domenica 25 ottobre 2020

Ogni storia bioregionale... di Jaqueline Fassero

Ogni storia bioregionale che noi raccontiamo emette quella forza che la pervade nella volontà di rispettare tutto ciò che è ancora vivo. Le nostre esperienze personali vissute concordano sull'importanza di mantenere o salvare territori che hanno perso col tempo la loro identità perché nessuno li cura più.

Alcuni fra i bioregionalisti sono dei ri-abitatori che hanno cambiato stile di vita per ritornare ai ritmi naturali del lavoro della terra. Per loro è fondamentale descrivere un percorso lungo e laborioso che li ha portati, dopo anni e tante fatiche, a raccogliere i frutti, a far prosperare gli orti e pascolare gli animali che animano i prati.


È ritornato il linguaggio della selvaticità, il richiamo profondo delle radici che ci collegano attraverso i mondi sotterranei e cosmici.


Siamo nel bel mezzo, con i piedi per terra, visibili e invisibili, immobili e mobili, nella rete senza inizio e senza fine, immersi in una danza rivolta alla Terra.


Difenderla è il grido di tutti noi viventi, piante, rocce e animali.


JACQUELINE FASSERO



(Co-fondatrice della Rete Bioregionale Italiana, iscritta nel "Giardino della Natura Profonda" presso il Casale Anio Novus tra Tivoli e Castel Madama)

Nessun commento:

Posta un commento