venerdì 23 novembre 2012

Orti di guerra - Prepararsi al "meglio" che verrà!

Dipinto di Franco Farina


Buon giorno Paolo, ubbidisco alla tua richiesta.

Come tu sai io e mia moglie Reinette,  che è sud africana, abbiamo
lasciato l'Italia qualche mese fà perchè non aveva più senso dover
seguitare a vivere in un paese che già da molti anni non accetto e non
sopporto più.


Arrivare qui è stato come passare dall'inferno al paradiso ( so che
ambedue non esistono veramente ).


Qui ho dovuto smettere di lamentarmi e non è stato facile dopo aver
avuto a che fare con l'Italia per 78 anni, oramai era diventata una
abitudine senza un momento di sosta.


Qui tutto funziona quasi come in Germania. E' quasi impossibile di
incontrare qualche d'uno (sia bianco, che colorato, che nero ) che non
sia gentile, educato, disponibile, ospitale, efficiente e sopratutto
affidabile.


Qui se è domani alle 5, è domani alle 5 in tutti i campi sia pubblico
che privato e la vita è molto meno cara.


Il governo del paese e la politica che sono quasi totalmente in mano
ai non bianchi funzionano infinitamente meglio che in Italia.

La corruzione esiste anche qui ma non ai livelli italiani.


Non esiste il culto di essere più furbi degli altri e del fregare il
prossimo come in Italia, mi fermo qui perché altrimenti non la finisco
più.


Due sono le cose di cui io mi lamento adesso e che sono in sostanza
una sola cosa.


Particolare dell'orto di guerra


Il vitto sud africano che non può assolutamente essere confrontato con
quello italiano o francese ma che è abbastanza simile a quello
tedesco, perciò per me molto poco piacevole ma questo problema esiste
solo quando siamo invitati dagli amici e questo accade abbastanza
spesso o se siamo costretti ad andare al ristorante.
Per mia grande fortuna mia moglie ha pesantemente subito il mangiare
italiano e sotto la mia guida ( sono modesto) di serio buongustaio ha
imparato a fare molto bene una cucina prevalentemente italiana con
interessanti puntate estere.


Tra l'altro siamo stati molto fortunati di aver scoperto ad una ora di
distanza da noi, in una vallata con un clima straordinaro, un
produttore di olio di oliva di una qualità extra. Ero molto
preoccupato di non poter più disporre di un ottimo olio di oliva.


La seconda lamentela è la mancanza delle straordinarie verdure
italiane come i broccoletti o cime di rapa, come i pomodori
sanmarzani, le varie insalare come la scarola, il radicchio, quelle
tante varietà da taglio, le cicorie, i carciofi, le fave romanesche, i
finocchi e cosi ho deciso di ridurre questo guaio facendomi costruire
9 casse di legno di circa un mq ognuna che ho sistemato sulla nostra
terrazza al secondo piano in pieno sole e ho iniziato la mia attività
di ortolano, che fino adesso, sembra con pieno successo e grande gioia
del palato.






Chi vuole altri chiarimenti non ha che da chiedere.


Roberto Anastagi - omroopa23@gmail.com

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