giovedì 29 novembre 2012

2020.. il nuovo messia arriva giusto in tempo per la fine del mondo


Paolo D'Arpini in preghiera


Parecchi anni fa aiutai l'amico Peter Boom a rendere in italiano “2020 - Il nuovo Messia” un libricino di fanta-ecologia in cui si immagina la fine del mondo in seguito ad una serie di catastrofi ecologiche causate dall'uomo. A quel tempo, primi anni '90 del secolo scorso, già facevo parte del nascente filone bioregionale e della “deep ecology” (come allora si diceva), e trovai interessanti le tesi di Peter, che immaginava un goffo tentativo da parte dei potenti di salvarsi dalla distruzione planetaria per mezzo di “una nuova arca” (che accogliesse loro stessi e le loro donne) e finì miseramente in un boato atomico autodistruttivo. Insomma l'interrogativo era ed è se gli umani saranno in grado di ereditare la terra..

I mondi dell'uomo sono molteplici ma tutti nel pensiero.. uno solo è reale: questa Terra. Se non siamo in grado di conservare la nostra vita onorevolmente sulla Terra come potremo sperare la salvezza emigrando su altri pianeti? Come potremo sperare di essere accolti nel consesso della vita universale extraterrestre se non siamo stati in grado nemmeno di mantenere la vita sul nostro piccolo pianeta? Con ciò ritengo che l'esperimento della nostra sopravvivenza deve potersi avverare qui dove siamo... Inutile sperare in colonie sulla Luna, su Marte o su Venere.. inutile cercare l'acqua su quei mondi desolati se qui -dove ce ne è tanta- non siamo in grado di mantenerla pulita.

Eppure già ci furono diversi scienziati e spiritualisti illuminati che sin dagli albori della società dei consumi avvertivano l'uomo del rischio di uscir fuori dai binari dell'equilibrio scienza/vita. Oggi il treno umano sta deragliando con scintillio di schegge impazzite: OGM, avvelenamento chimico metodico della terra e dell'acqua, energia atomica sporca, deperimento sociale e morale, urbanizzazione selvaggia, distruzione delle risorse accumulate in millenni dalla natura, etc.

L'uomo nel corso della sua breve storia ha enormemente trasformato la faccia della Terra, perché egli può deliberatamente modificare quasi tutto quel che costituisce il suo ambiente naturale e controllare quel che cresce e vive in esso.

La trama della vita è però tanto delicata e tanto legati sono tra loro il clima, il terreno, le piante e gli animali, che se una componente di questo complesso viene violentemente modificato, se alcuni fili vengono tagliati all'improvviso, l'intero complesso subisce una modificazione. Questo è il significato intrinseco del Bioregionalismo e dell'Ecologia Profonda.

Per centinaia di anni -e soprattutto nell'ultimo secolo- l'uomo è stato la causa di deturpazioni, stermini ed alterazioni profonde... e questo malgrado la sua contemporanea capacità di creare abbellimento ed armonia. Il potere intellettivo che consente all'uomo di progettare e costruire è lo stesso che gli consente di distruggere. Con l'aumento smisurato della popolazione umana la capacità di procurare danni materiali come pure l'affinamento del pensiero e della riflessione sono cresciuti esponenzialmente.

Purtroppo questa nostra Terra non è un Paese di Bengodi od un corno dell'eterna abbondanza... le risorse del pianeta, pazientemente accumulate e risparmiate nel suo ventre, sono ora in fase di esaurimento. La biodiversità e la purezza del genoma vitale sono sempre più a rischio... molte specie animali resistono solo negli zoo o nei giardini botanici. In tutto il mondo moderno ogni nuova impresa economica e scientifica viene seguita da peste e malanni, lo sviluppo continuo equivale al consumo accelerato dei beni, nella incapacità di recupero ambientale e ripristino da parte della natura.

Occorre da subito e con la massima serietà e determinazione fermare la caduta, preservando le risorse residue e quel che rimane della vita selvatica, non solo per il mantenimento della bellezza naturalistica ma soprattutto perché l'armonia complessiva, cioè la reale sopravvivenza della comunità dei viventi (e dell'uomo stesso) dipende da quelle componenti.

Il futuro dell'umanità, infatti, non sta nella sua colonizzazione di altri pianeti del sistema solare bensì nella sua abilità di conservare la vita sul pianeta Terra.

Per questa ragione la biologia, l'ecologia profonda, la spiritualità della natura sono aspetti essenziali del nuovo paradigma coscienziale. Uno dei più grandi misteri vitali, che abbiamo il dovere di affrontare e risolvere, è quello relativo alla nostra vera natura. Ma le religioni e la scienza non saranno mai in grado di darci una risposta se non cominciamo a cercarla direttamente in noi ed attorno a noi. Altrimenti non saremo in grado di uscire dal meccanismo ripetitivo delle guerre, dello sfruttamento insensibile, dei conflitti razziali e interspecisti.

Umanità non è solo simbolizzata da questi bipedi antropomorfi e non è solo un agglomerato organico definito “corpo”. Possiamo dire che Umanità è la capacità di riconoscersi con tutto ciò che vive e pulsa energeticamente dentro e fuori di noi.

La Terra è la nostra casa, l'abbiamo avuta in eredità da un lento e laborioso processo globale della vita, ma siamo sicuri di poterla lasciare a nostra volta alle generazioni future nella stessa integrità e opulenza nella quale noi l'abbiamo ricevuta? La dignità umana si gioca anche in questo, accettiamo dunque la sfida posta alla nostra intelligenza. 

L'evoluzione ha una direzione univoca, la crescita della Coscienza, restiamo in essa! 

Paolo D'Arpini



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Commento ricevuto: 


Caro Paolo,
Ci sono due fenomeni paralleli in atto, l'incremento di minaccia all'ambiente e l'incremento di complessità dei sistemi umani. Se prevale il primo ripartiamo da zero. Se prevale il secondo arriviamo al "salto di scala".
C'è una terza via ?
Bimbi permettendo ti vengo a conoscere domenica a Testaccio.
Buon pomeriggio 
Franco Paolinelli  




Mia rispostina: "Caro Franco, ti ringrazio per avermi scritto. La perplessità purtroppo non sarà sufficiente deve tramutarsi in cambio abitudini e allontanamento sulla sudditanza al sistema. Si chiama "sopravvivenza bruta", cioè bisogna essere pronti a rinunciare in toto ad appoggiarsi a questa società consumista.  All'inizio sarà una ribellione di "cantina" ovvero basata solo sul non incremento della nostra adesione al sistema.. poi pian piano sarà necessario uno scollamento definitivo e non so se questo potrà avvenire a livello globale ma sicuramente deve avvenire a livello personale. Intanto si può partire da piccole cose interrompere gli acquisti di qualsiasi bene innecessario, abiti, oggetti, macchine, vizi, etc. e limitarsi agli alimenti di sopravvivenza. Nel frattempo tentare di incrementare l'indipendenza alimentare attraverso piccoli orti, anche sui terrazzini di casa, raccolta erbe selvatiche, scelta vegetariana, etc.  Non so ancora per quanto avremo modo di continuare ad usare internet, forse bisognerà tornare alla posta cartacea oppure alla telepatia....
Non sarò al Testaccio ma se ti fa piacere puoi venire all'incontro dell'8 dicembre 2012 a Treia:  http://paolodarpini.blogspot.it/2012/10/treia-8-dicembre-2012-verso-il.html"


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Commento di N.L.: “Io voto per la telepatia, a patto che... i pensieri veri e compresi siano poi confermati dall'utente... Altrimenti non è che si può intercomunicare sempre con se stessi. Io spero che il mondo prima o poi cambierà... Io spero dei cambiamenti anche per me, e mi auguro di cambiare, per la mia crescita e per quella del mondo”

Mia rispostina: “La telepatia esiste già... perché il pensiero ha la stessa matrice per tutti. Ne ebbi esperienza in momenti di totale apertura... e so che è vero!”




3 commenti:

  1. La telepatia? E' alla portata, e lo sarà sempre più in futuro, solo di coloro che hanno la mente aperta e rivolta al bene comune. Finché avremo pensieri egoistici e di sopraffazione, la nostra mente sarà sempre soffocata dal corpo fisico di materia grossolana e la telepatia non potrà esprimersi, necessitando di vibrazioni finissime, che il corpo fisico è ben lontano dal possedere, se non sostenuto da un'anima rischiarata e priva o quasi di colpe.
    Esiste una terza via? chiede Franco Paolinelli. Si, ed è la Via Interiore in Vita Universale, la via diretta al cuore di Dio, dataci da oltre 30 anni dal Padre, dal Cristo e da Fratello Emanuele, tramite la profetessa per i nostri tempi, il cherubino della Sapienza Divina, la più grande dopo Gesù di Nazareth.

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  2. A quanto già scritto stamani, vorrei aggiungere quanto segue, a proposito della domanda che ti poni circa la durata/esistenza di internet nel futuro.
    Internet è un mezzo di comunicazione eccezionale, perché permette di divulgare la verità, anche se in esso si trovano molte contraddizioni e false informazioni, spesso dovute alla contro/contro-informazione.
    Perciò internet sopravviverà finché tutti gli uomini sulla terra non avranno saputo della cosiddetta "buona novella". Infatti soprattutto tramite internet, la radio e la TV (ma anche la carta stampata), è possibile oggi raggiungere ogni angolo della Terra.
    Questo è il modo impersonale di mettere le persone al corrente della verità, lasciando loro, allo stesso tempo, la possibilità di decidere liberamente se accettarla o meno, nel pieno rispetto del Libero Arbitrio, dato da Dio Padre a tutti i suoi figli.
    Questa Verità viene diffusa oggi in tutto il mondo tramite oltre 1000 emittenti radio e televisive, siti internet, libri, cassette e CD, tutti mezzi pacifici, al contrario di quelli usati nei millenni dagli avversari di Dio, che hanno imposto la "loro" verità usando la spada e costringendo gli altri a credere, pena le torture e la morte.

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  3. il "seme" vegetale,animale,umano e cosmico ha nel proprio DNA la propria forma e evoluzione e questo è ben dimostrato dalla scienza. Il Messia è dentro ognuno di noi mettersi in ascolto è il problema,nel frattempo è solo Karma.

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