venerdì 11 ottobre 2024

Inventarsi una vita comunitaria...

 


Officina di inventiva e ingegno dove il «lavoro in cerchio», non esclude nessuno e infatti ci si trova subito al cospetto di un cosmo copernicano messo per iscritto, dove il centro compare dappertutto e i confini da nessuna parte. Questo cosmo, epicentro perpetuo e sconfinato, è appunto il paese, con i suoi caseggiati, le sue piazzette metafisiche, i vicoli ingolfati dal vento quando al centroc’è la casa dove è accolto colui che sono «io»: una dopo l’altra, anzi, sono tre le case a segnare un decorso formativo; la prima, simbolo classista di distinzione; la seconda, emblema di afflizione e caduta; infine l’ultima stazione della peripezia nel microcosmo cui non è lecito tornare se non nel sentimento e nel ricordo.
 
esplorazione percettiva sensoriale emozionale
 
Brani raccontati nei quaderni della terra. 
 
Blues Apotropaico le voci dei venditori ambulanti ascoltati nella mia infanzia lungo le vie della periferia urbana, cantate per scacciare gli spiriti malevoli della contemporaneità troppopieno, merci, automobili, traffico, asfalto, plastica, cemento, in chiave free jazz e minimal music. ninna mantra gnawa etno punk dedicato al maestro antonio infantino, sting stang, sono nato disperato, pazzo di natura, ji nin ting nind, detim’ na lir’. 
 
Re-Lovetion, re innamoramento attraverso le azioni della gioia: musica danza mimica arte teatro poesia. invito a scoprire che la gioia trasforma la nostra vita semplicemente sintonizzandoci nella sua frequenza; real hippy generation, billa billa boang, rosso cuore, siamo quel che siamo, figli del sud. 
 
Giro di Meditazione… su giro di basso. dalla contro cultura americana alla armonia delle sfere celesti e alla quadratura del cerchio con alcune cover dove il giro di basso è predominante: i wish di stevie wonder, a love supreme di coltrane, pali gap di jimy endrix, gimme some loving, better get hit in your soul di charlie mingus, brani per campana tibetana corpo e voce. 
 
Aborigeno Meridionale, una corrente energetica invisibile, mappa sonora del tempo del sogno sulla via dell’iniziazione al mondo. una lunga sessione di space is the place mantra blues di sun ra, un remix di figli di annibale degli alma megretta e piccola sinfonia in offerta a 0.99 per libero K libera Z brano eseguito con percussioni didigeridoo campanacci zufoli pastorali suoni lazzi per corpo e voce, automobili con vocalismi che imitano le automobili nel traffico di una citta, la tarantella dei baraccati, dal gibberish dello yoga della risata alla onomatopeica gutturale del grammelot della commedia dell’arte fino al movement sound e al flash out del living theatre. 
 
Transurbanze Sonore remix del canto gregoriano kyrie eleison con le vibrazioni sonore di barbara ann dei beach boys e uappapà sta piantà li patane, agri bifolk style di nduccio, transurbanze sonore brani dalla tradizione in chiave contemporanea hip hop blues soul: lu rusciu de lu mare, fimmine fimmine, kali nifta, aquila bianca, sta matina, taragnawa tarantella gnawa,samnium session con tammorre tamburi e tamburelli attorno al fuoco, trasurbanza come transumanza urbana. 
 
Questa Ninna a chi la do brano omonimo, antidotum tarantulae alcuni temi di tarantelle cantati a loop tipo mantra come rirollallerorirollallà, lactalullalerolactalullallà, tarantella del gargano remix, ruba pere, sunette a la traverse, storia all’incontrario, ninna nanna, di antonio piccinino, filastrocca gricadi galliciano eta dio tria. area la mela remix. il bando del podestà, lu bene mio e le chiacchiere de lu paese di matteo salvatore. naima mantra blues, cala sera la luna gira il mondo e noi dormiamo.
 
mi sveglio e trovo il giardino ricoperto di foglie. come un grande riccio mi metto al lavoro, per raccoglierle, mi arrampico su un albero, volo come una coccinella, scavo un tunnel come una talpa, nuoto come una tartaruga e per ritrovare la strada di casa…! la nostra casa più preziosa il pianeta azzurro ridisegnamo il mondo e coltiviamo la fiducia nel cambiamento, ripensando il nostro modo di abitarci. l’estate è finita e l’autunno porta in tavola una grande varietà di frutta matura. è il momento del raccolto, accolto in alcune regioni da feste tradizionali che celebrano i colori i profumi i sapori e l’abbondanza del qui ed ora le giornate si accorciano il paesaggio intorno cambia giorno dopo giorno un periodo che si concilia con il raccoglimento interiore. gettiamo semi che raccontano di fiducia attenzione e cura per l’uomo e la terra. biodiversità significa anche prendersi cura di noi stessi con la consapevolezza che ogni giorno siamo immersi in un flusso circolare fatto di gesti che dati al terreno ci restituiscono fiori e frutti. il maggior raccoglimento in autunno è anche e soprattutto un rinnovato senso di comunità e non solo una questione di introspezione personale. una stagione che ci invita a rallentare a riflettere e a ritrovare il piacere delle relazioni sociali e del vivere comunitario...

Ferdinando Renzetti



 

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