Rodolfo Dirzo, professore di biologia presso la Stanford University e
autore principale dello studio, cita comportamenti umani distruttivi
come lo sfruttamento sconsiderato delle risorse e la distruzione
incontrollata degli habitat naturali. Come rivelano gli autori della
ricerca, a partire dal 1500, ben 322 specie di vertebrati terrestri si
sono estinte. Delle rimanenti specie vertebrate terrestri, si è
registrato un calo medio di circa il 25%. La situazione pare molto più
drammatica per gli invertebrati, con un calo del 45% delle specie
monitorate.
Così che cosa significa questo per il pianeta?
La grande perdita di specie animali e vegetali sul nostro pianeta
potrebbe avere conseguenze impreviste per tutta la biosfera della
Terra, coinvolgendo anche la specie umana in questo turbine mortifero.
“Tendiamo a pensare alle estinzioni di massa come la perdita di una
specie dalla faccia della Terra”, spiega Dirzo sul sito
dell’Università di Stanford. “Certamente questo è molto importante, ma
c’è una anche perdita critica nel funzionamento dell’ecosistema, nel
quale gli animali svolgono un ruolo centrale a cui dobbiamo prestare
molta attenzione”. Il rischio è quello di una “reazione a catena” in
grado di compromettere l’equilibrio biologico del pianeta costruito in
milioni di anni, con conseguenti pericoli anche per la vita umana.
“Dove la densità abitativa umana è più alta, si registrano alti tassi di declino animale, elevata presenza di roditori, e quindi alti livelli di agenti patogeni, che aumentano i rischi di trasmissione di malattie”, continua Dirzo. “È un vero e proprio circolo vizioso”.
Ci sono poi i risultati dello studio condotto dai biologi della Duke University, secondo i quali la Terra è sull’orlo del sesto evento estintivo della sua storia. Lo studio, che si è focalizzato sull’analisi dei tassi di estinzione passati e presenti, ha rivelato che la vita animale e vegetale, con l’arrivo delle popolazioni umane, si sta estinguendo mille volte più rapidamente del passato. Tuttavia, sebbene gli esseri umani possono aver dato inizio al sesto evento estintivo di massa, secondo Scientific American c’è ancora una minima possibilità per cambiare rotta prima di raggiungere il punto di non ritorno con conseguenze inimmaginabili per l’ecosistema del pianeta e la vita umana
(Fonte: Segnidalcielo)
Commento di Rossana Imbrogno:
RispondiElimina"Se si estinguesse l'essere umano il pianeta verrebbe dietro a noi nella distruzione. Quello che non vi dicono è che il pianeta è condannato, dopo tre mesi dalla scomparsa degli umani tutte le centrali nucleari sul pianeta, ormai prive di controllo, surriscalderanno il nocciolo radioattivo ed esploderanno, avvelenando tutto ciò che rimane.
Non lo dicono mai fanno film di sopravvissuti a guerre e virus ma tutto ciò è proprio impossibile
Se andiamo via andiamo via tutti e tutto"
Come suggerisce Eckhart Tolle e con lui tutti gli altri maestri, è il caso che trascendiamo l' ego. . E. Tolle.
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