venerdì 30 novembre 2012

Spiritualità laica e libertà espressiva - Accettazione di sé ... significa saper dire anche "NO"!




"Non è la libertà che manca; mancano gli uomini liberi."  (Leo Longanesi)

Scrive Caterina: ".. per favore potresti tradurmi questo scritto?"

Risponde Paolo: "Amore mi hai chiesto qualcosa che mi ha tenuto alquanto impegnato, l'ho fatta per amor tuo, allo stesso tempo sono contento perché questo messaggio è genuino e valido, per te per me per chiunque altro..."

Replica di Caterina: "Eh si, ed io te l'ho chiesto per questo, pechè ero certa che era un messaggio importante. Ieri, dopo aver parlato con questo e con quello ed essere andata da Luca a fare quel massaggio e intanto parlavamo, sono tornata a casa e ho letto su FB un post di Mushing Muga sul femminismo ed io l'ho commentato dicendo più o meno che il femminismo aveva anche portato a maschilizzare (non mascolinizzare) la donna ecc.  e che la donna dovrebbe avere un altro modo di fare, più "dolce", meno "asciutto" come mi aveva fatto notare Luca e Devachen Mirandina Pecci aveva commentato il mio commento e poi ha scritto che aveva postato sul suo profilo un pezzo, in francese, di questo Foster che le sembrava in sintonia con l'argomento ed eccolo qua, per me, per te, per tutti e grazie del tuo
lavoro..."

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Accettazione di sé ...   significa saper  dire anche  "NO"! 

Vorrei oggi parlare di qualcosa che sembra ampiamente frainteso nella comunità "spirituale".

Se accettiamo profondamente come siamo, e  profondamente accettiamo le situazioni  come si  presentano, e siamo in grado di   accettare gli altri come sono, significa dover  dire  "sì" a tutto e tutti, anche se il "sì" porta ad altra violenza?   In verità un tale atteggiamento ci rende passivi e lasciamo che gli altri camminino su di noi.

Se diciamo "tutto è ok",  vuol dire che rinunciamo alla nostra capacità di discernere?

Certo che no. L'accettazione è così vasta in profondità che comprende sia il  "sì"  che il  "no" alle situazioni della  vita.

Per esempio, qualunque sia la profondità del tuo amore per quella persona se qualcuno ti picchia ogni sera,  ti sembrerebbe  intelligente, generoso, saggio o illuminato (nel senso illuminato di queste parole) continuare ad autorizzarlo, dicendo "sì", in modo esplicito ma implicitamente  sperando che egli senta nel profondo che  quel "sì" vuol dire si "no"?

Dire "no" alla violenza, abuso, o qualsiasi cosa che suoni sbagliato in voi, non è lo stesso che dire "no" alla vita. Dire "no" non è necessariamente una resistenza alla vita. E' così importante comprendere ciò.

Quante volte diciamo "sì",  mentre dentro di noi  riteniamo che sia un "no", e viceversa? Se davvero vogliamo dire "no", se quel  "no" è la nostra profonda verità,  dire "sì" è una menzogna in quel momento, perché disonora la verità vivente dell'esistenza, della vita in movimento in voi, attraverso di voi, come voi. 

Quel povero piccolo "no" ha solo bisogno di un po' di attenzione amorevole ...

Spesso diciamo "sì", perché stiamo cercando di mantenere una certa immagine di noi stessi. Vogliamo essere visti come uomini di Compassione. Qualcuno che dice sempre sì, positivo, forse per voler significare che si accetta tutto ciò che accade. 
Facciamo la parte di chi non vuole esser visto come "negativo" o guastafeste. 
Che peso dover far finta !? 

Questo insegnamento non serve a  creare  nuove immagini di te stesso. È  per liberarti da tutte le tue immagini.

Se un insetto nocivo comincia a mangiare la tua pelle o il tuo sangue, non è forse normale  adottare misure per eliminare l'insetto?  In questo caso dire "no"  non vuol dire  che siamo in guerra contro l'insetto. Non si sente odio. Non è un  nemico mortale. Questa azione rientra nella vita stessa,  per come sei tu.  In tal modo, osservando attraverso l'occhio universale anche la rimozione dell'insetto è affermare la vita, non resisterle. 

Così affermi la  sua sacralità e mistero. Tu dici sì alla vita tutte le sue manifestazioni - tra cui l'evento in cui l'insetto viene rimosso dalla pelle umana, nel modo meno violento (se possibile). Non mi sembra intelligente né onesto fingere di accettare l'insetto. Sostenere di dire "sì" alle sue punture non significa accettare la  vita poiché in questo senso anche  un "no" è valido  per accettare la vita.

Naturalmente, nessuno può dire quando un "sì" o "no"  sia adatto per noi in quel momento. Questo "sì" o "no" è nel profondo "io" che tutti noi ci troviamo. Forse alcuni di noi sono più tolleranti verso gli insetti. Non lo so. Ma questo non è il problema. 

La profonda accettazione di quel che sei è abbastanza grande per un "no" o "sì" del momento. Questi due movimenti sono contenuti nell'incondizionato e  sono sempre presenti. Questo è  il Sì che davvero ci vuole - senza un  altrimenti.  E tu non stai cercando di mostrarti  come una "persona di accettazione profonda",  qualcuno che non dice mai no. 

Non serve artificialmente mantenere  un'immagine spirituale.  Occorre  ricordare che tu sei oltre l'immagine, al di là di tutte le immagini - tu sei la vita stessa. Ed è per onorare la vita che vivi. E a volte onorare la vita è espresso da un "No" forte,  amorevole e intelligente.

Quel "No" esprime  chiarezza e verità, senza odio, senza violenza, senza attaccamento a qualsiasi risultato, senza cercare di mantenere una delle seguenti foto di te è davvero un grande Sì alla vita. 

Pochi giorni fa ho dovuto bannare qualcuno dalla mia Pagina Facebook, qualcuno che insultava gli altri membri da mesi,  definendoli  "malati di mente", ecc, e aveva ignorato tutti i miei avvertimenti e le mie offerte di aiuto. Questo è un buon esempio di "No" da un più profondo SI. Questa persona era chiaramente in una grave  sofferenza psicologica, ma non si è  aperto a alcun aiuto, credendosi di sopra di tutti. Il divieto non era un "no" a lui o "no" alla vita stessa.  Non era un rifiuto di lui o  una sentenza contro di lui, in quanto  essere che vive e respira nella sofferenza. E' stato invero  un esempio di "Sì" alla vita mascherato da un "no" per cancellare il comportamento recidivo in quel contesto specifico in quel momento. Non c'è stata violenza associata, non amarezza. E 'stata commovente accettazione di una legittima preferenza.

E posso pure capire che tutto è al suo posto giusto ed avviene al momento giusto.

Le preferenze non sono necessariamente sentenze, e non sono "contro" la vita in alcun modo. Il "No" a una data circostanza negativa è abbracciato al grande cosmico SÌ,  siamo.

Jeff Foster


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Commento di Devachen Mirandina Pecci: 
"Son felice che Caterina abbia avuto voglia di
tradurlo integralmente, si vede che gli e' stato di aiuto a chiarire
qualcosa che in lei era gia' in atto, vedo anche dalla foto che e'
successo in lei qualcosa di liberatorio, riguardo a Jeff, tra la gente
del suo genere e ' quello che e' piu' vicino a colmare il gap tra lui
e chi lo segue, di piu' in questi contesti non si può, finche sei su
fb, finche' ti poni comunque da una parte sola, e questo vale anche
per i satguru stai sostenendo un inganno., Questo non vuol dire che
alcune cose che nella loro danza hanno realizzato , non possano essere
di aiuto, nel momento in cui ci troviamo in una situazione analoga.
oggi posto qualcosa molto interessante di lui. Riguardo al fatto in
se', vorrei dirti Mushin, non e' diverso, se qualcuno venisse a casa
tua e insultasse i tuoi cari ,come ti comporteresti? j.F. Non si pone
come Maestro, ma certo questa e' la solita storia. Non e' diplomazia,
ma se qualcuno, puo' essere anche un amico, ti fa comprendere
qualcosa, in quell' istante ,solo in quell' istante e' il tuo Maestro,
ma questa e' la cosa piu' difficile da far riconoscere ai ' maestri'.
Infatti spesso ti ho dato ragione nei tuoi bisticci con Shakti,
perche' ritenevo che avrebbe dovuto riconoscere qualcosa che le stavi
mostrando....ma questa e' storia passata"

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Replica di Caterina Regazzi: 
"non ho fatto io la traduzione né scelto la foto, 
l'ha fatto il mio compagno su mia richiesta, lui sa bene il francesce ed io no, 
ma il senso non cambia, da quello che intuivo mi pareva importante e
quando ho visto la foto sono scoppiata a ridere. Io faccio molta
fatica a dire di no e so perché, ma non è come dice la psicanalisi,
non basta sapere i motivi per risolvere i problemi"!

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