venerdì 25 ottobre 2019

Quanta energia elettrica prodotta in Italia è "rinnovabile"?

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Il GSE monitora annualmente il grado di raggiungimento dell’obiettivo nazionale e degli obiettivi regionali in termini di quota dei consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili. 
L’Italia ha due obiettivi nazionali vincolanti in termini di quota dei Consumi Finali Lordi (CFL) di energia coperta da fonti rinnovabili (FER) al 2020, assegnati dal D.Lgs 28/2011:
  • quota CFL complessivi di energia coperta da fonti rinnovabili almeno pari al 17% (obiettivo complessivo);
  • quota CFL di energia nel settore dei trasporti coperta da fonti rinnovabili almeno pari al 10% (obiettivo settoriale trasporti).
Il Decreto 15 marzo 2012 (decreto Burden sharing) fissa il contributo che le diverse regioni e province autonome italiane sono tenute a fornire ai fini del raggiungimento dell’obiettivo del 17%, attribuendo a ciascuna specifici obiettivi regionali di impiego di FER al 2020.
Il Piano d’Azione Nazionale per le energie rinnovabili (PAN) individua poi le traiettorie nazionali e regionali per raggiungere i due obiettivi, anche nei settori elettrico e termico.
Tra il 2012 e il 2017 la quota dei consumi finali lordi complessivi coperta da FER è aumentata in modo significativo, raggiungendo nel 2017 quota 18,3%, in crescita significativa rispetto al 17,4% del 2016.
Tale aumento trova giustificazione in diversi elementi, come la contrazione dei consumi energetici complessivi del Paese (oltre 600 ktep in meno), l’aumento dei consumi di biomassa solida per riscaldamento, legato al clima più rigido del 2017 e al conseguente aumento del fabbisogno di calore, e la maggiore produzione elettrica (principalmente da fonte solare ed eolica).
Per quanto riguarda il settore dei trasporti, in Italia nel 2017 la quota dei consumi coperta da FER è del 6,5%, in calo rispetto al 2016 e dunque distante dall'obiettivo del 10%; la contrazione è dovuta principalmente all’effetto di alcune modifiche normative nelle premialità accordate ad alcune tipologie di biocarburanti, introdotte nel 2017.
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Per quanto riguarda gli altri settori i dati sono sempre superiori alle previsioni: nel settore elettrico nel 2017 la quota dei consumi complessivi coperti da FER è superiore a quella prevista per il 2020 (34,1% rispetto alla previsione del 26,4%); anche nel settore termico la quota è del 20,1%, rispetto ad una previsione del 17,1% al 2020.
Per quanto riguarda le situazioni regionali, i consumi finali lordi da FER rilevati nel 2017 mostrano valori quasi sempre superiori alle previsioni del Burden sharing per il 2016, ad eccezione di Liguria e Sicilia. Veneto e Provincia autonoma di Bolzano hanno raddoppiato gli obiettivi fissati al 2020. Tutte le regioni, a parte Liguria, Lazio e Sicilia, hanno raggiunto il target previsto al 2018 e 14 hanno superato quello del 2020.
Nel 2017 i consumi finali lordi complessivi risultano significativamente più bassi ai valori fissati dal Burden sharing per il 2018, sia a livello nazionale sia nella maggior parte delle regioni, grazie sia alla crescita delle rinnovabili sia al calo dei consumi energetici complessivi.
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(Fonte: Arpat)

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